Una vittoria pesante, in termini numerici ma anche umorali. E soprattutto un filo di risultati positivi che continua a snodarsi, e che rendono più forte la candidatura del Cagliari Primavera a una salvezza tranquilla, malgrado una classifica corta e un campionato ancora lungo.
Reazione
Il 5-1 sull’Udinese è il quarto risultato utile consecutivo per la squadra isolana, ora tredicesima a quota 36. Un momento iniziato con l’arrivo in panchina del duo Battilana-Pisacane, che sembra aver reso indietro al gruppo un po’ di serenità e spensieratezza in campo. Con i friulani il Cagliari era chiamato a non sbagliare. La squadra di Sturm arrivava da tre sconfitte consecutive, ma nel girone di ritorno era stata capace di battere il Frosinone e di fermare sul pari il Sassuolo. E i rossoblù avevano la pressione addosso di dover fare il risultato contro una squadra al momento penultima in classifica in graduatoria. Un quadro che presentava dunque un’opportunità, ma che poteva trasformarsi in passo falso. La chance però è stata sfruttata nel modo migliore dal gruppo isolano. Con il Cagliari che è riuscito ad andare oltre l’assenza di Griger, a sciogliersi dopo i primi venti minuti e non lasciarsi andare dopo l’infortunio occorso a Carboni sulla prima ghiotta occasione creata (infortunio per cui sarà necessario attendere gli esami strumentali). E soprattutto a non subire gol prima di entrare definitivamente in partita come accaduto nelle due precedenti gare contro Juventus e Sassuolo. Con la successiva reazione mentale, oltre che di gioco, che ha dato vita a quattro reti già nella prima frazione, con Cavuoti ad aprire le danze, Delpupo, Vinciguerra e Sulev a seguire. Prima che Konate concludesse la sua prova con un gol più che meritato nel secondo tempo.
Novità e conferme
Gli spunti positivi dalla mattinata di Asseminello sono più di uno. Su tutti, la possibilità di avere più pedine in grado di mettersi a disposizione per un finale di stagione in cui serviranno le forze di tutti per provare ad allontanarsi dalla zona calda della classifica ancora vicina. Vinciguerra e Cavuoti appaiono ormai pienamente ritrovati e il ritorno al gol di Delpupo è più di un bel segnale. Tuttavia le note più liete dell’ultima mattinata sono state i due 2006 in campo, Konate e Sulev. Il primo ha sostituito Griger con una prova che ha unito altruismo e concretezza. Tanti i palloni lavorati dal numero 27, tra cui quello che è valso l’1-0 di Cavuoti, poi reattivo e bravo a fidarsi del proprio istinto in occasione della sua rete. Il centrocampista offensivo bulgaro, arrivato lo scorso gennaio, ci ha messo un po’ ad adattarsi alla gara. Ma quanto fatto vedere, tra l’assist per Vinciguerra di prima intenzione e il gol arrivato dopo uno slalom sulla difesa avversaria, fa ben sperare. Anche perché il tutto è arrivato dai piedi di un ragazzo che si sta ancora adattando a lingua e calcio diversi da quelli giocati finora. La classifica e il calendario però non permettono di cullarsi sugli allori. Il match contro il Cesena del prossimo turno, il 29 aprile alle ore 15 sempre ad Asseminello, sarà un altro di quelli da non sbagliare. Un’occasione importante per far punti prima dello scontro diretto contro l’Atalanta, squadra che a oggi occupa il quindicesimo posto, la prima piazza che vale i playout. Ma che i giovani rossoblù dovranno essere bravi a non far diventare il più classico dei testacoda.
Un ulteriore esame per testare uno spirito e un’unità del gruppo testimoniata dalle parole a fine partita sia di Battilana che di capitan Palomba. Elementi che saranno la base fondante per costruire definitivamente la conferma nel campionato di Primavera 1 senza passare dal mondo fatto di imprevedibilità dei playout.
Matteo Cardia