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Cagliari Primavera | Sbagliando s’impara: cosa insegna il pari con l’Empoli

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Il calcio è fatto di attimi, di singole episodi e soprattutto di costanza come prestazioni e atteggiamento lungo i novanta minuti. Indubbiamente si tratta di tre elementi fondamentali del mondo del football, a qualunque latitudine, campionati giovanili compresi. In tal senso, il Cagliari Primavera di Fabio Pisacane, in questo primo terzo di Primavera 1, ha dato prova di essere una squadra unita, coesa e soprattutto compatta. Tuttavia i rossoblù, da qui in avanti, saranno chiamati a fare uno step in più di crescita. Difatti i sardi, specialmente dopo l’1-1 casalingo contro l’Empoli (qui la cronaca completa del match), ha portato a casa solamente un punto proprio ad un passo dal traguardo, quando l’intera posta in palio stava prendendo la via di Asseminello.

Percorso

Il Cagliari Primavera, anche nella sfida del campo 1 di Asseminello contro l’Empoli, ha dimostrato essere una squadra sul pezzo, che sa quello che vuole e che soprattutto non rinuncia mai alle proprie idee, in entrambe le fasi di gioco. La diretta dimostrazione di come i rossoblù di Pisacane abbiano concetti ben chiari sul profilo delle giocate è proprio il gol di Konate, al quarto gol del suo campionato (il sesto stagionale se si comprendono anche i due segnati in Coppa Italia contro Ascoli e Cremonese). Dalla giocata in verticale allo scatto del 45 italo-ivoriano sul filo del fuorigooco fino al tiro sotto al sette della porta difesa da Stubljar che è valso il momentaneo vantaggio dopo 11 minuti di partita. Tutto perfetto, ben orchestrato, come da copione. Tuttavia i giovani rossoblù, con l’Empoli che ha provato a ribattere colpo su colpo sia nel primo che nel secondo tempo, sono mancati proprio nell’aspetto forse più importante del loro percorso di crescita: gestire le situazioni positive. Su tale aspetto, e in più di un’occasione, il tecnico del Cagliari ha martellato spesso i suoi con insistenza, perché nel calcio si sa, se non concretizzi o chiudi in anticipo le partite, poi aumentano le possibilità di venire punito dagli avversari. Sfortunatamente ciò è avvenuto proprio ad un passo dal traguardo. L’errore individuale di un Cogoni fino a quel momento impeccabile ha spalancato le porte dell’area di rigore a Vallarelli, che ha regalato così il pari all’Empoli al fotofinish. La gioia, quindi, ha lasciato spazio all’amarezza, quella che il Cagliari avrebbe voluto evitare. Ora però i giovani rossoblù, oltre a capire cosa non è andato contro l’Empoli, dovranno anche riflettere su cosa vogliono fare da grandi in questo campionato. L’obiettivo primario resta quello di centrare una salvezza senza patemi d’animo ma per continuare a sognare un posto al sole nei playoff ci vuole maggiore convinzione anche negli scontri diretti contro le big di Primavera 1. Numeri alla mano, infatti, e considerando la top 6 della classifica generale, il Cagliari Primavera, sugli attuali 18 punti totalizzati, ne ha conquistati solamente 5 (grazie alle vittorie contro Atalanta e Milan e al pareggio contro l’Inter, mentre contro la Roma è arrivata una sconfitta). Gioco forza, uno sprint più deciso nei risultati potrà capire ancora di più quelle che sono le vere intenzioni dei sardi da qui a fine girone d’andata.

Scelte

Nella sfida di Asseminello contro l’Empoli, Pisacane ha voluto attuare un mix tra certezze e qualche sorpresa per cercare di stanare il suo omologo Birindelli. Sul fronte portieri, prova decisamente importante per prontezza tra i pali e per alcune parate spettacolari (su Corona e Vallarelli in primis) per il bulgaro Iliev, che sta rendendo ancora più interessante il ballottaggio con il polacco Wodzicki, apparso invece un po’ sottotono nelle sue ultime uscite ma sul cui talento non si discute affatto. Da questo punto di vista, Pisacane ha spesso ragionato sull’alternanza, almeno fin quando c’è stata la Coppa Italia come ulteriore impegno in calendario. Tuttavia avere due portieri in rosa che possano fare la differenza rendono felice qualunque allenatore. Ed è per questo, quindi, che il tecnico del Cagliari può essere comunque fiducioso per il proseguo dell’annata. Nel reparto difensivo, inoltre, continua a dare forti segnali di miglioramento e crescita dentro alla partita il laterale destro Arba. Il numero 2 rossoblù ha confermato i recenti progressi in gare ufficiali, con il giusto mix di propositività in avanti e di aggressività in fase di marcatura.  Sulla sinistra ha dato ottime indicazioni Idrissi che, contro l’Empoli, ha aggiornato costantemente il proprio contachilometri alla voce spinta offensiva. In mezzo al campo, l’orchestra rossoblù è stata diretta con la solita sapienza e qualità da capitan Carboni, elegante quando c’è bisogno di qualità e deciso quando c’è da difendere. Nel reparto nevralgico rossoblù, è da sottolineare anche la prestazione di Sulev, che finalmente sembra aver trovato la amalgama ideale tra le due fasi di gioco dopo un lungo periodo di rodaggio. E infine c’è il discorso legato all’attacco. Con capitan Carboni arretrato in mediana, è toccato ancora una volta a Vinciguerra svolgere il ruolo di raccordo tra centrocampo e prima linea. Sebbene ami spesso partire largo per poi sfruttare i suoi mezzi tecnici, il numero 22 campano è stato, come spesso gli capita, al centro della manovra offensiva cagliaritana, facendo venire il mal di testa alla difesa dell’Empoli. Prova convincente, gol a parte, anche per Konate, tornato in formato Re Mida. Chi, invece, è stata la sorpresa di giornata è stato Desogus, ‘prestato’ per l’occasione dalla prima squadra. Preferito a Kingstone, l’attaccante sardo ha cominciato il suo vero percorso di rodaggio come minutaggio dopo un lungo stop per infortunio. Niente effetti speciali, ma comunque indicazioni importanti per Pisacane e soprattutto Ranieri, che aspetta di averlo al 100% anche in Serie A.

Maturità

Il Cagliari Primavera, al di là della salvezza come obiettivo primario per questa stagione, non vuole smettere di sognare i playoff. L’equilibrio presente nella classifica di Primavera 1, dopo 12 giornate fin qui disputate, è assai sottile (con 7 squadre racchiuse in appena 2 punti, dal quinto posto della Roma a 20 punti al Cagliari undicesimo a 18) ed è anche per questo che i sardi possono comunque guardare verso l’alto, ovvero con i radar rivolti verso quei playoff che mancano dalla gestione targata Alessandro Agostini – attuale tecnico del Genoa Primavera – in poi. Gli esami non finiscono mai, diceva il titolo di una celeberrima commedia del 1973 del grandissimo Eduardo De Filippo. Il Cagliari, quindi, non vuole fallirne altri se vuole proseguire nella sua marcia verso obiettivi importanti nel massimo campionato giovanile di calcio. La crescita dei giovani rossoblù passerà non solo dallo step in più nelle gestioni positive (ovvero con il risultato a favore) ma anche dai risultati delle gare che rimangono da qui a fine 2023. Calendario alla mano, la squadra di Pisacane avrà due impegni su tre contro squadre che puntano ad ottenere un piazzamento playoff. Il primo test per gli isolani sarà in trasferta ad Orbassano – domenica 10 dicembre alle ore 15.00 – contro il Torino, attualmente a +1 sul Cagliari (19, gli stessi punti che ha l’Atalanta sesta e anche la Juventus così come l’Empoli, appena affrontato dai sardi). All’ultima dell’anno, i cagliaritani affronteranno sempre lontano da Asseminello – sabato 23 dicembre alle ore 13.00 – la Sampdoria, che ha conquistato fin qui 14 punti e ad oggi dodicesima nella generale. In mezzo agli impegni contro granata e blucerchiati, ecco che per il Cagliari ci sarà – sabato 16 dicembre alle ore 13.00 – la sfida casalinga di Asseminello contro quel Frosinone che ha garantito ai rossoblù la salvezza nell’ultima Primavera 1. Insomma, tre gare per chiudere al meglio l’anno e sognare ad occhi aperti grandi traguardi.

Fabio Loi

 

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