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Cagliari Primavera | Non solo carattere: a Firenze la conferma della crescita rossoblù

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Carattere, personalità, voglia. Sono termini che si sentono spesso quando si parla del mondo del pallone. A volte per la loro assenza, altre perché finiscono per diventare quelle qualità che possono fare la differenza. Forze che se si sanno incanalare nella maniera migliore possono essere le alleate perfette per guardare avanti con serenità e fiducia all’avvenire. E che portano con loro la capacità di reagire alle avversità. Se quest’ultima per gioco si trasformasse in una visione filosofica, Fabio Pisacane sarebbe sicuramente uno dei massimi esponenti in materia. Con questo modus operandi, infatti, il Cagliari Primavera ha saputo imporre ancora una volta non solo la forza delle proprie idee ma ha anche rafforzato l’unità di intenti di un gruppo che appare sempre più solido e maturo.

Non chiamatelo solo carattere

Definire, però, il Cagliari Primavera solamente attraverso la forza del carattere e del gruppo sarebbe anche fin troppo riduttivo. In realtà dietro, come spesso sottolineato in più di un’occasione in questa stagione da mister Pisacane, c’è un lungo percorso fatto di apprendimento di idee, di consolidamento di ciò che è già stato fatto e di maturità nell’approcciare al meglio un campionato comunque complesso come quello di Primavera 1. La crescita avuta dai giovani rossoblù in questa annata è evidente ed è sotto gli occhi di tutti. La salvezza ottenuta lo scorso anno all’ultima giornata in quel di Frosinone grazie al duo Vinciguerra-Sulev sembra essere ormai un lontano ricordo in confronto a quella ormai acquisita da tempo a piene mani con tranquillità e senza brividi di sorta in questa stagione. L’attuale nono posto in classifica a quota 44 punti a due giornate dal termine del campionato rappresenta un ulteriore passo in avanti per una squadra come l’U19 rossoblù, che ha saputo migliorarsi ma anche rialzarsi in alcuni momenti complicati del proprio cammino, senza mai perdere di vista l’obiettivo. Il 2-1 in rimonta in trasferta contro la Fiorentina è stata l’ennesima dimostrazione di una crescita costante per capitan Carboni e soci. Ovviamente c’è stato il rispetto per un avversario comunque di qualità e di livello come la Viola di Daniele Galloppa, fresca vincitrice della Coppa Italia di categoria, ma a prevalere più di tutto il resto c’è stata l’irrefrenabile voglia di continuare a stupire. Il giusto mix tra queste due cose, oltre ad una buona dose di sana follia che a questi livelli non può mai mancare, ha consentito al Cagliari Primavera di centrare l’impresa e di portare a casa in questo modo il dodicesimo successo della stagione. Sugli scudi, in particolare, tra le fila rossoblù, Michele Carboni (autore di un gol e di un assist) e un Alessandro Bolzan che finalmente sembra aver trovato la propria dimensione ideale dal suo approdo in Sardegna nel mercato di gennaio, con due gol consecutivi che sono valsi quattro punti importanti nelle ultime due contro Lecce e appunto Fiorentina.

Pensare positivo

L’esame Fiorentina è stato brillantemente superato a pieni voti e ora ne mancano solamente due al conseguimento della laurea, che permetterà così al Cagliari Primavera di ripresentarsi ancora una volta ai nastri di partenza della prossima Primavera 1 con un bagaglio d’esperienza più ricco e una consapevolezza ancora maggiore nei propri mezzi. Prima però c’è lo spazio per concludere il torneo nel migliore dei modi. La prima gara da cerchiare in rosso da qui alla fine sarà quella – l’ultima in questo campionato da disputare tra le mura amiche di Assemini – contro il Genoa dell’ex Alessandro Agostini, che ha rilanciato pesantemente la propria candidatura all’ultimo posto playoff dopo aver ottenuto tre vittorie nelle ultime tre gare disputate in campionato contro Fiorentina, Verona e Juventus. L’ultimo atto, invece, per i rossoblù sarà in trasferta contro l’Hellas Verona. Lo spirito guida per il Cagliari Primavera, come dichiarato da mister Pisacane dopo la gara contro la Fiorentina, è quello del ‘non accontentarsi mai’ ed è da qui che i sardi vogliono ripartire per continuare a crescere, tra presente e futuro.

Fabio Loi

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