Generosità e nessun tipo di cattiveria. Se pensiamo al Natale sono due degli obiettivi che nel periodo in cui tutti dovrebbero essere più buoni almeno qualcuno cerca di raggiungere. Il Cagliari Primavera però forse influenzato dal vischio è finito a portarli sul campo, lì dove è può essere una buona idea ma non troppo. Perché i giovani rossoblù contro la Sampdoria sono stati generosi nel tentare di far girare la partita a proprio favore, ma troppo poco cattivi sotto porta, in quella zona di campo dove non solo è permesso esserlo ma è praticamente obbligatorio. Anche perché la legge del gol non subisce gli effetti delle festività e la sconfitta per 1-0 sul campo blucerchiato non fa altro che confermarlo.
Mancanze
Novantacinque minuti di gioco quasi sempre in controllo, poche sbavature, solo una reale che ha portato al gol avversario complice lo strapotere fisico di Ovalle Santos, che ha servito a Francesco Conti il pallone per il gol risultato poi decisivo. Attorno alla rete avversaria tante, troppe, occasioni sciupate, dal primo tentativo di Malfitano all’errore di Konate da posizione favorevole nel secondo tempo, con un pizzico di sfortuna che ha fatto capolino dalle parti rossoblù. Mala sorte evidente nell’azione della rovesciata di Kingstone che avrebbe meritato miglior fortuna, ma che non può essere un alibi. Per quanto visto in campo il Cagliari non avrebbe rubato i tre punti a Bogliasco, anzi, probabilmente avrebbe fatto un passo avanti dal punto di vista della solidità difensiva – al di là delle difficoltà di Arba sull’esterno italo-portoricano, la linea a quattro ha tenuto bene oltre qualche piccolo episodio. Ma senza gonfiare la rete rimangono solo i “se” che in classifica purtroppo non portano punti.
Futuro
Ora la pausa potrà servire ai giovani rossoblù per respirare e provare a riflettere su quelli che sono i lati da migliorare. Con la tranquillità di una graduatoria tutto sommato positiva, visto che il Cagliari staziona a metà classifica a quota 21 punti insieme a Juventus e Genoa. Dopo la sosta, il 6 gennaio i rossoblù torneranno in campo in casa contro il Sassuolo, in un match che potrà essere utile ancor di più per capire le possibili ambizioni della squadra. Senza ansie né pressioni, perché il gruppo ha qualità ma è giovane rispetto ad altri che viaggiano nelle prime posizioni di classifica e ha evidente bisogno di tempo per continuare a costruire le proprie sicurezze. Pisacane può dire comunque di aver avuto risposte positive in un girone d’andata che vede ancora solo due partite da giocare, prima la sfida interna contro i neroverdi, poi la trasferta in casa di una sorprendente Lazio. Dopo le prime difficoltà soprattutto in fase difensiva, è vero che il Cagliari è stato altalenante nei risultati ma è apparso più solido e sempre volitivo, fino a conquistare risultati pesanti come quello di Milanello contro i pari età del Milan. Il tecnico ha trovato una spina dorsale che è riuscita a sopperire ai problemi fisici che continuano a negare il campo a Caddeo e che hanno limitato un giocatore fondamentale come Carboni, scommettendo sul talento di due giovanissimi come Cogoni (2006) e Malfitano (2007) e avendo dai componenti della batteria offensiva segnali di potenzialità importanti, Vinciguerra su tutti, nonostante la mancanza di cinismo a volte abbia fatto visita al reparto, con la trasferta di Bogliasco come ultimo esempio. Aspetti, che al di là degli aspetti da correggere, saranno fondamentali per continuare a crescere in un 2024 in cui Vinciguerra e compagni potranno provare a togliersi importanti soddisfazioni.
Matteo Cardia