I nostri giudizi sul Cagliari Primavera di Fabio Pisacane dopo il match perso 3-0 contro l’Empoli.
Wodzicki 5,5 – Pronti via e l’estremo difensore polacco non corre grossi pericoli, guardando da spettatore non pagante e da posizione privilegiata la sua linea difensiva chiudere le prime folate offensive avversarie, portate in particolare da Nabian, l’uomo più temibile in casa Empoli alla voce reparto avanzato. Al minuto 14 non è per nulla perfetto sul destro da fuori di Vallarelli che regala il vantaggio ai toscani di Birindelli. Si rifà con gli interessi nel finale di prima frazione murando in uscita il destro di Nabian, lanciato in contropiede. Nel secondo tempo non può fare altro che ammirare le due bellezze balistiche di Bonassi. Nel finale evita il poker dell’Empoli, intervenendo tempestivamente su Popov.
Cogoni 6 – La solita partita attenta nelle preventive e in copertura per il numero 13 rossoblù che, complice l’assenza per infortunio di Arba, continua a vestire i panni inediti di terzino basso ma con pochissima licenza di spingere lungo l’out. Il corridore non è il suo mestiere ma quello dello stopper sì, tanto è vero che la sua attenzione non ne risente nonostante la disfatta di squadra in termini di risultato. (dal 72′ Carboni 5: entra in campo al posto di Cogoni per dare una fonte di gioco in più a un Cagliari in difficoltà e in inferiorità numerica. In fase offensiva, l’unica azione da segnalare è la punizione che termina alle stelle battuta pochi secondi dopo il suo ingresso in campo. In fase difensiva non va certo meglio).
Pintus 5 – Parte bene ma poi si perde. Qualche buona chiusura ma per il resto gli avversari arrivano spesso e volentieri dal suo slot di centro-destra della difesa a quattro, facendo spesso quello che vogliono. In fase d’attacco ha una buona chance di testa ma solo il salvataggio del capitano dell’Empoli, Indragoli, gli nega la gioia del suo primo gol in Primavera 1.
Catena 5,5 – Il duello con Nabian è uno dei temi più caldi della gara. Nel complesso tiene bene quando si tratta di usare il fisico. Per il resto la sua prestazione si racchiude con qualche buon anticipo ma poco più. Nella ripresa ha una buona chance per rendere meno amaro il passivo ma sia lui che il suo dirimpettaio Pintus non riescono a sorprendere il portiere Seghetti.
Idrissi 5,5 – Non è certo la sua giornata. Poco propositivo in fase offensiva, attento dietro ma talvolta pecca in imprecisione quando si tratta di scaricare palla per i compagni che non sempre lo seguono.
Sulev 6 – Gara dai due volti per il centrocampista bulgaro. Se nella prima frazione svolge prevalentemente compiti di legna in mezzo al campo non risultando poi efficace nella fase di spinta con i suoi inserimenti, nella seconda invece il numero 11 del Cagliari Primavera prova a cambiare la musica della sua partita. A lungo andare è uno dei pochi a provarci con qualche sortita offensiva e annesso destro da lontano ma senza che la Dea precisione lo aiuti nello scopo.
Malfitano 5 – Letteralmente il fantasma di sé stesso. In mezzo al campo, in una gara particolarmente complessa come quella contro l’Empoli, ci vuole molto più filtro del solito per andare a tamponare le iniziative toscane in posizione centrale ma è evidente che la mancanza di dettami in fase di geometrie e di copertura da parte del suo numero 17 rende la missione tutt’altro che semplice. Non entra mai in partita e Pisacane, per provare a rimettere una partita già di per sé compromessa nel primo tempo, lo richiama in panchina allo scoccare dell’ora di gioco (dal 60′ Achour 5: in campo per tentare una difficilissima operazione rimonta ma non riesce ad incidere come vorrebbe, anche perché di palloni dalle sue parti praticamente non se ne vedono).
Marcolini 6 – La sua prestazione rappresenta di fatto le due facce opposte di una medaglia. Nella prima frazione, fa una fatica pazzesca a incidere nella costruzione della manovra, complice anche l’intensità data sia dalla pioggia che dalla pressione portata dai centrocampisti avversari. Nella ripresa, prova a dare la scossa ai suoi compagni con alcune giocate eleganti in mezzo al campo che dimostrano che la sua tecnica di base di certo non è affatto frutto del caso.
Simonetta 4 – Indubbiamente la sua peggior partita da quando è arrivato al Cagliari. La pioggia, per un giocatore come lui tutto pane e tecnica, non è un fedele alleato. Condizioni atmosferiche a parte, soffre terribilmente l’intensità messa in campo dall’Empoli e il suo rendimento ne risente. Al minuto 11 viene punito con il giallo che sarà decisivo nella sua giornata negativa. Difatti, ventisette minuti dopo, l’arbitro lo manda anticipatamente sotto la doccia per un intervento completamente senza senso ai danni di Bacciardi, che lascia il Cagliari in dieci uomini nel finale di primo tempo e per tutto il secondo.
Vinciguerra 5,5 – Nella lotta non è certo nel salotto di casa sua come invece accade quando ha spazi. L’unico alleato della sua partita è solamente la volontà di cercare di rendere meno amara la giornata uggiosa in tutti sensi del Cagliari Primavera. Peccato però che questa non sia accompagnata dalla solita efficacia tecnica che in genere lo contraddistingue. Nelle poche giocate in cui prova a rendersi pericoloso, il finale è quasi sempre un gentil regalo concesso al portiere Seghetti.
Konate 5 – Con Kingstone in prima squadra in pianta stabile, è l’italo-ivoriano a dover portare la croce nell’attacco a due del Cagliari Primavera proposto quest’oggi da mister Pisacane. La scelta, tuttavia, si rivela quanto di più sbagliato possibile si potesse immaginare. Il numero 45 del Caglairi prova a lavorare per la squadra ma non è affatto utile nella manovra offensiva della sua squadra. Qualche tentativo di scatto e qualche duello estemporaneo ma per il resto è davvero troppa poca roba per essere il giusto riferimento dei rossoblù.
Allenatore Fabio Pisacane 5 – Quella di Empoli doveva essere la gara delle certezze e del ritorno al successo dopo due pareggi consecutivi e invece ecco che entra in scena il peggiore degli incubi. Il 3-0 subito contro gli azzurri toscani di Birindelli è una brusca frenata improvvisa ma che in qualche modo non allontana più di tanto il Cagliari Primavera dalla lotta per il sesto posto. Sul campo, invece, si è vista una squadra poco efficace in fase offensiva e in sofferenza dietro, complice anche l’inferiorità numerica data dal rosso a Simonetta. Serve il riscatto immediato per provare ancora a sognare. E alla prossima c’è la Juve.
Fabio Loi