I nostri giudizi sul Cagliari Primavera che ha battuto di misura l’Atalanta nella prima partita del 2023 del Campionato Primavera 1.
Lolic: 6. Inoperoso nella prima frazione, chiamato ai primi interventi solo nella ripresa da Vorlicki. Bravo in uscita, che rischio però quando a dieci dal termine rischia di vedersi respingere un suo rinvio sulla pressione di un attaccante atalantino.
Zallu: 6,5. È lui a dare più supporto alla fase offensiva, appoggiando il duo Caddeo-Vinciguerra nella prima frazione. Furbo nella conquista del rigore, è attento anche in fase difensiva per tutta la gara. In costante crescita.
Veroli: 6,5. È lui a guidare la difesa in assenza di Palomba. Chiamato anche a impostare, rischia qualcosina proprio con il pallone tra i piedi ma la sua partita è positiva per la solidità mostrata.
Pintus: 7. Il migliore tra i due centrali. Deciso, non fa mai un passo indietro e riesce pure a farsi vedere in avanti su corner. Partita da incorniciare per il classe 2005.
Sulis: 6,5. Seppur adattato sulla corsia mancina risponde pronto come al solito. Spinge poco, ma in fase difensiva non ha sbavature. Costretto a lasciare il campo per una botta. (Dal 40′ Idrissi: 7. Spacca l’incontro con il suo ingresso. Approccia bene mettendosi subito in mostra con una bella discesa sulla mancina. È il suo piatto forte e lo fa capire anche nella seconda frazione quando serve un assist perfetto a Griger. Ogni volta che affonda succede qualcosa di positivo ed è un bene per i rossoblù).
Caddeo: 6,5. Solito motorino instancabile nella prima frazione, dove prova a unire qualità e quantità. Nel secondo tempo sembra calare vistosamente, poi però il gol carica anche lui e si vede.
Carboni: 6,5. Qualità nel tocco e intelligenza nel far respirare la squadra. Fioretti gli attacca Colombo, ma il play del Cagliari sa come farsi trovare e resta il cardine della squadra di Filippi. (Dal 83′ Conti: 6. Entra bene il figlio d’arte, che nei minuti finali guadagna un fallo prezioso in area di rigore dimostrando di aver già con sé un po’ di furbizia)
Belloni: 7. Torna titolare, provando a non far sentire l’assenza di Cavuoti. Bene per intensità e propositività, ma inizialmente manca spesso nell’ultimo passaggio. Cresce alla distanza e nel secondo tempo è uno dei più in evidenza.
Vinciguerra: 5,5. È sul suo lato che il Cagliari fa passare la maggior parte delle sortite offensive nella prima frazione. Ma alla fine l’unico lampo è una girata che finisce alta sul finire dei primi 45′. Anche lui chiamato al lavoro sporco in alcune situazioni, ma non è stata una delle sue migliori uscite. (Dal 66′ Konate: 6. Filippi lo schiera largo sulla destra per dare un po’ più di fisicità al reparto. Non trova sempre la posizione giusta a livello tattico, ma fa il suo).
Griger: 6,5. Fa a sportellate per far salire la squadra sin dall’inizio, ma quando arriva sul dischetto al 20′ è troppo sufficiente e finisce per calciare largo. Nel secondo tempo sbaglia di testa davanti alla porta e sembra la seconda foto che testimonia il pomeriggio negativo. Poi però mette in rete il pallone più complicato e si fa perdonare. (Dal 83′ Kosiqi: sv.)
Pulina: 6. A volte insiste troppo palla al piede, ma l’occasione più ghiotta dopo il rigore la crea lui con un bel tiro a cercare il palo lontano. Con Idrissi sul suo lato diventa ancora più pericoloso. Bene in fase difensiva quando chiamato al sacrificio.
Mister Michele Filippi: 6,5. Non era facile riprendere da dove si era lasciato dopo una pausa così lunga. Il suo Cagliari però conferma la crescita, è compatto, attento e trova sbocco bene sugli esterni in fase offensiva. Quarta vittoria di fila di un gruppo che si sta dimostrando unito e con ampi margini di miglioramento.
Matteo Cardia