¡Por fin, Isaias! Dopo una stagione con troppi bassi rispetto agli alti, nelle due recenti gare dei playoff del campionato Primavera 1, contro Sampdoria e Inter, il Cagliari di Alessandro Agostini ha riscoperto Isaias Delpupo, talentuoso classe 2003 argentino con il 7 sulla schiena e con un ruolo ancora tutto da decifrare in campo.
Percorso
Dopo un lungo tira e molla burocratico il centrocampista offensivo di El Socorro ha iniziato la sua avventura con il Cagliari ormai più di tre stagioni fa. Con Max Canzi in panchina si era messo in mostra per l’attitudine a giocare da trequartista, da esterno o da attaccante aggiunto, mentre nella passata stagione con Agostini alla guida è iniziato un lento ma progressivo cambio di posizione. Tanti metri indietro nello scacchiere rossoblù e soprattutto molti più compiti tattici, che servivano ad aiutare la crescita di un calciatore talentuoso come pochi ma ancora un po’ acerbo durante le fasi di manovra e poco incline alla lotta. Il risultato è stata una stagione 2021-22 giocata quasi sempre da mezzala per Delpupo, che nella sua giovanissima carriera vanta anche diversi allenamenti con la prima squadra rossoblù. A dirla tutta non un’annata da incorniciare per Isaias, fermato anche da un problema al menisco a cavallo della sosta natalizia e l’anno nuovo. Con anche una gestione della foga agonistica da rivedere, come dimostrato nel rosso con squalifica di alcune settimane rimediata negli ottavi di Coppa Italia contro l’Atalanta. In totale per l’argentino 17 presenze in campionato nel Primavera 1 e una rete, alla Fiorentina nella vittoria casalinga per 2-1 dei suoi alla terza giornata.
Ritorno al passato
La scelta di non puntare su Yanken per questi playoff come boa offensiva ha portato Agostini a rialzare Delpupo di qualche metro, tanto che il 2003 sia contro la Sampdoria che contro l’Inter ha agito da falso nueve. Un ruolo che con due ali molto offensive (Luvumbo, Desogus) e due mezzali abili negli inserimenti (Cavuoti, Kourfalidis) sembra cucito su misura sulle sue caratteristiche tecniche. E non a caso, pur senza trovare il gol, Delpupo nelle due partite del Ricci di Sassuolo è stato protagonista in positivo. Tanta qualità per le ripartenze rapide, dove ha svolto il compito di rifinitore per gli inserimenti degli altri, e qualità nel difendere la palla e far salire i suoi quando c’era da far respirare i compagni in costruzione. Tra il dispiacere per una finale gettata al vento da Agostini e i suoi ragazzi, passati da 3-0 a 3-3 in meno di 20 minuti nella semifinale contro l’Inter, resta la consapevolezza di aver ritrovato un calciatore che può essere importante, come eventuale fuoriquota per il prossimo anno o come giocatore da mandare in prestito per continuare a maturare. Ancora va definito un po’ il suo possibile ruolo tra i grandi ma non è lontana la parabola tattica di Delpupo da quella percorsa da Roberto Biancu, che una volta passato all’Olbia si è ritagliato un ruolo importante come trequartista da Serie C. Rifinitore, attaccante aggiunto o falso nueve, quello che conta è che Delpupo è tornato a divertirsi e divertire e il Cagliari si coccola uno dei talenti sui quali maggiormente aveva puntato anni fa e che ora sta riscoprendo dopo un periodo non semplice.
Roberto Pinna