Un mese di marzo altalenante, in cui la stanchezza data dai tanti impegni ha cominciato a farsi sentire. Un mese di aprile iniziato con una partita che ha messo in luce potenzialità e problematiche di un gruppo che comunque continua a navigare tra le prime posizioni di classifica. Dopo il rocambolesco 3-4 contro l’Atalanta, il Cagliari Primavera di Alessandro Agostini torna in campo: avversario di turno il Milan, che ospiterà i rossoblù sabato 9 aprile alle 12:30 al centro sportivo Vismara.
Calo difensivo
Due vittorie, due pareggi e tre sconfitte nell’ultimo mese per i giovani rossoblù. I passi falsi sono però arrivati con Sassuolo, Inter e Atalanta, tutte squadre della parte sinistra della classifica. Gare senza punti che non devono spaventare in un campionato lungo ma soprattutto equilibrato. Per tenere la rotta verso i playoff, il Cagliari ha però bisogno di riacquistare fiducia soprattutto tra le fila del proprio reparto arretrato, apparso in difficoltà nel match contro i bergamaschi. La coppia centrale Palomba-Iovu è stata poco brillante: il primo ha messo insieme diversi errori in fase di costruzione, mentre il secondo ha sofferto la velocità e la tecnica dei giocatori avversari. Gli isolani però hanno avuto anche poche risposte da Noah e Zallu sugli esterni. I due non hanno supportato con continuità la manovra offensiva ma soprattutto sono andati in apnea quando la batteria offensiva orobica si è mossa verso la porta difesa da Fusco. Fusco che aveva sostituito un D’Aniello non perfetto nell’ultimo periodo, tanto da portare a decidere per il cambio tra i pali. Anche il classe 2003 però ha avuto più di una difficoltà alla sua prima da titolare in stagione in campionato, mostrandosi indeciso soprattutto sulla prima rete atalantina. Agostini sceglierà probabilmente all’ultimo l’estremo difensore titolare. La richiesta sarà però la stessa per l’intero reparto: contro una squadra come il Milan, che in attacco ha fisicità, vedasi Nasti già autore di 11 gol in stagione, ma anche fantasia – Capone su tutti – il livello della difesa dovrà tornare quello di qualche settimana fa.
Dualismo in regia e non solo
Con i rossoneri, il Cagliari avrà bisogno di un miglior approccio alla gara rispetto a quanto accaduto sia nell’andata del match, finito 2-1 per i rossoblù, che nel turno precedente. Per riuscire a dare impulso alla fase offensiva isolana sarà necessaria una prova diversa da parte del centrocampo, che nella prima frazione contro l’Atalanta non è riuscito a tamponare il ritmo avversario ma soprattutto a trovare le linee per innescare i tre attaccanti. Bruno Conti non sta vivendo il suo periodo migliore, così come Nicolò Cavuoti. E anche per questo il cambio Conti-Carboni sta spesso scandendo le partite dei giovani rossoblù, con il classe 2004 ex Latte Dolce che anche nella ripresa contro l’Atalanta ha unito qualità e quantità nella sua prestazione. Risolvere il problema nella zona nevralgica del campo sarà fondamentale per ridare maggiore vivacità alla costruzione, così come capire le condizioni di un Kourfalidis uscito anzitempo dall’ultima sfida per una gomitata che gli ha causato la rottura del setto nasale. Senza il greco, Agostini sarebbe costretto a rivedere qualcosa in mediana dove potrebbe tornare utile Isaias Del Pupo, che non gioca una partita da titolare proprio dal turno d’andata del 21 novembre scorso contro il Milan. Occhio però anche alle chance per Schirru, nonostante la squadra potrebbe così perdere qualcosa in termini di fisicità.
Il ritorno di Desogus aspettando Tramoni
Il reparto dove sembrano esserci meno dubbi e problemi sembra essere quello offensivo. Rimane l’assenza di una punta di peso, in alcune occasioni contrastata dalla presenza di Ceter e Gagliano in prestito dalla prima squadra, ben mascherato dal collettivo ma anche dal ritorno di Jacopo Desogus. Quella del numero 10 è stata un’assenza pesante che la squadra è stata capace di assorbire cambiando pelle e protagonisti. Tuttavia, sin dal rientro, Desogus ha fatto capire di essere ancora importante, sia per la sue capacità in fase di rifinitura che sotto porta. Nonostante il rigore fallito contro l’Atalanta, il classe 2002 è andato segno tre volte nelle ultime due gare e la sua continuità potrebbe essere l’elemento in più per un Cagliari nel rush finale di stagione. In avanti, oltre al numero 10, ci potrebbe ancora essere uno Zito Luvumbo che potrebbe far male a una difesa non irresistibile come quella rossonera – sette gol subiti nelle ultime tre partite. Un’occasione anche per Tramoni per tornare a far male. Il talento corso non segna da metà febbraio, quando contro il Lecce mise a segno una tripletta. Tenuto sotto osservazione speciale dalle difese avversarie, sta incontrando più difficoltà rispetto alla prima parte di stagione ma rimane fondamentale nella manovra offensiva rossoblù. A gara in corso, Agostini potrebbe poi ancora una volta sfruttare la carta Yanken, tornato al gol contro l’Atalanta e in cerca di una propria costanza.
Matteo Cardia