Il calcio è fatto di attimi e di momenti. Saper capire dove agire, sia quando le cose vanno bene sia quando vanno male, vuol dire aver acquisito una consapevolezza fondamentale dei propri mezzi, tecnici e psicologici. Il Cagliari Primavera di Fabio Pisacane sta avendo questo step di crescita. Nonostante le sconfitte contro Genoa e Cremonese, tra Primavera 1 e Coppa Italia, i rossoblù non si sono persi d’animo, dimostrando di essere un gruppo molto coeso e unito. In tal senso, il successo in rimonta per 2-1 contro il Lecce è la dimostrazione di come gli isolani stiano dando prova di essere una squadra solida e cinica.
Numeri
Sesto posto in classifica a quota 14 punti dopo quasi un terzo di campionato. Ultimo slot della zona playoff scudetto occupato, in attesa della Juventus (impegnata oggi, domenica 5 novembre, contro la Roma) e un ambiente, a tinte rossoblù, che ritorna a sognare in grande dopo una stagione, quella scorsa, piena di difficoltà e con una salvezza ottenuta all’ultima giornata. Il piccolo capolavoro che il Cagliari Primavera sta riuscendo a mettere in piedi fin qui è stato firmato da mister Fabio Pisacane e da un gruppo che, seppur decisamente rivoluzionato in estate, ha saputo trovare in poco tempo la giusta amalgama per poter arrivare alle zone nobili della Primavera 1. L’obiettivo principale si chiama ancora salvezza e pronunciare quella parola chiamata playoff è ancora prematuro ma farci un pensierino non è affatto vietato. Piazzamento di lusso a parte, il Cagliari Primavera ha ancora molta strada da fare. I sardi, statistiche della Lega Calcio alla mano, hanno il quattordicesimo attacco di Primavera 1 con 14 reti insieme all’Atalanta. Dodicesimo posto, invece, sui gol subiti, con il Cagliari che ne ha presi 16 (quattordici in più della capolista della specialità, l’Inter, con 6). I numeri però sono solo una parte del gioco. L’altra parte fondamentale, infatti, sono i risultati. In tal senso, l’equilibrio mostrato fin qui in questo fondamentale dal Cagliari Primavera parla di 8 punti ottenuti ad Asseminello e 6 quelli in trasferta. In sostanza, la direzione è quella giusta, con la costanza che, se si vuole continuare a sognare, deve farla da padrone.
Crescita
Le sconfitte contro Genoa e Cremonese potevano essere preoccupanti in vista del proseguo della stagione. Invece il Cagliari ha saputo andare oltre alle difficoltà. I giovani rossoblù sono stati gli artefici di una riscossa quasi leopardiana, ovvero di riportare fin da subito la quiete dalle parti di Asseminello dopo che i giorni scorsi hanno rappresentato una tempesta insidiosa e difficile da affrontare. Oltre a questo, il Cagliari Primavera è riuscito a fare anche di più. Il gruppo guidato da mister Pisacane ha capito in tempi brevi quali erano le difficoltà ma soprattutto ha archiviato nel breve periodo le emozioni negative del momento per trasformarle in positive. Il resto lo ha detto la più classica delle leggi non scritte del calcio, ovvero quella del campo. E la sfida contro il Lecce, campione d’Italia in carica della Primavera 1 ma in crisi in questo inizio di stagione, ha mostrato il solito Cagliari Primavera, caparbio e mai domo. I rossoblù, nonostante lo svantaggio iniziale firmato da Minerva, non si sono disuniti e hanno subito reagito con il ritorno al gol di Kingstone, che ha rotto un digiuno che durava addirittura da sei gare ufficiali. In una gara come quella contro i salentini, dove le singole individualità potevano fare la differenza, ecco che in casa isolana è arrivata la terza gemma stagionale di capitan Carboni con un gol olimpico da cineteca, che ha consentito al Cagliari Primavera di vincere la partita. Al di là del risultato importante ottenuto in trasferta, quello che colpisce maggiormente è la capacità da parte dei giovani isolani di continuare a proporre le proprie idee di gioco, mettendo in campo il giusto mix di qualità e intensità, a prescindere dalle situazioni della partita e dall’avversario di turno. Nell’intervista rilasciata ai canali ufficiali del club rossoblù dopo la vittoria di Lecce, l’allenatore del Cagliari Primavera ha ribadito quanto i suoi giocatori siano cresciuti tanto dal ritiro estivo ad oggi su questo fondamentale. Insomma, una ricetta fatta di pochi ingredienti ma che sta portando dei risultati soddisfacenti.
Scelte
La prestazione è solamente un pezzo del puzzle che il Cagliari Primavera ha saputo mettere insieme nel migliore dei modi nella trasferta di Lecce. L’altro, infatti, è quello rappresentato da alcune prestazioni importanti messe in campo da alcuni dei suoi titolari. Sul fronte portieri, dove recentemente Pisacane ha effettuato del turnover ragionato, serve maggiore continuità di rendimento per il polacco Wodzicki, apparso in difficoltà e insicuro contro il Lecce. Ciò non toglie che il polacco sia tutt’ora, agli occhi di allenatore e staff tecnico, un giocatore di buon affidamento per il Cagliari Primavera (con il ballottaggio con Iliev sempre aperto). Nel reparto difensivo, inoltre, non sta passando affatto inosservata la crescita del laterale destro Arba. Il numero 2 rossoblù ha oramai messo definitivamente da parte i timori e le paure del passato, tanto da diventare un terzino di fatto completo: attento e preciso al punto giusto quando si tratta di difendere, più convinto quando invece si deve attaccare. Sul pacchetto dei difensori centrali, è già nota da tempo l’esplosione di Cogoni, sempre attento e pulito nelle giocate e soprattutto nelle letture preventive. Chi, invece, è chiamato ad una revisione del suo stile di gioco è sicuramente l’altro difensore centrale Catena. Il numero 23 isolano, infatti, tende ancora a specchiarsi troppo in fase di impostazione. Sulla sinistra, a completare il reparto arretrato, c’è un Idrissi, recentemente convocato dall’Italia U19 di Bernardo Corradi, che dovrà dare necessariamente delle risposte importanti nell’abbinare al meglio le due fasi di gioco. In mezzo al campo, oltre a un Carboni designato come “top player” del Cagliari Primavera dallo stesso mister Pisacane, c’è una sorpresa non da poco. Ai sardi mancava un equilibratore totale che avesse nel suo pedigree tecnico il mix giusto di qualità e cattiveria. Ebbene questo profilo è stato individuato in Malfitano, autore di una prestazione davvero convincente in quel di Lecce. Bene anche Marcolini che, assist millimetrico a parte per il gol del momentaneo 1-1 di Kingstone, ha dato un buon contributo alla causa cagliaritana. Capitolo a parte per Sulev. Il numero 11 bulgaro, nelle volte in cui è stato chiamato in causa (dall’inizio o da subentrato), ha avuto spesso delle buone idee di giocata. La qualità non gli manca, ora lo step successivo per lui sarà la concretezza, parola cardine del Pisacane pensiero. E poi c’è il reparto avanzato. Dalla gara di Lecce sono arrivate delle indicazioni importanti. La principale notizia che rende il tecnico isolano più tranquillo è senza dubbio il ritorno al gol di Kingstone. Buon impatto anche da subentrato per Vinciguerra, che ha dato brio e frizzantezza alla terza linea proprio nei momenti cruciali della contesa. Ora il compito di Pisacane, alla voce reparto avanzato, sarà quello di rispolverare Konate e soprattutto di riuscire a tirar fuori il potenziale di Achour.
Sogno playoff
Il Cagliari Primavera non vuole svegliarsi dal sogno playoff. Pisacane, dal canto proprio, sa di avere dell’ottimo materiale a disposizione su cui poter lavorare nel breve e nel lungo periodo. L’allenatore dei giovani rossoblù, a giudicare dal rendimento della sua squadra, pare non essere intenzionato a vendere dei sogni ma delle solide realtà, come recitava lo slogan di un celeberrimo spot pubblicitario. Gli esami, però, com’è noto, non finiscono mai. Il mese di novembre è iniziato nel migliore dei modi per gli isolani, con un successo di cuore e carattere sul campo del Lecce. Ora l’imperativo per il Cagliari Primavera è duplice: saper reggere alla pressione dell’alta classifica ma soprattutto non perdere le proprie certezze tecniche e mentali. Nel prossimo turno di campionato, calendario alla mano, arriverà domenica 12 novembre ad Assemini una delle squadre maggiormente accreditate per le posizioni di vertice come la Roma di Federico Guidi. Dopo nove giornate di campionato, il Cagliari è alla pari con i capitolini – che hanno perso 2-1 in casa contro la Juventus – a quota 14 punti. Indubbiamente si tratta di un segnale importante, che fa capire come la sfida del campo 1 di Asseminello possa essere particolarmente attesa proprio in chiave playoff. Dopo la Roma, ci sarà anche il Milan sulla strada del Cagliari Primavera. Due match di assoluto prestigio ma che potranno sicuramente dare ulteriori indicazioni sulle ambizioni dei rossoblù di Pisacane. Sognare non è certo vietato. E il Cagliari vuole continuare a stupire.
Fabio Loi