agenzia-garau-centotrentuno

Cagliari | Pretoriani, gestione e pressioni: le insidie per Liverani

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

Una parte di mercato basata sulla rifondazione con diverse cessioni necessarie dal punto di vista economico e di bilancio, unite ad acquisti e prestiti focalizzati su profili giovani o di prospettiva (Di Pardo, Carboni, Makoumbou, Millico, Dossena). E un’altra parte di calciomercato incentrata su nomi dal curriculum importante per la Serie B e con un passato in campo insieme al nuovo tecnico Fabio Liverani, come Lapadula, Mancosu e Falco. Questa la brevissima sintesi dell’estate di trattative in casa Cagliari. Con un evidente ritorno a un passato che in chiave rossoblù non si vedeva dai tempi del primo Rolando Maran in panchina: un mercato fatto anche, e nei rinforzi di peso soprattutto, con nomi chiesti dall’allenatore o utili all’idea di gioco del tecnico di turno, prima ancora che per un ragionamento esclusivo del club.

Strategia

Resta da capire quale strategia sia stata seguita in via Mameli per questa nuova stagione, la prima dopo la retrocessione amara della scorsa annata in Serie A. Anche perché l’arrivo dei pretoriani di Liverani di esperienza e qualità si è concentrata quasi esclusivamente nella seconda parte del mercato. Con la stagione delle trattative che si era aperta con la conferenza stampa congiunta del direttore sportivo Stefano Capozucca e del direttore generale Mario Passetti con un tono diverso, con parole chiave più tendenti al ridimensionamento e alla rifondazione totale. Parole e linee guida che il Cagliari non ha seguito sempre alla lettera visto che il progetto di ripartire dai giovani sardi è stato quasi subito messo da parte, considerando che tra gli isolani in rosa gli unici con un minutaggio degno di nota restano Deiola e Mancosu. Mentre un giovane interessante come Desogus è stato mandato in prestito perché chiuso dagli arrivi anche di seconde linee nel ruolo come Millico. Ma il tema di questo pezzo non vuole essere quello di analizzare la bontà o meno di alcune scelte. Il focus vuole essere messo sulla svolta, improvvisa ma ben delineata, fatta dai sardi sul mercato dopo un paio di settimane di allenamenti ad Asseminello. Con Liverani preso per dare un volto nuovo a questo Cagliari senza proclami e poi finito per essere un gestore di un gruppo di giocatori già conosciuti e che gioco forza dovranno essere assoluti protagonisti della cadetteria. Perché è inutile prendersi in giro o usare giri di parole: se hai in squadra Nandez, Rog, Viola, Makoumbou, Falco, Mancosu, Lapadula e compagnia puoi solo puntare alla promozione per evitare una stagione fuori dall’obiettivo. Se ci raccontiamo un’altra verità, anche parlando di qualche carenza dalla cintola in giù per la rosa del Cagliari, ci stiamo solo nascondendo dietro un dito.

Arma a doppio taglio

E questa pressione, nascosta solo dall’inizio della stagione che rende tutto più ovattato, l’ha percepita bene già Liverani, anche nei minimi scricchiolii mostrati fin qui dalla sua formazione. L’arrivo di giocatori come Lapadula, Falco e Mancosu se da un lato sarà sicuramente un plus per il tecnico romano e per la qualità del suo gioco offensivo dall’altra può essere un’arma a doppio taglio per gestione del gruppo e pretese di ambiente e società. Perché il club ha accontentato l’allenatore in alcuni profili, facendo anche un sacrificio economico. Basti pensare all’arrivo di Falco con ancora l’alto ingaggio di Pereiro a bilancio. E tirare dei bilanci pretendendo da subito un posto al sole sarà uno step che richiederà meno tempo ai piani alti rossoblù. Che è poi la stessa ambizione di una piazza che vuole tornare il prima possibile in massima serie. Per Liverani inoltre l’avere degli uomini di fiducia può essere un bene a livello di impatto e di concetti da fare assimilare alla formazione, ma rappresenta anche un arduo compito di gestione. Perché? Semplice, perché molti dei suoi nuovi arrivi toglieranno il posto a dei veterani di questa rosa, come è già successo a Lapadula con il capitano teorico Pavoletti. Con i possibili malumori che solo vittorie e buone prestazioni riescono a silenziare nel mondo del calcio. Insomma, a partire da Benevento, nella trasferta forse più complessa di questo inizio di torneo, l’impressione è che per Liverani verrà il momento di calare giù la maschera. I suoi pretoriani, arrivati nel mercato estivo, lo costringono ad essere da subito protagonista: per ritrovare l’entusiasmo della piazza, per non creare malumori nello spogliatoio e soprattutto per non fare passare il manico del coltello dalla parte del club quando sarà tempo di esprimere i primi giudizi e i primi bilanci. Lapadula, Falco e Mancosu: il mercato del Cagliari ha urlato “1-2-3 stella” ma Liverani ora non può più fermarsi ad aspettare e deve far correre i suoi rossoblù.

Roberto Pinna

Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
5 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti