Prima giornata di campionato di Serie B, 13 agosto 2022: Gaston Pereiro segna al 93’ fuori casa contro il Como, regalando un importante pareggio al Cagliari: risale a questa data l’ultima rete firmata dall’uruguaiano con la maglia rossoblù. Un gol che però non è bastato a conquistare la fiducia degli allenatori: con Liverani ha collezionato poche presenze alternate alla panchina, mentre dopo l’arrivo di Ranieri la società ha optato per il prestito al Nacional. Ora, trascorsi i sei mesi in patria, Pereiro ha fatto ritorno in terra sarda ed è stato convocato per il ritiro precampionato. Ma il suo futuro sarà davvero rossoblù?
Di rientro
Ad Asseminello El Tonga ritroverà Claudio Ranieri, lo stesso mister con cui lo scorso anno ha giocato soltanto una gara che lo ha giubilato frettolosamente, convincendolo a tornare in Uruguay. L’ennesima ripartenza per un giocatore che negli anni è stato decisivo in diverse partite, senza però convincere appieno i vari tecnici che si sono succeduti sulla panchina rossoblù. L’idea del prestito al Nacional sembrava la soluzione giusta per rilanciare Pereiro: metà stagione fatta di 25 presenze totali tra campionato, Copa Libertadores e Supercoppa, con 3 reti e un assist. Alvaro Gutierrez, tecnico della squadra di Montevideo, le ha provate quasi tutte per metterlo a suo agio in campo, alternandolo tra centrocampo e attacco: esterno di destra e sinistra, play offensivo, regista, agendo anche da seconda punta e trequartista. “Il bilancio di questa esperienza è positivo”, ha detto l’ex Psv Eindhoven in conferenza per salutare il club di Montevideo: parere diverso rispetto alla maggioranza dei tifosi del Bolso, che sui social hanno criticato il rendimento di Pereiro, ritenuto non all’altezza delle (grandissime) aspettative.
Incertezza
Con il rientro in Sardegna per il ritiro precampionato, in casa Cagliari ci si interroga sul destino dell’uruguaiano. sulla carta Pereiro potrebbe essere un valore aggiunto per la rosa: El Tonga conosce bene l’ambiente, potrebbe essere molto utile a Ranieri proprio per la sua duttilità e la capacità di ricoprire diversi ruoli in campo. Tra la carta e il campo, com’è noto, c’è però una bella differenza. Il tecnico rossoblù è chiamato a sfogliare la margherita, in attesa di capire se tentare di recuperare Pereiro alla causa sia un lusso che il neopromosso Cagliari si potrà permettere. Inoltre, anche l’aspetto economico incide sulla situazione dell’ex Nacional. contratto lungo (fino al 2025) e stipendio alto (intorno a 1,3 milioni) non aiutano certamente il club di Sa Ruina sul fronte cessione, che da una parte non può svalutare il cartellino, dall’altra – rendimento alla mano – non può chiedere cifre elevate.
Ancora incertezza, insomma, sul domani di Pereiro, chiamato a fare del suo meglio fin dalla prima fase del ritiro in Sardegna, cercando di trovare la giusta ispirazione in un contesto carico di positività e ottimismo dopo la promozione in Serie A. L’arrivo ad Asseminello, per ultimo tra i 28 convocati (salvo l’assente giustificato Lapadula) e con una smorfia in volto non esattamente entusiasta sembrerebbero dire che il buon Gaston avrebbe bisogno di respirare finalmente aria buona. Per dare una svolta, magari definitiva, a una carriera che sembrava poter decollare da Cagliari e che, invece, ha subito una brusca frenata.
Francesco Lobina