Si potrebbe chiamare sfortuna oppure logica conseguenza a seconda dei punti di vista. Nel primo caso pensando a quello che è l’unico ruolo senza una vera alternativa, nel secondo guardando allo stesso motivo, ma con il dito imputato a evidenziare la responsabilità di scelte che ora fanno pagare il conto. Quale sia la risposta al dubbio cambia poco la sostanza: il Cagliari di Davide Nicola, sicuramente a Roma poi chissà, dovrà rinunciare a Gabriele Zappa per la prima volta in stagione. Una distrazione muscolare che lo terrà fuori dopo aver raccolto 28 presenze in campionato su 28 giornate, sempre schierato dal primo minuto e solo in due occasioni – a Lecce a inizio ripresa e contro la Lazio a un quarto d’ora dal termine – sostituito prima del novantesimo. Basta questo per spiegare quanto l’assenza dell’esterno di Monza possa essere pesante e quanto apra a dubbi su formazione e strategia da mettere in campo all’Olimpico.
Parole
“Sicuramente ci sono posizioni in cui siamo più scoperti, come ad esempio il terzino destro come cambio di Zappa”. Così Nicola lo scorso 10 gennaio alla vigilia della trasferta contro il Milan all’interno del bilancio del girone d’andata appena concluso. Una profezia, per certi versi, perché ora proprio nel ruolo – o meglio, nel compito – sempre affidato all’ex Pescara si apre un vuoto complesso da colmare. Zappa, d’altronde, è uno dei titolarissimi dell’allenatore rossoblù e non solo per una questione prettamente numerica. Terzino a quattro, ma anche braccetto destro nella difesa a tre, spesso e volentieri anche nella stessa partita tra fase di possesso e fase di non possesso. Una duttilità frutto di un miglioramento costante nella fase difensiva che è diventata il punto di forza per chi, appena arrivato in Sardegna nell’estate del 2020, sembrava poter essere più un esterno alto che un vero e proprio laterale nella difesa a quattro. Men che meno protagonista in quella a tre, ruolo nel quale è stato Claudio Ranieri il primo a vederne le potenzialità. E proprio contro il suo ex mentore arriverà la prossima sfida di campionato, senza però la possibilità di incrociarsi da avversari. Costringendo così Nicola a una mossa che, comunque, sembrava poter prima o poi essere necessaria anche solo per semplici questioni di stanchezza. “Ci sono giocatori come Zappa che stanno spendendo tantissimo, oggi abbiamo abbassato Zortea, ma non si può fare sempre per via delle caratteristiche” aveva dichiarato l’allenatore del Cagliari dopo la sconfitta casalinga contro la Lazio per 1-2. E quella che era stata una scelta quasi estemporanea potrebbe ora diventare la strada del prossimo futuro, anche seguendo le linee del mercato di gennaio che, di fronte alle perplessità sull’assenza di un vice del classe ’99 brianzolo, aveva portato il direttore sportivo Nereo Bonato a chiudere il tema senza troppi giri di parole: “Il mister ha detto che siamo un po’ corti e lo capisco, ma abbiamo fatto una valutazione razionale. Per l’esterno basso abbiamo anche Zortea, anche perché inizialmente la coppia era quella insieme a Zappa. A stagione in corso c’è stata la giusta intuizione di alzare il primo e questo ci ha dato nuove possibilità”. In sostanza nessun alibi, Nicola dovrà fare di necessità virtù e niente è stato lasciato al caso almeno seguendo le parole.
Opzioni
In una fase di campionato nella quale i dettagli fanno la differenza a prescindere dai luoghi comuni, aver perso (almeno) per la gara contro la Roma uno dei punti fermi dell’undici titolare non può che creare preoccupazioni. A maggior ragione ora che arriva la sfida contro il proprio passato, lo stesso che ha virtualmente raggiunto il presente anche come punti in classifica. Ventisei l’anno scorso dopo ventotto giornate, ventisei quest’anno. Insomma, il fantasma di Sir Claudio che torna e che si manifesta anche in carne e ossa, con la Roma pronta a ospitare i rossoblù domenica 16 marzo alle 16. L’assenza di Zappa, in un momento della stagione fondamentale in chiave salvezza, apre a dubbi sulle soluzioni alternative. Nella speranza che la calma che filtra dalla società rossoblù sui tempi sia confermata anche dai fatti, al contrario di quanto avvenuto, da ultimo, con Zito Luvumbo tra dicembre e fine febbraio. Insomma, un recupero che sfrutti la sosta per la nazionali e riveda Zappa in campo proprio contro la squadra della sua città, il Monza, tra poco più di due settimane. Nel frattempo Nicola dovrà pensare a un Cagliari che rispetti quella che è ormai la strada tracciata, quella delle due strategie, e che possa essere sia attento dietro che performante davanti. Difesa a quattro o a tre, il primo nodo parte giocoforza dalla retroguardia. La scelta più logica – anche seguendo le parole sia dell’allenatore che del diesse Bonato – sarebbe quella di abbassare Zortea al posto di Zappa, con Obert come terzino sinistro a svolgere il compito di braccetto nella fase di non possesso e Augello davanti allo slovacco a diventare “quinto” sulla corsia mancina. L’alternativa sarebbe il passaggio alla difesa a tre, con o Palomino come terzo di destra o Mina (difficile). Una scelta più conservativa e, se si vuole, più complessa perché richiederebbe il cambio quasi totale della retroguardia non tanto nei nomi, quanto nella posizione dei singoli. E chissà che, per proteggere maggiormente una difesa orfana di uno dei tasselli fondamentali, Nicola non torni nuovamente alla mediana a tre, che sia muscolare (Deiola, Makoumbou, Adopo) o magari più tecnica con l’inserimento di Prati in mezzo. Quale che sarà la scelta dell’allenatore rossoblù, l’infortunio di Zappa ha due conseguenze da non sottovalutare. La prima di campo, con un mercato che aveva lasciato alcuni dubbi oggi ancora più evidenti. La seconda di rapporti, perché è chiaro quanto Nicola sia chiamato ad andare oltre eventuali alibi e trovare la soluzione per superare il problema. In un finale di stagione per nulla semplice, con la sensazione che anche (e non solo) l’assenza dell’esterno ex Pescara possa essere un passaggio importante per il futuro della panchina del Cagliari.
Matteo Zizola