Un test per tornare a vincere, una serata per caricarsi dalle emozioni del ricordo di un mito come Gigi Riva e soprattutto un trofeo, il primo da vincere e tenere in casa. La sfida al Saint-Etienne nel primo appuntamento estivo dedicato a Rombo di Tuono lascia diversi spunti in casa Cagliari al tecnico Fabio Pisacane. Innanzitutto il ritorno alla vittoria dopo le due sconfitte di fila “straniere” contro Galatasaray e Hannover e poi il passo avanti di condizione per alcuni calciatori, anche se ancora la strada verso un gioco e un’identità forte e chiara di questo gruppo rossoblù è tutta da percorrere. E considerando che siamo a inizio agosto è anche normale che sia così.
Nel segno di Michel
Lo spunto più bello della serata è un Michel Adopo in forma smagliante. Il centrocampista ex Atalanta ha un motore diverso da tutti gli altri ed è già in condizione campionato. Pisacane, e lo ha ammesso lui stesso a fine gara, lo vuole il più possibile vicino alla porta perché “ha una gamba come pochi”. Per Adopo secondo gol di fila delle amichevoli dei rossoblù dopo quello al Galatasaray e la conferma di un nuovo modo di giocare, spostato qualche metro più avanti rispetto al passato. Intanto il mercato su di lui continua a chiacchierare, soprattutto dalle parti dell’Inghilterra, ma il giocatore, almeno a parole, ha chiuso a una sua partenza nel prossimo futuro: “Sento grande fiducia a Cagliari, come non l’ho mai sentita prima in carriera. La squadra e la società mi hanno voluto fortemente e io voglio ripagare questa fiducia. Sinceramente al mercato non ho mai pensato da quando sono stato riscattato”.
Condizione
La gara al Saint-Etienne è stata anche l’occasione per iniziare a dare minuti veri sulle gambe a due pilastri della difesa come Mina e Luperto, e non è un caso che il Cagliari abbia sofferto pochissimo in difesa contro i francesi e abbia chiuso la prima amichevole senza subire gol. Ancora da registrare sia Zappa e Obert con la difesa a quattro di Pisacane che per ora sta mettendo, per meccanismi, meno in mostra gli esterni. Soprattutto Obert è chiamato a uno step in avanti tra fiducia e sicurezza in marcatura che ancora manca. Va detto che fin qui il Cagliari, se si esclude la sfida all’Ospitaletto, ha sempre affrontato squadre abbastanza più avanti nella preparazione atletica. Peccato però non aver visto Mazzitelli e soprattutto Folorunsho, che avranno meno tempo per entrare in simbiosi con questa squadra prima del via ufficiale della stagione. Così come per Kilicsoy, arrivato ieri (sabato 2 agosto) in città, e che avrà giocoforza bisogno di una fase di ambientamento al nuovo contesto del calcio italiano e al nuovo spogliatoio.
Roberto Pinna














