Come a Firenze, ma a sei mesi di distanza. Matteo Prati e Gaetano Oristanio sono stati i due giocatori scelti da Ranieri per dare la scossa nella gara di Monza, quando il Cagliari sotto 1-0 doveva provare a cambiare passo sotto il profilo della qualità . Qualità , parola affibbiata spesso a un Oristanio che al Brianteo sembrava essere candidato a una maglia da titolare. Poi le scelte differenti, complice una condizione fisica ancora da ricostruire dopo l’infortunio al piede destro patito a gennaio.
Pomeriggio
Cinquanta minuti in campo totali, con l’evidente voglia di spaccare la partita come fatto in altre occasioni, tra tutte quel Cagliari-Frosinone in cui il suo gol da subentrato aveva aperto alla clamorosa rimonta del primo successo in campionato dei rossoblù. Da una parte la spigolosità della partita, dall’altra un motore ancora viziato da qualche problema nell’accensione. I palloni giocati in tutto il secondo tempo sono stati 20, cinque in più rispetto a Jakub Jankto, giocatore a cui il classe 2003 era subentrato. Ma gli effetti sperati non sono arrivati, al di là di qualche accelerazione che ha fatto sobbalzare i tifosi presenti e a casa, complice il desiderio di vedere un altro tipo di approccio alla gara dei rossoblù. Con il pomeriggio reso complicato anche dai compiti richiesti in fase di non possesso, con Oristanio che si è più volte fatto vedere scontento dopo non essere arrivato con i tempi giusti per influenzare negativamente il giro palla della squadra di Palladino. Braccia spesso allargate, viso imbronciato e la sensazione che dentro il giovane giiocatore ribolla una rabbia dovuta probabilmente anche al doversi essere fermato nel momento più importante della sua stagione, dopo quel gol di Lecce del 6 gennaio che oltre a regalare un punto al Cagliari sembrava poterlo mettere definitivamente al centro del progetto di Ranieri.
Chance
Nonostante la condizione non ancora perfetta, il ct dell’Under 21 Carmine Nunziata non ha voluto rinunciare a quello che nelle precedenti uscite è stato il suo numero 10. Troppo importante l’estro e la duttilità del giocatore scuola Inter per due gare che potrebbero essere decisive per la qualificazione a Euro 2025 contro Lettonia e Turchia. E chissà che proprio il passaggio in azzurro non possa far bene all’ex Volendam. Più possibili minuti da mettere nelle gambe, più opportunità per sfogare quella collera e incanalarla nei giusti binari per trasformarla in qualcosa di concreto. Già durante l’anno Ranieri aveva visto nelle chiamate in Nazionale più un’opportunità che un problema: “Prati e Oristanio, sono tornati con rinnovata energia e questo mi fa molto piacere“, aveva affermato il tecnico prima della sfida interna contro l’Udinese di settembre. Chissà se anche la nuova pausa potrà tornare utile e restituire completamente quell’Oristanio a cui Ranieri non ha mai negato complimenti. Ma che soprattutto potrebbe essere importante nella fase finale di un campionato in cui il Cagliari si giocherà la permanenza in Serie A.
Matteo Cardia














