agenzia-garau-centotrentuno

Cagliari, ora Nandez conviene…

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

Uno degli temi trattati dal decreto Crescita riguarda il regime di tassazione dei lavoratori “impatriati”, ossia che vogliono trasferire la propria residenza fiscale in Italia, specie nelle regioni del Sud.

Nahitan Nandez e il Cagliari, una love story destinata ad avere ulteriori capitoli. Dopo il tira e molla dello scorso gennaio, che vide sfumare il trasferimento in Sardegna della mezzala uruguaiana del Boca Juniors, nelle prossime settimane potrebbero aprirsi nuovi scenari nella trattativa. Il Cagliari non ha mai perso del tutto le speranze di mettere le mani sul centrocampista della Celeste e ora potrebbe avere nel governo Conte un insolito, quanto inatteso alleato.

FISCO DI FAVORE – La mano testa dall’esecutivo nazionale arriva nelle pieghe del cosiddetto decreto Crescita, misura appena approvata dal governo e in attesa di essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Come riporta ItaliaOggi, si aprono interessanti novità nel regime fiscale dei lavoratori impatriati, ossia chi vuole trasferire la residenza fiscale nel nostro paese. Uno schema che riguarderebbe anche i calciatori, ingolositi da un vantaggioso trattamento di favore, ancor di più se si parla di Sud Italia: in quel caso la potenziale de-tassazione del reddito imponibile nei primi cinque anni dopo il trasferimento sarebbe del 90 per cento, invece del 70 del resto delle regioni. Parliamo di Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e, soprattutto, Sardegna. Ecco perché non risulta strano immaginare un Cagliari particolarmente attivo nelle prossime settimane sul mercato estero, anche e soprattutto alla ricerca di elementi in grado di far sollevare l’asticella delle ambizioni del club rossoblù. Uno alla Nandez, per intenderci, ma non soltanto.

I REQUISITI – Per poter usufruire delle agevolazioni, devono ricorrere tre condizioni: 1) residenza fiscale all’estero per almeno i due anni precedenti al trasferimento in Italia; 2) impegno a mantenere la residenza fiscale in Italia per almeno i due anni successivi al trasferimento; 3) svolgimento dell’attività lavorativa prevalentemente in Italia. La misura verrebbe applicata a partire dall’anno in cui la residenza fiscale è stata trasferita in Italia e nei successivi quattro anni.

Un quadro, in sintesi, davvero interessante per i club italiani: la Serie A – e, in generale, tutto lo sport italiano – potrebbe beneficiare di una misura che richiamerebbe diversi top player nel nostro paese. Ed è facile ipotizzare che anche il Cagliari, nell’ottica di crescita del club più volte auspicata da Giulini e compagnia, sarebbe ben felice di approfittare di questa opportunità. A cominciare dall’uruguaiano, classico boccone andato di traverso durante il mercato invernale. Vale, Nahitan?

Francesco Aresu