Un passato dal nome Tommaso Augello, un presente che guarda ai giovani, un futuro con il calciomercato a lasciare porte aperte. Il cambio della guardia sulla corsia mancina del Cagliari parte dell’eredità pesante, per numeri ed esperienza, lasciata da chi ha portato in dote assist e presenza costante, passa dal rilancio di Adam Obert, arriva al prodotto del vivaio Riyad Idrissi. Una scommessa che nasce da lontano, una scommessa rischiosa ma anche affascinante.
Percorso
Gennaio è il punto di partenza temporale, un incrocio di destini tra i tre protagonisti. Augello, contratto in scadenza vista giugno, vede interrompersi i collegamenti per la trattativa che avrebbe dovuto portare al rinnovo. Silenzio che significa riflessioni in casa Cagliari, questione di età e di ingaggio, di durata dell’accordo e aspetti economici. Arriva la proposta del Lecce in chiusura di sessione, rispedita al mittente causa tempi stretti per la ricerca del sostituto. Non solo, perché sullo sfondo c’è l’idea del futuro, c’è in primis Obert da valorizzare, da rimettere al centro del villaggio dopo stagioni da comprimario. E poi c’è chi è in prestito a Modena, Idrissi, che si sta mettendo in luce e che ha attirato le attenzioni di altri club di Serie A. Accettare le proposte oppure puntare sul classe 2005 nella stagione che verrà ? Arriva l’offerta del Parma, tre milioni di euro più bonus, ma il Cagliari sceglie di rispedire al mittente e sceglie, così, quello che sarà il futuro della fascia sinistra. Augello termina la sua esperienza in Sardegna, nessun accordo e il Palermo come nuova casa. Spazio a Obert, spazio a Idrissi, la coppia è impostata e la decisione di affidare la panchina a Fabio Pisacane completa la svolta improntata sui giovani. Ma con un occhio comunque al mercato al di là delle intenzioni, seguendo la linea del tutti hanno un prezzo se dovesse arrivare l’offerta giusta.
Scelte
Ritiro, preparazione e amichevoli, tutto conferma la strada tracciata. Obert e Idrissi si alternano sulla corsia sinistra che sia da terzini o da quinti non fa differenza. Con il mercato che, però, non smette di cantare con le classiche sirene che coinvolgono sia lo slovacco che il nativo di Sadali. Ancora prima che la stagione prendesse il via arrivano sondaggi da Olanda e Germania per Obert, ma alla fine nulla di fatto. Poi, negli ultimi giorni, ecco le voci su Celtic Glasgow e Anversa, ma con una distanza ampia tra la domanda di 6 milioni di euro come base e offerte lontane. E con, soprattutto, l’idea di massima di puntare sul mancino slovacco come titolare sulla fascia. Socchiudendo e non chiudendo la porta a un addio di fronte a proposte concrete e quasi irrinunciabili, ma senza spingere verso la strada della cessione né da una parte né dall’altra. Insomma, sacrificabile sì, ma non a ogni costo, anzi. Discorso che si sposa anche con Idrissi, seppur per il laterale ventenne la possibilità di aprire a una cessione è remota se non da escludere. Intanto perché i tre milioni rifiutati a gennaio hanno segnato il passo, poi per i diversi sondaggi andati a vuoto nelle ultime settimane, con il Cagliari che ha così dimostrato di voler puntare sul classe 2005. Ci ha provato concretamente il Genoa recentemente, hanno chiesto informazioni senza successo Torino e Udinese, si è messo alla finestra anche il Bologna. Segnali che parlano di un giocatore che piace a tanti e che per il Cagliari sono diventati elementi ulteriori che confermano l’idea di puntare su Idrissi e resistere alla tentazione incasso. Poi c’è il mercato, ci sarà l’inizio ufficiale della stagione e, si sa, tutto può cambiare. Con una certezza: puntare sui giovani significa difendere la scelta anche di fronte agli errori (che fisiologicamente arriveranno) e alle difficoltà .
Matteo Zizola














