Uno, due, tre cerchi in fila: Claudio Ranieri fa tris. Giochino semplice e ammazza noia ormai dal sapore vintage, ma che in stagione al Cagliari non era mai riuscito. Lapadula e compagni con il 2-1 in rimonta alla Unipol Domus contro il Palermo, con reti di Deiola e dello stesso attaccante peruviano, mettono per la prima volta insieme tre vittorie consecutive nella Serie B in corso e certificano mentalità e un ottimo momento di forma in vista dei playoff.
Contesto
Ancora però al Cagliari manca l’ultima curva, che si chiama trasferta di Cosenza, per tentare fino alla fine l’assalto a quel quarto posto che garantisce una gara in meno negli scontri diretti per la promozione in Serie A. Con il Sudtirol, al momento quarto, che ha pareggiato contro il Cittadella per 1-1 ed è tornato a una sola lunghezza di vantaggio dai sardi in classifica. Nel prossimo turno la squadra dell’ex Pierpaolo Bisoli giocherà in trasferta contro il Modena. Mentre il Parma, l’altra indiziata per la lotta alla quarta piazza e a pari punti con i ragazzi di Ranieri, dopo aver mandato in Serie C la Spal (1-0) ospiterà il Venezia degli ex rossoblù Carboni e Ceppitelli, in quello che è a tutti gli effetti una sorta di antipasto playoff. Assalto alla quarta posizione che per Ranieri è fondamentale, come sottolineato nel post partita contro il Palermo: “Vorrei evitare in ogni modo la gara secca. In una partita singola puoi perdere anche contro una formazione Primavera perché ci sono troppe variabili”.
Risposte
La gara al Palermo però ha dato a Ranieri alcune certezze per andare a Cosenza in fiducia. Non solo 9 punti negli ultimi 15 giorni, ma anche una capacità nel saper reagire agli episodi evidente. Aspetto mancato in gran parte della stagione rossoblù. Nelle ultime due partite in casa, per fare un esempio, il Cagliari ha saputo sempre rispondere all’avversario. Contro la Ternana, successo sempre per 2-1, dopo il pareggio di Partipilo alla rete del solito Deiola è stato Zappa a ribadire i tre punti per gli isolani. Contro il Palermo il vantaggio iniziale per i siciliani firmato Segre ha reso un po’ frenetica la squadra di Ranieri, ma non ha intaccato lo spirito da battaglia e la fame di un gruppo che poi nella ripresa ha saputo gestire bene emozioni ed episodi per portare a casa la vittoria. Ranieri chiude la stagione regolare da imbattuto alla Unipol Domus (6 successi e 3 pareggi). Se consideriamo le ultime 20 partite (da Palermo a Palermo) il Cagliari sarebbe quarto in classifica con 35 punti, solo uno in meno del Bari terzo in questo determinato periodo. A livello tattico poi la sfida ai rosanero ha certificato la grande duttilità degli uomini di Ranieri. L’inizio con la difesa a tre probabilmente non ha ripagato – anche se il tecnico romano sorridendo ha dichiarato di non guardare le partite con i se e con i ma – però la possibilità di cambiare impostazione tattica senza dover cambiare interpreti è un assoluto valore conquistato con Ranieri in panchina da questo gruppo. E lo spostamento di Deiola dalla difesa al centrocampo in pochi minuti ha portato al pari rossoblù nell’ultimo turno.
Pavoletti in più
La sfida al Palermo è stata importante anche per ridare minuti a Pavoletti, un po’ a sorpresa visto la bandiera bianca alzata solo poche ore prima del match dal titolare designato Prelec. Il livornese ha bisogno di ritrovare certezze, ma ha mostrato un grande feeling con Lapadula, nonostante le pochissime presenze in coppia dall’inizio in stagione. Importante il suo ruolo da boa a servizio della manovra con sponde e appoggi e falli presi a favore, certo una rete a Cosenza per averlo nuovamente tirato a lucido per i playoff anche mentalmente darebbe al Cagliari una seconda opzione in avanti, soluzione praticamente mai avuta da Ranieri da quando a gennaio ha preso per mano la squadra. Insomma, i sardi stanno acquisendo sempre maggiore consapevolezza di essere la classica squadra che nessuno vorrà trovare nei playoff, l’errore più grande però per il gruppo ora sarebbe quello di pensare di essere arrivati alla cima del percorso intrapreso. Un Cagliari nuovamente in condizione è solo la base per tentare una scalata che fino a qualche mese fa sembrava utopistica ancora prima che complessa.
Roberto Pinna