La lotta salvezza si infiamma, chi ieri sembrava avviato a un finale di stagione tranquillo oggi si ritrova con l’acqua alla gola, viceversa chi iniziava a sentire mancare l’aria ora ha tirato fuori la testa dalle acque pericolose della zona rossa. Tra queste ultime anche il Cagliari di Claudio Ranieri che, dopo la vittoria contro la Salernitana per 4-2, ha fatto compagnia al Verona tra chi ha dato una sterzata alla corsa per la permanenza in Serie A. Superando addirittura quel Frosinone e quel Lecce che fino a poche settimane fa apparivano difficilmente avvicinabili, mettendo la freccia sull’Empoli con un controsorpasso inatteso.
Scatto
Non รจ un caso che il Cagliari sia la migliore tra le squadre che lottano per la salvezza per rendimento nelle ultime quattro giornate. Otto punti frutto di due pareggi e due vittorie, un punto in piรน dell’Hellas, quattro in piรน dell’Empoli, cinque del Sassuolo, sei dell’Udinese in attesa della sfida dei friulani contro la Lazio. E, soprattutto, ben sette su Frosinone, Lecce e Salernitana. Non solo migliore tra le concorrenti, ma anche al quinto posto nella speciale classifica generale: nelle ultime quattro giornate, infatti, soltanto Inter con 12 punti, Roma con 10 e Bologna e Monza con 9 hanno fatto meglio dei rossoblรน di Ranieri. Perfino Milan, Napoli, Atalanta e Juventus hanno fatto peggio di Lapadula e compagni, sรฌ favoriti dalla sfida casalinga contro la fanalina di coda Salernitana, ma anche ritrovati sotto l’aspetto della compattezza e del gioco. Gioco, appunto, che non strizza l’occhio all’estetica, ma che รจ funzionale al materiale a disposizione e alle caratteristiche degli interpreti principali. ร questa la svolta di Ranieri, aiutata dagli innesti di Mina e Gaetano, ma anche dal recupero di pedine che possano dare piรน opzioni e scelte e dalla crescita di chi fino a oggi aveva deluso. Un crescita individuale come causa di quella collettiva, con Sir Claudio che ha cosรฌ dato risposte ad alcune domande che si ripetevano nei mesi piรน difficili. Partendo dalla difesa a quattro, diventata di fatto possibile con l’arrivo nel gruppo di Mina. Ranieri aveva utilizzato le prime giornate del campionato per testare i nuovi arrivati e, per questo, non ha potuto rischiare una linea a quattro puntando piรน sull’adattamento graduale – anche dal punto di vista tattico – di Wieteska e Hatzidiakos. Una volta rispolverato Goldaniga, la difesa con due soli centrali รจ diventata realtร e i risultati una conseguenza quasi logica. L’addio all’ex Sassuolo in direzione Como – mentre sul mercato di cercava il sostituto – ha costretto nuovamente l’allenatore rossoblรน a virare sulla linea a tre davanti a Scuffet, con i problemi riemersi immediatamente. L’arrivo di Mina ha sparigliato le carte, regalando a Ranieri un giocatore capace di guidare la difesa e di permettergli il ritorno alla retroguardia a quattro.
Applausi e cinismo
Non solo difesa, la presenza di Gaetano ha risolto finalmente un equivoco nato giร in estate. Un numero dieci in grado di fare da collante, inizialmente ruolo che avrebbe dovuto essere di Mancosu, ma che di fatto non รจ quasi mai stato possibile affidare al numero 5 rossoblรน. L’attesa del rientro dell’ex Lecce si รจ prolungata fino alla sentenza finale del nuovo stop, togliendo di fatto a Ranieri l’alternativa a Viola in una staffetta che, quando รจ stata possibile, ha dimostrato di poter essere una delle chiavi della crescita della manovra. L’arrivo di Gaetano ha cosรฌ dato al tecnico la possibilitร di mettere in atto il suo classico 4-4-2, con le versioni alternative del 4-2-3-1 e del 4-4-1-1. A questo si sono aggiunti i progressivi rientri di Luvumbo e Lapadula prima e di Shomurodov e Oristanio poi. Il poter cambiare in corsa e dare differenti caratteristiche e freschezza all’attacco รจ stata una delle chiavi della svolta non solo dei risultati, ma anche delle prestazioni. Iniziando a cancellare la patina di difensivismo – o meglio attendismo – e regalando l’impressione di un Cagliari piรน efficace. Il resto lo ha fatto la testa, perchรฉ i rossoblรน avevano giร dimostrato prima del filotto positivo di poter creare, ma ora hanno anche dimostrato di poter tramutare le occasioni in gol e quindi punti. Lapadula e compagni erano giร in credito secondo la classifica degli xG – gol attesi – e quella conseguente degli xG Pts – i punti attesi – e ora hanno trovato risultati positivi attraverso il cinismo e la concretezza. Una squadra che giร nel corso della stagione รจ sempre stata a metร classifica per tiri effettuati, cosรฌ come per calci d’angolo a favore, ma che ha pagato la poca vena realizzativa soprattutto dei suoi attaccanti. Eppure la doppietta di Shomurodov – ossia i suoi primi gol in rossoblรน – hanno portato a 14 il numero di calciatori differenti andati in rete in questo campionato, con l’uzbeko che era l’ultimo del reparto avanzato a mancare all’appello: tutte le punte, infatti, hanno segnato almeno un rete, un dettaglio che in parte compensa l’assenza di un bomber da doppia cifra.
Fase due
Dopo la fase Tinkerman e attendismo Ranieri รจ passato definitivamente alla fase due. Prima la ricerca della quadra giusta, attraverso continui – e in alcuni casi forse eccessivi – esperimenti e rotazioni a volte esagerate, poi la costruzione di un undici stabile con cambi limitati e piรน per questioni prettamente fisiche che per scelte tecniche. Cosรฌ anche il gioco รจ stato ritrovato, pur se con ingredienti che non strizzano l’occhio all’estetica. La necessitร di punti e una rosa con dei limiti in alcune caratteristiche non possono che portare Ranieri a gestire al meglio le risorse a disposizione, con una filosofia differente da quella del controllo del gioco. Anche contro la Salernitana il possesso palla รจ stato nettamente in favore degli ospiti (72% contro 28%), confermando il trend generale di una squadra che tiene il pallone piรน soltanto di Verona e Udinese. Eppure l’idea di Ranieri di lasciare il pallino all’avversario di turno รจ parte di un atteggiamento generale che non puรฒ essere confuso con il difensivismo. Un’opzione che non รจ soltanto la chiave per fermare gli avversari, ma anche un modo per attaccarli nei loro punti deboli. Come accaduto, di fatto, contro la squadra di Liverani: difesa lenta e alta, recupero palla e transizioni verticali rapide. Un Cagliari che รจ cosรฌ diventato compatto, aumentando la percentuale di successo nelle seconde palle e riuscendo a portare le linee in avanti senza pagare la classica coperta corta. I gol subiti, problema ancora da risolvere, sono piรน frutto di disattenzioni individuali che di una fase difensiva deficitaria, cosรฌ come quelli realizzati vedono spesso diversi rossoblรน nei pressi del finalizzatore, conferma di una fase offensiva con piรน elementi a supporto e dunque piรน efficace. La vera sfida รจ ora quella di prendere la gara contro la Salernitana come esempio. Il Cagliari ha ora due punti di vantaggio sulla zona rossa, cosรฌ come i tre gol segnati ai campani avevano segnato il solco con gli avversari. Le partite perรฒ finiscono al 90′ e Candreva e compagni hanno potuto approfittare del rilassamento dei rossoblรน, alla stessa maniera le due lunghezza messe tra sรฉ e il Frosinone non devono far abbassare la guardia. Ancora dieci giornate, una quota salvezza che resta intorno ai 34-35 punti e tre scontri diretti da affrontare contro Hellas e Lecce in casa e Sassuolo in trasferta: la strada รจ ancora lunga.
Matteo Zizola














