“Beni beniu Nahitan, esta es tu tierra, esta es tu gente, este es tu equipo“. Nove agosto 2019, il Cagliari presenta l’arrivo in Sardegna di Nahitan Nández con un video. Dopo quattro anni e mezzo, una retrocessione e diverse proposte per cambiare casacca, il centrocampista di Punta del Este è ancora in maglia rossoblù. Destinato a restare fino a giugno, poi si vedrà. Il contratto in scadenza e il prossimo futuro tornati sulla scena dopo il suo lungo messaggio social per chiarire la propria posizione.
Finale
Amore da una parte, parole che lasciano presagire un addio a fine stagione dall’altra. Con una premessa apparsa, non senza ragione, un messaggio al suo agente Pablo Bentancur. Che recentemente aveva risposto sul futuro del classe ’95 uruguaiano con una dichiarazione – proprio la parola usata da Nández – volta all’addio. Non subito, ma a fine stagione, pur confermando le chiacchierate già in corso con club russi, l’Internacional di Porto Alegre in Brasile, club italiani (Juventus in prima fila) e il gradimento di un allenatore della Premier League. Non l’Atletico Madrid, per ora, nonostante le voci in arrivo dalla Spagna. Nández può firmare (dal primo gennaio) con una nuova squadra un contratto valido dal prossimo primo luglio, ma al momento nessuna novità sul suo futuro. La certezza, condizionale per definizione nel calciomercato, sarebbe che il León possa restare un giocatore del Cagliari fino al 30 giugno, giorno di scadenza del contratto quinquennale firmato al suo arrivo. Un accordo lontano dal rinnovo, una certa accettazione degli eventi da parte della società di Sa Ruina che non spingerebbe per il prolungamento. Il limite fissato come tetto ai singoli ingaggi, prima ancora della cancellazione del decreto crescita e della relativa detassazione, è una condizione che non permetterebbe punti d’incontro. E che porterebbe così a un addio considerato ormai logica conseguenza degli eventi, senza rimpianti.
Cartellino
La volontà di Nández è quella di raggiungere assieme a Claudio Ranieri l’obiettivo salvezza. Chiudere per lo meno il cerchio a prescindere dal futuro estivo. Poi le strade potranno anche dividersi. Il Cagliari, considerata l’età del calciatore (28 anni lo scorso dicembre) e i recenti infortuni, difficilmente alzerà la posta per il rinnovo, così come il León difficilmente accetterà un ingaggio sensibilmente decurtato. Nonostante le porte aperte alla permanenza anche oltre la naturale chiusura del suo contratto, piccole e che dipendono da una condizione lontana dall’avverarsi. I 18 milioni di euro spesi per il suo arrivo, incluse commissioni, non porteranno dunque a una cessione remunerativa. Dodici quelli versati al Boca Juniors, come si legge in una sentenza del Tribunale Fifa, causa nata dopo la richiesta degli argentini di versare due milioni mancanti, poi chiusasi senza strascichi dopo il pagamento post sentenza da parte dei rossoblù. Non comunque una minusvalenza grazie agli ammortamenti, ma sicuramente il giudizio di merito non può prescindere dal valore versato. Che ha inciso e incide tuttora sui giudizi verso le prestazioni, sempre positive alla voce impegno ma non altrettanto sotto l’aspetto tecnico e numerico. Un discorso che parte da aspettative forse troppo alte – l’investimento appunto – ma che rispecchia per gol e assist il profilo di un calciatore che non aveva comunque mai garantito cifre elevate. In più i problemi dati dal mercato, con Nández spesso protagonista e una cessione mai arrivata. L’uruguaiano aveva iniziato bene la sua esperienza in Sardegna, poi soprattutto gli infortuni ne hanno limitato l’apporto. Il gol su azione manca da maggio 2021, l’1-1 a Napoli decisivo per la salvezza, non contando il rigore messo a segno contro la Roma lo scorso ottobre. Anche gli assist latitano, uno solo per il gol di Luvumbo contro il Milan, mentre l’impegno non è mai mancato.
“Nahitan è legatissimo al Cagliari e continuerà a dare tutto per questa maglia, focalizzato come tutti sulla salvezza“. Le parole dell’amministratore delegato del Cagliari Carlo Catte, affidate all’Unione Sarda, danno un’ulteriore conferma al messaggio social del León. Un legame quasi inatteso, ma che ha portato il centrocampista a restare in Sardegna nonostante le sirene del mercato. Dal West Ham dopo i primi ottimi mesi con Rolando Maran in panchina, 40 milioni totali tra prestito oneroso e obbligo di riscatto in caso di salvezza, a quella del Leeds del successivo settembre, fino ai tentativi dell’Inter, del Torino, del Monza e della Juventus. La conferma anche dopo la retrocessione, arrivata in primis per la volontà del calciatore, e quasi inattesa, poi la probabile ultima stagione segnata dal contratto in scadenza. Non sul campo, nonostante si attenda una crescita dopo un girone di andata non senza problemi. D’altronde sono tanti i calciatori che hanno lasciato i rispettivi club a parametro zero, soprattutto nelle ultime stagioni. Dybala e la Juventus il primo esempio, con il mercato dei giocatori in scadenza cresciuto notevolmente con il tempo. Scelte legittime sia della società che del calciatore, l’aspetto economico al centro e pochi margini di manovra. La testa resta all’obiettivo salvezza, partendo dalla sfida della Unipol Domus contro il Bologna, e poi si vedrà.
Matteo Zizola