“Questa squadra va migliorata sotto il punto di vista della personalità e della presenza in campo, anche della voce per avere una sorta di allenatore in campo“. Eusebio Di Francesco è stato chiaro dopo la sconfitta contro la Lazio della Sardegna Arena. Il Cagliari manca di uno o più leader, quei giocatori che aiutano l’allenatore da dentro e che fanno crescere tutto il gruppo.
L’innesto già dalla prossima gara di Diego Godín potrebbe aiutare in tal senso, ma quando si parla di carattere e di leadership non può che venire in mente Radja Nainggolan. Il Ninja lo ha dimostrato ampiamente la passata stagione, con lui in campo i rossoblù dimostrarono ben altra mentalità. Ormai è un leit motiv che va avanti da due mesi quello che ha come protagonista il centrocampista belga, da sempre obiettivo mai nascosto del mercato. Di Francesco lo aspetta, negli ultimi giorni dalle parole di Marotta ai segnali social ogni indizio è servito per cercare di capire il futuro. Non è stato da meno quanto accaduto ieri a San Siro, Inter in svantaggio contro la Fiorentina e dentro proprio Nainggolan per cercare di ribaltare il risultato. Immediatamente la scelta di Conte è stata vista come una chiusura definitiva alla possibilità di un rientro in Sardegna del Ninja, la maglia numero 4 lasciata libera che lo aspetta, ma che potrebbe restare tale se l’Inter decidesse di puntare nuovamente su di lui. O nerazzurro o rossoblù, il futuro di Nainggolan non va oltre queste due opzioni con la bilancia del mercato che un giorno pende verso un’opzione e quello successivo verso l’opposto. Saranno giorni decisivi soprattutto quelli successivi al 30 settembre che da settimane è indicato come il giorno dopo il quale si capirà il futuro di una trattativa che vive alla giornata. Giulini preme, l’Inter non abbassa la guardia, Di Francesco vive della parola data da colui che vede come faro del suo gruppo di ragazzi alla ricerca di un leader carismatico.
L’ingresso contro la Fiorentina di Nainggolan non ha cambiato la situazione, Marotta chiede quei famosi 12 milioni che il Cagliari sta cercando di raccogliere in un modo – Joao Pedro – o nell’altro – raschiare il barile del bilancio. Un prestito oneroso con obbligo di riscatto già avviato, il contratto con il Ninja pronto a uscire dal cassetto dopo l’accordo di metà agosto, il resto sono schermaglie classiche in tempo di affari dell’ultimo momento. Non solo Nainggolan, mancano anche almeno un terzino – Sabelli? – e un esterno d’attacco, ma la priorità resta occupare quella maglia numero 4 che aspetta solo il suo legittimo proprietario. Tra esuberi e nuovi innesti il centro di gravità permanente continua a essere il Ninja, l’ultima settimana di mercato darà le risposte che Di Francesco e l’ambiente cercano con ansia.
Matteo Zizola