La palla spedita dall’altra parte del campo, come in una partita di tennis nella quale, però, l’avversario al momento non è ancora pronto alla risposta. Radja Nainggolan ha confermato, nell’intervista rilasciata durante “Il Cagliari in diretta“, la sua apertura a un ritorno in rossoblù, lasciando di fatto la decisione al presidente Tommaso Giulini.
Voglia di pace
Un colpo al cerchio e uno alla botte, utili per seppellire l’ascia delle incomprensioni e provare a ripartire da zero. Nainggolan ha da una parte espresso parole concilianti verso il patron rossoblù (“Ho sempre avuto un ottimo rapporto, è una bravissima persona”), ma dall’altra ha anche rimarcato la delusione per quanto avvenuto nell’estate del 2021. Quando, com’è ormai noto, il centrocampista belga “è rimasto deluso perché lui era convinto che restassi a prescindere“, per poi dire addio al possibile ritorno e firmare per l’Anversa. “I problemi si possono risolvere, tornare sulla stessa lunghezza d’onda è possibile“, queste le parole del Ninja nell’intervista rilasciata a Radiolina. Un assist alla società rossoblù, ma soprattutto un assist al presidente Giulini. “Manca ancora tanto, oggi come oggi sono tutte chiacchiere da bar, il mio telefono è sempre stato silenzioso”. Nainggolan ha confermato, dunque, che la sua apertura non ha ancora trovato sponda dall’altra parte del campo, ma che il tempo potrebbe cambiare le cose. D’altronde il possibile quarto matrimonio con il Cagliari – dopo l’arrivo dal Piacenza e i successivi due ritorni in Sardegna – non potrà comunque diventare realtà se non prima di gennaio, quando si riaprirà il mercato e il belga potrà lasciare l’Anversa.
Sponde e leader
Tempi lunghi, fermo restando che le speranze di una pace che porti alla fumata bianca restano minime. Al momento il club di Via Mameli è concentrato sul presente, dal campionato da rimettere sulla giusta via al nuovo direttore sportivo da chiudere quanto prima. Per Nainggolan non c’è fretta, anzi. Per questo il telefono del Ninja difficilmente squillerà prima di fine anno, pur se i contatti tra il calciatore e alcuni elementi all’interno della società non sono mancati nelle ultime settimane. A fare da sponda al desiderio di Nainggolan, infatti, potrebbero esserci sia Andrea Cossu che soprattutto Fabio Pisacane. Ex compagni e amici fuori dal terreno di gioco che sarebbero pronti a spendersi per convincere il presidente sull’utilità sportiva del ritorno di Nainggolan a Cagliari. Una sorta di presenza stile Ibrahimovic al Milan, non solo sul terreno di gioco, ma come spinta per i giocatori più o meno giovani a disposizione di Fabio Liverani. Proprio il belga ha sottolineato questo aspetto quando ha dichiarato che “con me Rog e Nández hanno fatto benissimo”, o ancora quando ha aggiunto che “affrontare un Cagliari con Daniele Conti era un’immagine diversa per gli avversari”.
Nessuna fretta
Difficile prevedere il futuro, ma il presente racconta di un rientro che non è all’ordine del giorno. Sempre che, un domani, possa esserlo. In attesa di capire chi sarà il nuovo direttore sportivo e, soprattutto, quale sarà la reazione di Tommaso Giulini alle parole di Nainggolan. Perché quella palla spedita in maniera unilaterale sul suo campo potrebbe avere un doppio effetto, quello di aprire la porta a un nuovo tavolo di trattativa o, al contrario, di chiuderla definitivamente. Questione comunque che verrà rimandata di qualche settimana, dopo un’attenta analisi sia tecnica che su tutti gli altri aspetti. L’età, quanto potrà dare in termini sportivi e mentali, l’aspetto economico sul quale proprio il Ninja ha abbozzato un “bisognerà trovare un’intesa in cui saremo tutti d’accordo“. Nulla di scontato, anzi. Senza dimenticare il parere di Fabio Liverani, verso il quale Nainggolan ha espresso parole positive. Un altro assist, insomma, di un giocatore che sembrerebbe intenzionato a fare carte false pur di riabbracciare la Sardegna. Sperando che dall’altra parte della rete si presenti prima o poi Tommaso Giulini per rispondere al dritto incrociato del Ninja e mettere la parola fine, in un modo o nell’altro, alla partita Nainggolan.
Matteo Zizola