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Cagliari-Nainggolan, cosa cambia con il terremoto Inter?

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Gli sposi per unirsi a nozze hanno bisogno di chi offici il matrimonio. La coppia Cagliari – Nainggolan potrà convolare a nozze solo se l’Inter deciderà di celebrare l’evento, anche se a differenza di quanto accade con la volontà di sposarsi nel calcio non bastano solo le intenzioni e il ruolo dell’officiante è decisivo.

La finale di Europa League persa dai nerazzurri contro il Siviglia ha portato all’ennesimo sfogo di Antonio Conte, viatico di una separazione tra società e allenatore che sembra sempre più probabile. In tutto questo bailamme il Cagliari potrebbe subirne le conseguenze con l’affare Nainggolan che finirebbe in pericolo con il possibile arrivo di Massimiliano Allegri sulla panchina dell’Inter. Fu proprio lui, infatti, a lanciare nel calcio che conta il Ninja proprio con la maglia rossoblù e il suo arrivo a Milano potrebbe così togliere il veto alla permanenza del centrocampista belga in nerazzurro. L’accordo tra Nainggolan e Giulini è cosa fatta, l’intenzione del Ninja di restare in Sardegna è cosa nota, ma da sempre determinata dall’impossibilità di giocarsi le proprie carte in nerazzurro e dalle difficoltà di un ritorno a Roma sponda giallorossa. L’Inter di Conte (o Allegri, o chi per loro) giocherà la Champions League e cercherà di strappare lo scudetto alla Juventus, obiettivi prestigiosi che potrebbero attirare il Ninja, il Cagliari in questo caso potrebbe fare poco perché, anche di fronte a un accordo formale con il giocatore, il cambio degli eventi diventerebbe un ostacolo a un destino già scritto che potrebbe così tornare a essere una pagina bianca.

La speranza legata a Marotta

C’è però un aspetto che non va sottovalutato e che darebbe speranze al Cagliari, ovvero il parere decisivo del direttore generale dell’Inter Giuseppe Marotta. Non è un mistero che più di Antonio Conte è sempre stato l’ex dirigente della Juventus ad alzare il muro verso un Nainggolan nerazzurro, forse memore dei rifiuti del belga a vestire il bianconero o più probabilmente per una scelta figlia di una volontà di gestione dello spogliatoio differente e più in stile Juve che in stile Inter. Allegri d’altronde è sempre stato un tecnico abbastanza aziendalista e che non ha mai avuto difficoltà ad accettare scelte societarie senza impuntarsi, l’esatto opposto di Conte con cui ha condiviso già una volta il passaggio di testimone quando prese le redini della Juventus. Piuttosto potrebbero aprirsi le possibilità di un Nainggolan rossoblù con una soluzione diversa dall’acquisto staccato da altre trattative, come ad esempio un ritorno dell’Inter su Cragno o su Nández. I prossimi giorni potrebbero essere quelli decisivi in un senso o nell’altro, da una parte la scelta della società nerazzurra sul tecnico (il collega Fabrizio Biasin parla di un incontro in programma venerdì prossimo), dall’altra la successiva decisione su Nainggolan. Il Cagliari attende, ma ora più che mai il destino di un Ninja rossoblù non dipende dai desideri di Giulini e Di Francesco.

Matteo Zizola

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