“Problemi fisici in settimana? Nè Nandez nè Mina si erano allenati, ho deciso di rischiare più Yerry perché è un giocatore esperto e si conosce bene, so che si sa gestire”. Così parlò Claudio Ranieri lo scorso 18 febbraio nella sala stampa dello stadio Friuli di Udine dopo l’1-1 contro i bianconeri di Gabriele Cioffi. Il primo mattoncino della serie di risultati utili arrivati dopo il cosiddetto “elettroshock” delle dimissioni date e revocate dal tecnico romano all’interno dello spogliatoio rossoblù dopo l’1-3 interno contro la Lazio.
Mina in forse
Da allora è passato più di un mese e Mina si è consacrato come leader autentico di uno spogliatoio che si è aggrappato alla sua forza fisica e mentale per destarsi dalla fase di torpore in cui era di nuovo caduto. La coppia formata dal colombiano e Alberto Dossena – sempre più intoccabile – ha dato solidità alla difesa rossoblù, pur con qualche evitabile passaggio a vuoto (vedi il gol di Kastanos contro la Salernitana). Poi è arrivato, del tutto indesiderato, l’infortunio muscolare al polpaccio sinistro che lo ha costretto a fermarsi durante l’ultimo allenamento aperto al pubblico dei rossoblù all’Unipol Domus. E a Monza l’assenza dell’ex Fiorentina si è fatta sentire non tanto dal punto di vista tattico, dato che il suo sostituto Wieteska ha fatto bene, quanto da quello caratteriale: i rossoblù si son visti privi del Mina “motivatore in campo”, colui che sprona la squadra a restare con la testa sulla partita e ogni singolo, a prescindere dal ruolo svolto, a dare il massimo. Al Brianteo niente urlacci o conciliaboli e il risultato si è visto, con l’1-0 firmato Maldini jr. a fermare a quattro la striscia positiva del Cagliari. Ranieri nel post-gara disse: “Contiamo di recuperare Mina, Gaetano e Luvumbo per il Verona”, ostentando ottimismo e fiducia. Se gli ultimi due sono tornati ad allenarsi in gruppo già negli scorsi giorni, il buon Yerry continua il suo lavoro personalizzato. Due settimane passate in Sardegna ad allenarsi a parte durante la sosta per gli impegni delle Nazionali, rinunciando alla convocazione della sua Colombia, capace di vincere senza di lui le amichevoli contro Spagna (0-1) e Romania (2-3). E tornano in mente le parole usate da Ranieri a Udine: “So che Mina si sa gestire”. La speranza del tecnico rossoblù è che il lavoro “da farmacista” svolto negli ultimi quindici giorni sia stato utile per consentire all’ex Barcellona di recuperare in tempo per la sfida contro l’Hellas, in programma lunedì 1° aprile alle 15.
Le alternative
Se nei prossimi allenamenti Mina dovesse dare segnali positivi a Ranieri allora l’inserimento nella lista dei convocati contro i gialloblù diventerebbe quasi automatica. In caso contrario, invece, si aprirà la corsa alla sua sostituzione. Il favorito d’obbligo per giocare in coppia con Dossena è Mateusz Wieteska, ovvero colui che nel girone di ritorno ha rappresentato la principale alternativa alla coppia titolare: 4 partite da titolare (contro Bologna, Frosinone, Torino e Monza) e altrettante da subentrato (Roma, Lazio, Empoli e Salernitana), più 2 in panchina (Udinese e Napoli). Dopo un inizio promettente, alcuni passaggi a vuoto hanno subito inserito il polacco nella lista dei cattivi tanto da convincere Ranieri a togliere dalla naftalina un giocatore in esubero come Goldaniga, poi giubilato in chiusura di mercato invernale. Dopo quasi tre mesi passati a guardare i compagni dalla panchina, venendo impiegato solo in Coppa Italia (contro Udinese e Milan), Wieteska è stato riproposto a sorpresa contro il Bologna, match in cui ha pure fatto segnare il secondo assist in Serie A. Una rinascita che non si è concretizzata del tutto, ma al momento l’ex Clermont è il primo nome da spendere come alternativa a Mina in caso di assenza del colombiano contro il Verona. Chi c’era nel match di andata è Pantelis Hatzidiakos, reduce dal doppio spareggio europeo della Grecia contro Kazakistan e Georgia. L’ex Az Aalkmar ha giocato titolare entrambe le gare (con due ammonizioni) mostrando una buona condizione fisica: chissà che Ranieri non ne tenga conto, dato che nel girone di ritorno con la maglia del Cagliari il greco ha giocato soltanto 45 minuti contro il Torino. Pochini, per uno degli acquisti estivi più attesi – un tira e molla con l’Az durato quasi un mese, con la Conference League di mezzo – ma fin qui dal rendimento più deludente. L’ultima alternativa a Mina è certamente Adam Obert: come Hatzidiakos anche lui è reduce dalle due gare giocate con la nazionale slovacca, in cui ha ben figurato contro Austria e Norvegia (QUI l’approfondimento). Il classe 2002 di Bratislava è stato scelto dal ct Calzona in coppia con il salernitano Gyomber in una difesa a 4 con due esterni molto offensivi come Pekarik e Hancko. Nel girone di ritorno per lui 2 presenze con il Cagliari, entrambe da titolare contro Roma e Lazio: Ranieri potrebbe sfruttare la sua buona intesa con Dossena già vista lo scorso anno in Serie B, quando i due formavano cerniera centrale della difesa rossoblù rimessa a posto dalla cura del tecnico di Testaccio.
Francesco Aresu














