Alla sfida che può valere una stagione senza il centrale di difesa che ha ridato equilibrio e identità a un reparto in evidente difficoltà. A Marassi contro il Genoa, in quella che è l’opportunità del colpo del ko salvezza per il Cagliari, Walter Mazzarri dovrà rinunciare per squalifica a Matteo Lovato. Il classe 2000, arrivato a gennaio in prestito secco dall’Atalanta, in pochi mesi ha letteralmente preso per mano la squadra rossoblù a ritmo di ottime prestazioni in marcatura anche contro avversari di spessore. Chiedere a Scamacca del Sassuolo per conferme, solo per citare uno degli ultimi centravanti a cui l’ex Verona ha messo la museruola. Una squalifica arrivata per un giallo ingenuo contro i neroverdi, e a 22 anni ancora Lovato ha dimostrato di dover crescere nella gestione di questi episodi. Un giallo per delle proteste in seguito a una rimessa laterale avversaria e a delle scaramucce nate tra i giocatori del Sassuolo e un giovane raccattapalle.
Numeri
L’importanza di Lovato sta nei numeri da quando ha messo sulle spalle la maglia rossoblù. Il centrale dell’Atalanta in Sardegna ha l’invidiabile media del 79% dei contrasti vinti. Per distacco il migliore tra i difensori isolani, il secondo è Altare con il 67%. Ma per lui anche 81 palloni recuperati, 26 intercettati e 37 respinte difensive su azione avversaria. A questo punto la domanda sorge spontanea: chi può sostituire Lovato in una gara così delicata come quella in trasferta contro il Genoa?
Alternative
La risposta immediata guardando ai precedenti sarebbe Ceppitelli. Con Mazzarri l’ex capitano ha giocato già da centrale a guidare il reparto. Ma il difensore umbro arriva da un periodo molto complesso tra infortuni e un evidente passo indietro fatto nelle gerarchie dei rossoblù. Contro il Sassuolo ha fatto di tutto per esserci almeno in panchina ed essendo legato al club da tanti anni non è da escludere che voglia provare a mettere la sua esperienza e il suo senso di appartenenza alla maglia per la causa anche in Liguria. L’impressione però è che Mazzarri voglia aspettare più di tutti Goldaniga. Se l’ex Sassuolo dovesse recuperare in settimana dai problemi alla caviglia potrebbe essere lui, con maggiori probabilità, a completare il trio di difesa insieme ad Altare e Carboni. Anche se va detto che Goldaniga da centrale e non da braccetto della linea a tre ha convinto meno, preferendo per caratteristiche tecniche la spinta e le sovrapposizioni al gioco da leader del reparto. Per caratteristiche di impostazione e giro palla Ceppitelli sembrerebbe, sulla carta al netto di una condizione fisica sicuramente non ottimale, più a suo agio nel compito. Non va dimenticato infine Walukiewicz. Il polacco è rientrato dopo il lungo infortunio all’anca. Un ritorno graduale condito anche da alcuni minuti in Primavera, dove ha dato la netta impressione di essere molto lontano dai tempi migliori per certezze, punti di riferimento e atletismo. Anche lui sulla carta potrebbe essere un centrale di ruolo abile nel costruire da dietro, ma pecca sicuramente in marcatura rispetto allo squalificato Lovato. E il ritorno alla difesa a 4? Con Carboni e Altare al centro e Bellanova e Dalbert (o Lykogiannis) da terzini? Un’alternativa che il Cagliari ha sicuramente nelle sue corde ma che al momento stuzzica meno i piani tattici di Mazzarri. Insomma, per il tecnico toscano il primo rebus da risolvere per dare il decisivo colpo salvezza alla stagione è la difesa anti-Genoa. Un dubbio non da poco per una squadra che ha faticato tanto prima di trovare un sottile equilibrio nei movimenti nel reparto arretrato in questa Serie A.
Roberto Pinna