Nelle ultime ore sembra essere sempre più costante il forcing del club rossoblù per il fantasista croato per rinforzare l’attacco di Maran. Ma sarà il nome giusto per migliorare il rendimento offensivo?
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Marko Pjaca al Cagliari? Sono settimane che il nome del croato viene avvicinato al club di via Mameli, sempre con maggiore insistenza, spesso più dai media che dalle circostanze reali. Nelle ultime ore, invece, l’accelerata: una trattativa non ancora chiusa, ma con alte percentuali di realizzazione, con l’ex Dinamo Zagabria che si sarebbe convinto ad accettare il rossoblù. Eppure, un profilo come il suo potrebbe essere quello che manca nella rosa rossoblù che, con un Joao Pedro ormai sempre più attaccante, ha nel solo Ragatzu un elemento in grado di cambiare le partite con tecnica e fantasia. Ma davvero Pjaca, 25 anni a maggio, può essere il nome che fa al caso di Maran?
DUE CROCIATI SACRIFICATI AL DIO PALLONE – L’ultima stagione giocata con costanza da Pjaca è stata con la maglia della Dinamo Zagabria nel 2015-16, culminata con la vittoria del campionato e della coppa nazionali. In totale 30 presenze e 9 gol, stella della squadra insieme a un certo Marko Rog, connazionale e, come lui, nato nel 1995. Un rendimento che non passò inosservato, tanto da farlo entrare di prepotenza tra i talenti più in vista di tutta l’Europa, con la Juventus che riuscì ad accaparrarselo nel luglio 2016 per 23 milioni di euro. Un investimento ritenuto sicuro dai bianconeri, che dopo le prime 24 partite dovettero fare i conti con la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, durante la partita persa dalla Croazia 3-0 contro l’Estonia di Klavan. Otto mesi ai box, prima del ritorno in campo con la maglia della Primavera allora allenata da Dal Canto e, soprattutto, del prestito secco allo Schalke 04, con cui Pjaca mise insieme 7 presenze e 2 gol e la miseria di 259 minuti in Bundesliga. Un po’ pochini per uno che fino a qualche mese prima era il miglior prospetto del calcio croato, tanto che la Juventus lo riportò a Torino per mandarlo ancora in prestito per 2 milioni, ma stavolta con diritto di riscatto per 20 milioni, agli storici rivali della Fiorentina, mantenendosi la recompra per 26 milioni. Pjaca arrivò a Firenze con tante aspettative, la maglia numero 10 sulle spalle e la voglia di riprendersi la scena. Invece, dopo 19 presenze e una sola rete, nel marzo 2019 riecco la malasorte a fare capolino: stavolta a cedere fu il crociato anteriore del ginocchio sinistro, con stagione interrotta anzitempo e ritorno in bianconero, con cui in questa stagione ha disputato 15 minuti nella gara di Coppa Italia contro l’Udinese.
PERCHÉ SÌ – E ora, il suo nome viene accostato al Cagliari. La voglia di Pjaca di rimettersi in discussione è tanta, così come la disponibilità della Juventus a mandarlo in Sardegna, nella speranza di recuperare davvero un talento su cui ha investito e che non ha mai davvero potuto ammirare. Così come al Cagliari farebbe comodo (e tanto) la sua duttilità tattica, dato che l’ex Dinamo Zagabria è in grado di giocare in tutte le posizioni del centrocampo e dell’attacco, anche se il suo vero ruolo è quello di esterno sinistro in un tridente. Questo consentirebbe a Maran di avere una risorsa in più sulla trequarti, consentendogli all’occorrenza di poter variare modulo senza costringere altri interpreti a occupare posizioni poco congeniali. Ovviamente questo discorso regge finché si parla del Pjaca ammirato in Croazia, capace di 28 gol e 13 assist nelle 91 partite giocate con la Dinamo, non certo di quello visto con la maglia della Juventus. Inoltre, conosce bene Rog e il Cholito Simeone, con cui ha condiviso la scorsa stagione a Firenze, elemento che potrebbe velocizzarne l’inserimento nello spogliatoio rossoblù.
PERCHÉ NO – Il primo motivo è che il croato ha già avuto l’occasione di far vedere il proprio talento in Serie A, lo scorso anno quando indossava la maglia della Fiorentina e non ha saputo sfruttarla. Meno di 20 presenze, con una sola grande partita: gol e assist nel 3-0 contro la Spal, poi tanta mediocrità e, soprattutto, critiche dalla tifoseria viola, che non gli perdonavano la provenienza dalla rivale Juventus. Secondo elemento: a livello tattico sarebbe un acquisto davvero utile, vista la sua propensione a giocare sull’esterno, ruolo che manca nello schema di Maran? Il tecnico rossoblù, durante la conferenza stampa pre-Brescia, ha fatto capire di non escludere eventualmente un cambio di modulo, magari proprio in attacco. Ma, qualora non fosse così, Pjaca saprebbe adattarsi bene al ruolo di trequartista dietro la punta? Ancora, la fragilità fisica: il Cagliari per risollevarsi in questa fase della stagione avrebbe bisogno di un calciatore già pronto, da inserire subito nel gruppo e in grado di essere utile già dal primo minuto di utilizzo. Potrebbe il Pjaca attuale assolvere a tutti questi compiti?
REBUS LISTA – Quel che è certo è che l’eventuale arrivo del croato in prestito dalla Juventus costringerebbe il Cagliari a scelte precise in ottica lista dei 25: cedere qualcuno o metterlo fuori rosa? Considerando i prossimi inserimenti degli infortunati d’agosto, ovvero Cragno e Pavoletti, anche quello di Pjaca obbligherebbe il duo Maran-Carli a giocare a un puzzle sempre più complesso, per riuscire a incastrare tutti gli elementi come vorrebbe il tecnico trentino.
Francesco Aresu