Fatto trenta, facciamo trentuno. La rosa del Cagliari è fin troppo ampia, lo dicono i numeri, ma ciò nonostante incompleta. Pierluigi Carta è stato chiaro, più del mancato ritorno di Radja Nainggolan ciò che manca è un terzino destro. E così ecco che sfogliando la margherita è spuntato il nome di Ezequiel Matías Schelotto, esterno destro argentino con passaporto italiano svincolato dopo l’ultima esperienza in Premier League in forza al Brighton & Hove Albion. Mancano solo le firme e Schelotto dovrebbe diventare presto un nuovo giocatore rossoblù e mettersi a disposizione di Di Francesco. La domanda sorge spontanea avrebbe detto Antonio Lubrano, è davvero necessario andare sul mercato degli svincolati in questo momento?
Perché sì – Classe ’89, trentuno anni compiuti lo scorso maggio, Schelotto rappresenterebbe un profilo di esperienza pur se non di età eccessivamente avanzata. L’infortunio di Pinna, un Faragò che da terzino non ha praticamente mai convinto, Zappa che nonostante la crescita dimostrata a Torino non può essere l’unica soluzione in un ruolo tra i più importanti negli schemi di Di Francesco. Per questi motivi pescare dalla lista degli svincolati appare una necessità, Schelotto sembra una scelta che combina affidabilità al costo contenuto. Non va dimenticato inoltre che l’italo-argentino conosce già Di Francesco con cui giocò a Sassuolo nella prima parte della stagione 2013-2014 prima di trasferirsi a gennaio a Parma. Undici presenze in campionato e una in Coppa Italia per Schelotto con i neroverdi, con un gol a tabellino nel pareggio 2 a 2 contro la Lazio. La scelta è dunque quella di non aspettare gennaio, ma andare su un profilo conosciuto dall’allenatore e che può adattarsi presto alla sua idea di gioco. Infine il rapporto con Simeone e Nández come dimostrato dagli scambi social delle ultime ore e che sembrerebbe facilitarne l’inserimento in un gruppo già ricco di sudamericani.
Perché no – Gennaio, appunto. Mancano poco più di due mesi alla riapertura del mercato e se da un lato il bisogno di trovare un’alternativa a Zappa è una necessità, dall’altro la scelta di Schelotto appare rischiosa. El Galgo, il levriero – questo il suo soprannome – nelle ultime due stagioni al Brighton e al Chievo ha giocato soltanto 13 partite tra Premier, Serie A e FA Cup, diverse delle quali spezzoni, soprattutto a causa della rottura del legamento crociato del ginocchio destro nel marzo del 2019 nella gara contro il Torino. Resta dunque da verificare l’integrità fisica e la capacità di tornare a essere quel giocatore capace di raggiungere la nazionale italiana nell’ormai lontano 2012. In generale Schelotto tranne una stagione a Bergamo, quella della sua consacrazione nel 2011-2012, non è mai riuscito a disputare un intero campionato e l’ultima annata nella quale ha giocato con discreta continuità è quella con la maglia dello Sporting Lisbona del 2016-2017. In definitiva l’italo-argentino appare più un’incognita che una soluzione volta all’affidabilità cercata dal Cagliari. Infine l’ampiezza della rosa, con Schelotto che sarebbe il trentunesimo giocatore a disposizione di Di Francesco senza considerare Birsa, ormai praticamente fuori rosa. Nessun problema di lista, i rossoblù hanno ancora uno spazio libero, ma sicuramente un gruppo dai numeri importanti che rende difficile la gestione di allenamenti e degli umori di chi resta a guardare.
Matteo Zizola