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Radja Nainggolan in Cagliari-Parma | Foto Emanuele Perrone

Cagliari: l’Inter accetta lo sconto per Nainggolan

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Ore intense sotto la Madonnina. Milano val bene una messa, tra sacro e profano il capoluogo lombardo protagonista dell’intrigo Radja Nainggolan. In mattinata il presidente del Cagliari Tommaso Giulini ha preso il volo verso Linate e poi dritto verso gli incontri per chiudere la trattativa forse più complicata della sua gestione.

Direzione Hotel Sheraton, primi colloqui con la dirigenza dell’Inter per cercare di chiudere un accordo che vive di equilibri precari e di continui saliscendi che nemmeno la telenovela Nández aveva forse regalato. La trattativa sembrava a un punto morto, i nerazzurri che hanno continuato a insistere per avere Walukiewicz, il Cagliari che ha risposto con un netto rifiuto. La rottura a un passo, la bozza con parte cash tra prestito oneroso e obbligo di riscatto più Ladinetti verso Milano pronta a essere stracciata da Giulini. Nainggolan è fondamentale, sì, ma non a ogni costo, questo probabilmente il pensiero del patron rossoblù.

Pranzo con Alessandro Beltrami, l’ambasciatore che può far sì che si riallaccino i fili, lui agente del Ninja che preme per il ritorno in Sardegna. Nainggolan vuole Cagliari e il Cagliari, l’accordo trovato da tempo e l’Inter che non molla da ammorbidire. Arriva il momento del muro contro muro e la volontà del giocatore da rendere chiara senza più giochi delle parti. Il Ninja scende in campo in prima persona, sale in macchina e raggiunge il suo agente all’Hotel Sheraton dove Cagliari e Inter continuano a discutere.

Nainggolan scopre le carte, due opzioni sul tavolo, la prima è la maglia rossoblù numero 4, l’altra restare fermo e nel libro paga interista a 4,5 milioni di euro netti a stagione. Giulini trova così un alleato che ci mette la faccia senza maschere, tira la corda e la corda non si spezza, anzi. Non più 10 milioni più Ladinetti, ma un totale più basso – e in due rate – con il giovane regista che resta dentro l’affare per poi trasferirsi via Inter in direzione Olbia in prestito dal suo mentore Max Canzi. Le cifre ballano tra i 6 e gli 8 milioni più il cartellino del giovane quasi ex rossoblù, la fumata bianca non c’è ancora ma è sempre più vicina.

Matteo Zizola

 
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