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Cagliari, l’esame Atalanta per capire se ora hai davvero un’anima

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Un esame difficile, ancora una volta, per il Cagliari di Walter Mazzarri. Un altro campo in cui cercare di fare quel colpaccio solo immaginato in stagione e mai diventato concreto. Contro l’Atalanta di Gianpiero Gasperini, domenica 6 febbraio alle 12:30 sul manto erboso del Gewiss Stadium, i rossoblù cercheranno un risultato utile che aiuterebbe la classifica ma soprattutto l’autostima del gruppo. Dall’altra, i nerazzurri, avranno bisogno di punti per respingere l’assalto al quarto posto di una Juventus che nell’ultimo mercato ha fatto la voce grossa.

I precedenti

Gli orobici negli ultimi anni hanno cambiato le loro prospettive. Da lottare per la salvezza fino all’arrivo in Europa, l’Atalanta è cresciuta sotto la mano del tecnico ex Inter e Genoa pur privandosi di numerosi pezzi pregiati della propria rosa. Il dato generale sui precedenti tra le due squadre risente soprattutto dei tempi passati: 23 vittorie per gli orobici, 20 per i sardi e 12 pareggi a chiudere il conteggio. Gli ultimi quattro incontri in Serie A però sono tutti finiti a favore dei nerazzurri, capaci di segnare nella striscia positiva 9 reti e di subirne solo 3. Così, la sfida negli ultimi anni ha visto aumentare i gol e latitare la X: le due squadre non finiscono una gara in parità infatti dal 2013. Nello stadio bergamasco i padroni di casa hanno incassato i tre punti in 16 occasioni, mentre il Cagliari è riuscito a tornare a casa con il bottino pieno solo in 6 occasioni. Tuttavia, tre delle ultime quattro trasferte in casa della Dea sono state vittoriose: l’ultima di queste è arrivata nella stagione 2019-2020, quando il Cagliari di Maran, con l’autogol di Pasalic e la rete di Toto Oliva riuscì a sorprendere tutti. Nonostante siano passati poco più di due anni, i superstiti di quella sfida sono appena 7: Joao Pedro, Rog, Pavoletti, Aresti, Walukiewicz, Deiola e Nandez sono gli unici elementi rimasti a disposizione di Mazzarri. Sintomo di un Cagliari cambiato tanto in un breve tempo, nella rosa e anche nei risultati.

Profili diversi

Aggressività, recupero alto della palla, attacco totale. L’Atalanta ha sorpreso negli ultimi anni per l’intensità in entrambe le fasi e per i risultati raggiunti. Solo qualche passo falso nella seconda metà del girone d’andata ha tenuto lontani gli orobici da una lotta scudetto per cui la squadra sembrava ormai matura, anche a livello di organico. Gli uomini di Gasperini hanno comunque tenuto un certo ritmo nei suoi tratti dogmatici: perché l’Atalanta è la squadra che ha effettuato più interruzioni alte di sequenze avversarie con 410, un dato totalmente contrario a quello del Cagliari, mai troppo propenso – soprattutto contro le squadre d’alta classifica – al recupero nei primi 40 metri avversari e ultimo nella classifica stilata da OPTA con 249. Nelle ultime due uscite i nerazzurri hanno però pareggiato 0-0, prima contro l’Inter e poi contro la Lazio. Inanellare il terzo pareggio a reti inviolate significherebbe una prima volta nella storia del club in Serie A ma anche ricalcare i passi del 2017, l’ultima volta in cui tre pari erano arrivati in maniera consecutiva. La vittoria manca dal 9 gennaio scorso, un dato che i rossoblù non potranno non tenere in conto, nonostante la probabile assenza per infortunio di un attaccante come Zapata, alle prese con una lesione all’adduttore. Il Cagliari dall’altra parte dovrà cercare di ripetere le prestazioni viste nell’ultimo mese e di migliorare il proprio rapporto con la trasferta. Solo una delle ultime dodici partite giocate fuori casa è stata vinta dagli isolani, contro la Sampdoria il 6 gennaio scorso, e otto volte su tredici la squadra di Mazzarri non è andata neppure in rete. Solo il Torino, con sei reti, ha fatto peggio del Cagliari – fermo a sette – in zona realizzativa nelle gare esterne.

Zona gol

Il lunch match sarà la prima gara in stagione del Cagliari senza Joao Pedro. Il capitano dei rossoblù sarà costretto a saltare la gara per squalifica: i rossoblù dovranno così rinunciare al giocatore più impattante in zona offensiva, capace di prendere parte al 64% delle reti siglate dal Cagliari nell’annata 2021-2022 tra gol – 10 – e assist, 4. Mazzarri dovrà così probabilmente affidarsi alla coppia inedita Pavoletti-Gaston Pereiro, con l’uruguaiano chiamato a un nuovo esame importante in chiave salvezza. Dall’altra, invece, Gasperini potrebbe dare le chiavi dell’attacco a Luis Muriel: il colombiano ha trovato sempre gol nelle ultime tre partite contro il Cagliari, facendo meglio solo con Torino e Udinese (quattro gare di fila in gol). Non sarà solo il giocatore più volte paragonato a Ronaldo il Fenomeno però a rappresentare un pericolo: Mario Pasalic è a quota otto reti in campionato e nelle ultime tre partite contro i rossoblù ha lasciato il segno con due gol e un assist.

Matteo Cardia

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