Quando il 16 dicembre 2019 Felipe Caicedo realizzò il gol dell’1-2 allo scadere sotto la Curva Sud dell’allora Sardegna Arena nessuno poteva immaginare che quello sarebbe stato l’inizio dell’incubo per il Cagliari di Maran. La Lazio ribaltò lo svantaggio con due reti nei minuti di recupero, i rossoblù da quel momento in poi passarono dal sogno europeo a una crisi senza fine e una salvezza raggiunta dopo mille difficoltà.
Recuperi cocenti
La sfida tra Cagliari e Lazio è diventata un simbolo dopo quella sera. Non solo perché fu l’inizio di un’interminabile declino, ma anche per come arrivò la sconfitta dei rossoblù. Prima Luis Alberto che pareggiò al 93′ il gol del vantaggio siglato da Simeone all’8′, poi Caicedo che oltre il minuto 97 sancì una sconfitta decisiva per il futuro. Il Cagliari viaggiava a vele spiegate, ambiva a un posto europeo presto diventato chimera, la rete dell’attaccante ecuadoriano divenne la causa madre, citata nei mesi successivi, della svolta mentale negativa del gruppo comandato allora da Maran e poi da Walter Zenga. Una gara mai banale quella tra i biancocelesti e i rossoblù, con gli ultimi minuti fatali per il Cagliari anche nel 2018. La squadra di Diego Lopez inseguiva una salvezza tranquilla, il tacco di Immobile al 95′ per il 2-2 finale a sancire altre settimane di passione fino alla vittoria di Firenze che scacciò i fantasmi.
Zero vittorie
Il 2022 dei rossoblù di Mazzarri è stato finora un percorso quasi netto. Un’unica sconfitta – all’Olimpico contro la Roma – ma anche una sola vittoria in casa di fronte al Bologna. L’arrivo della Lazio alla Unipol Domus rappresenta così l’occasione per proseguire il trend positivo ma non solo. Perché da quando la società di Via Mameli è in mano al presidente Tommaso Giulini nelle sfide casalinghe contro la Lazio non è mai arrivata la vittoria. Dall’1-3 subito alla prima stagione con Zeman in panchina fino allo 0-2 della seconda giornata della passata stagione con Di Francesco al comando. In mezzo mezzi sorrisi, tra il pareggio 0-0 del Cagliari di Rastelli – che bloccò una Lazio che arrivava da quattro vittorie consecutive – e il 2-2 con il gol di Immobile al 95′, oltre le due sconfitte per 1-2, l’ormai arcinota del dicembre 2019 firmata Caicedo e quella della stagione precedente a campionato ormai praticamente concluso.
Vietato fermarsi
L’obiettivo però resta cancellare la cocente sconfitta famosa per i sette minuti di recupero che portarono al gol decisivo di Caicedo. Simbolo assoluto della caduta negli inferi del Cagliari, che da quel momento non ha mai trovato continuità. Prima la salvezza con Zenga, poi quella con Semplici dopo i patemi con Di Francesco, infine la prima parte della stagione in corso ricca di delusioni. La svolta di Mazzarri nel 2022 porta i rossoblù a vivere un contesto simile a quello del periodo del sogno europeo. Una squadra che sembra poter giocare per la vittoria contro chiunque e che cerca continuità proprio contro i biancocelesti. Gli uomini di Sarri, dal canto loro, al contrario della Lazio di Inzaghi non arrivano da un periodo ricco di soddisfazioni. La sconfitta rocambolesca contro il Napoli ha interrotto una serie positiva lunga cinque gare e la ricerca di riscatto passa proprio dalla trasferta in Sardegna.
Dall’Olimpico alla Unipol Domus
Mazzarri è riuscito nel difficile obiettivo di resuscitare il Cagliari dopo un girone d’andata drammatico. Ora c’è da sfatare un tabù lungo undici anni, tanti sono passati dall’ultimo successo rossoblù in Sardegna contro i biancocelesti. Era il 27 febbraio del 2011, in panchina sedeva Roberto Donadoni e un autogol di Dias regalò i tre punti al Cagliari. Mazzarri, dal canto suo, nelle ultime cinque sfide contro la Lazio ha raccolto 2 vittorie, una da allenatore dell’Inter e una con il Torino, oltre a due pareggi – con il Cagliari all’andata all’Olimpico e con il Torino – e una sola sconfitta nel 2018 sempre sulla panchina granata. Nella sfida dello scorso settembre Walter Mazzarri iniziò la sua avventura in Sardegna, il 2-2 finale arrivato grazie al gol di Cataldi a pochi minuti dal termine sembrava l’anticamera di un rilancio che è partito solo nel 2022. Ora, proprio contro i biancocelesti, il tecnico toscano proverà a servire sul classico piatto freddo la vendetta attesa da oltre due anni. Dimenticare Caicedo ma soprattutto dare un’ulteriore spallata alla lotta salvezza, i motivi per cercare la vittoria nella gara di sabato alle 20.45 alla Unipol Domus non mancano.
Matteo Zizola