Giocarsi tutte le proprie carte per raggiungere l’obiettivo salvezza. È il mantra con cui il Cagliari di Claudio Ranieri si presenta al rush finale del campionato di Serie A. Il tempo è tiranno e i rossoblù sanno che, al di là dei risultati delle altre dirette concorrenti, la priorità rimane quella di conquistare più punti possibili da qui alla fine del campionato. “Ci giocheremo tutto fino all’ultimo secondo dell’ultima partita”, ha dichiarato lo stesso Ranieri dopo l’1-1 contro il Lecce. Ora, però, all’orizzonte c’è la difficile trasferta di San Siro contro il Milan, che il Cagliari è chiamato a giocarsi nel miglior modo possibile anche grazie a dei recuperi importanti, specialmente nel reparto avanzato.
Opzioni
“L’importante è che di gol ne abbiamo fatti. Noi come gol fatti stiamo bene, dovevamo essere bravi in fase difensiva perché abbiamo subito troppo. Avere tutti comunque mi dà l’opportunità di fare delle scelte, non stanno tutti al 100%, però ho un ampio ventaglio di scelte a gara in corso” . Parole e pensieri di Claudio Ranieri nella conferenza stampa d’antivigilia della gara contro il Milan. Tante scelte tra cui poter contare per l’allenatore rossoblù: da Luvumbo a Shomurodov, da Lapadula a capitan Pavoletti. A questo quartetto, inoltre, si aggiunge anche Oristanio, voglioso di riscatto e di riconquistare la fiducia del proprio allenatore in attesa di capire quale sarà il suo futuro la prossima estate. E poi c’è anche Petagna, desideroso di togliersi di dosso le vesti di oggetto misterioso. L’ex centravanti del Monza, dopo l’infortunio al polpaccio che l’ha costretto a saltare ben sette partite ufficiali tra marzo e aprile, è tornato a disposizione di Ranieri contro Genoa e Lecce ma rimanendo in panchina.
Scelte obbligate
Se si guarda l’ultimo mese di campionato, quello di aprile, l’allenatore del Cagliari, complice anche l’emergenza assenze che ha colpito il reparto avanzato, ha dovuto fare di necessità virtù alla voce fase offensiva. Nello specifico, Ranieri, dalla sfida contro il Verona dello scorso 1° aprile fino a quella dell’ultimo turno di campionato contro il Lecce (domenica 5 maggio), ha optato per quattro uomini differenti nel suo attacco. Numeri alla mano, infatti, l’uzbeko Shomurodov, nel suddetto lasso temporale, è stato il giocatore maggiormente chiamato in causa dal tecnico rossoblù con sei apparizioni, soltanto due in meno per la coppia Luvumbo-Lapadula con quattro. Di poco giù dal podio, invece, Oristanio che di presenze in questo ultimo mese ne ha collezionate tre, intervallate dall’assenza contro l’Inter per tonsillite e dalle panchine contro Juventus e Lecce (in mezzo un tempo giocato contro il Genoa). Chi, invece, vuole avere una nuova chance sono proprio Pavoletti e Petagna, la cui ultima apparizione risale per entrambi al match contro il Napoli dello scorso 25 febbraio.
Costanza e alternanza
L’unica certezza per Ranieri quando si parla di attaccanti è quella rappresentata dall’angolano Zito Luvumbo. “Luvumbo è ancora un giocatore istintivo”, ha detto di lui recentemente lo stesso Ranieri dopo la gara contro il Lecce. Il percorso di crescita del numero 77 è ancora in piena evoluzione eppure l’ex Primeiro De Agosto rimane comunque imprescindibile nelle rotazioni del reparto avanzato del Cagliari. Statistiche alla mano, il 22enne talento nato a Luanda, considerando solamente i giocatori a disposizione di Ranieri in attacco, è colui che è partito più volte titolare nel corso del campionato attualmente in corso con 17 su 27 presenze in campionato (29, considerando anche la Coppa Italia), sei volte in più del suo più diretto inseguitore, che a sorpresa è Petagna con 13. Se Luvumbo ha rappresentato in questo ultimo periodo la carta della costanza, il tandem formato da Lapadula e Shomurodov è stato invece quello dell’alternanza e anche della contemporaneità. Tra aprile e maggio, solo una volta Ranieri ha utilizzato insieme dal 1′ l’uzbeko e il peruviano, ovvero nell’1-1 contro il Verona. Per il resto, il bilancio parla di due staffette tra l’ex Roma e l’ex Benevento (contro Inter e Lecce, che hanno fruttato due punti), due titolarità di Shomurodov di cui una con Lapadula in panchina (nel 2-2 contro la Juventus) e una con El Bambino in campo da subentrato (nel 3-0 subito contro il Genoa), con 6 punti portati a casa.
Verso San Siro
La sfida contro il Milan si avvicina e per Ranieri arriva quindi il momento anche delle decisioni importanti, non solo dal punto di vista tattico ma anche in quella dei giocatori da schierare. Nel reparto avanzato, l’allenatore del Cagliari avrà l’imbarazzo della scelta. Inoltre Ranieri e il Cagliari possono sfruttare a proprio vantaggio anche un interessante dato statistico che li accomuna proprio al Milan. Secondo la Lega di Serie A, infatti, i rossoblù sono la squadra che insieme ai rossoneri hanno totalizzato – in percentuale – il maggior numero dei loro gol totali dall’interno dell’area di rigore (per i sardi il rapporto è di 35 gol dentro l’area sui 37 totali, 95%; per i lombardi 64 su 67, 96%). Ma quanto hanno inciso sui gol totali gli attaccanti del Cagliari? Sui 37 gol totalizzati fin qui dai rossoblù, 20 sono stati realizzati da giocatori del reparto avanzato, per una percentuale del 54% d’incidenza. L’unica vera incognita, in vista del match di San Siro, sarà quella dei rifornimenti per le punte. Senza Gaetano out per squalifica, con Viola in personalizzato e con Mancosu lontano dalla miglior condizione (sebbene sia tornato ad allenarsi parzialmente in gruppo nella giornata di ieri, mercoledì 8 maggio), la soluzione che sarebbe più logica prevederebbe un assetto più coperto in mezzo al campo (con il probabile forfait dell’ultima ora per infortunio per Makoumbou che potrebbe complicare i piani) che dia maggiore solidità ed equilibrio ma tutto è ancora da decidere da qui a sabato sera (11 maggio). A tre giornate dalla fine della stagione di Serie A, la salvezza per il Cagliari è a portata di mano e Ranieri si aspetta delle risposte importanti in questo senso soprattutto dai suoi attaccanti.
Fabio Loi