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Cagliari | L’abbraccio a Nicola e il paragone con Vieri: Piccoli si scopre leader

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“Roberto Piccoli è un primo Vieri che calcia di destro. Ha la stessa fisicità, stessa grinta, e la stessa grezzeria di partenza”. Parole pesanti quelle pronunciate da Riccardo Trevisani, telecronista e volto di Cronache di Spogliatoio, durante l’ultima puntata di “Fontana di Trevi”.

Paragone

Un paragone importante per il numero 91 del Cagliari, che con il suo secondo gol in campionato (e quarto in stagione, Coppa Italia compresa) ha sigillato la prima vittoria dei rossoblù di Davide Nicola in Serie A nel 2-3 esterno contro il Parma. Una girata di destro all’87’ su un dolcissimo invito di Gaetano, potente al punto giusto da non lasciare scampo al portiere dei ducali Suzuki. Che fin là si era salvato due volte nel duello con il centravanti bergamasco, prima al 36’ quando l’ex Lecce aveva colpito il palo da pochi passi sulla respinta tutt’altro che perfetta dello stesso giapponese, poi al 63’ con l’arbitro Fourneau che aveva giustamente annullato per fuorigioco il gol segnato con il mancino dopo una ripartenza micidiale. L’esultanza trascinante con tutta la squadra, prima dell’abbraccio a Davide Nicola, c lo ha sempre schierato da titolare e poi difeso anche di fronte ai primi mugugni dopo qualche gol sbagliato di troppo. “L’abbraccio al mister? Un abbraccio di gruppo, lo stiamo seguendo in tutto per tutto. Ci mancava questa vittoria per dare una svolta alla nostra stagione, siamo una squadra davvero forte”, ha detto Piccoli ai microfoni di Dazn appena finita la gara, con i mano il premio di uomo partita assegnato dalla Lega di Serie A. Un riconoscimento arrivato dopo la partita di grande sostanza dell’ex centravanti prodigio del vivaio dell’Atalanta, che come altri ha sofferto più del dovuto il passaggio dal settore giovanile al calcio degli adulti. Al termine del match del Tardini i numeri della sua prestazione parlano chiaro: 1 gol segnato, 1 annullato, 1 palo, 4 tiri di cui 2 in porta, 7 passaggi e 4 palloni recuperati su 24 giocati, a fronte di 10,536 chilometri percorsi.

Mvp

A Parma Piccoli ha saputo fare la differenza contro una difesa rimasta pressoché invariata rispetto alla scorsa stagione in Serie B, in cui era stata la seconda meno battuta. Ritmo e valore degli attaccanti ben diversi, però, dalla Serie A e contro il Cagliari è arrivata l’ennesima prova. Il centravanti bergamasco ha fatto il bello e cattivo tempo contro la coppia Balogh-Osorio: oltre le due situazioni da gol già citate in precedenza, al 69’ aveva fatto le prove generali della girata su assist di Gaetano ma la palla è finita alta sulla traversa. Una prestazione, quella offerta al Tardini dal 91 rossoblù, che ha dato fiducia in primis a lui ma pure alla squadra di Nicola, che ha trovato l’attaccante giusto per concretizzare le tante occasioni da gol create durante il match. Un po’ quello che era mancato nelle prime giornate: una sola rete segnata in cinque turni era davvero un dato troppo severo per quanto costruito e creato dai rossoblù. Con il tris di Parma i numeri dell’attacco del Cagliari tornano quasi sulla linea di galleggiamento, ma è ancora troppo poco. Certo, la risposta ai dieci giorni di ritiro in cerca di una svolta è stata la migliore possibile. Una vittoria carica di adrenalina, arrivata dopo una prestazione divertente e produttiva. “È stata una settimana tosta, siamo stati in ritiro, è servito per lavorare e compattarci ancora di più. Questo è un gruppo bellissimo, con tanti giovani”, ha detto ancora Piccoli a Dazn. Un gruppo che ha bisogno di certezze per uscire dal momento delicato affrontato con le tre sconfitte consecutive tra Lecce, Napoli e soprattutto Empoli, frutto quest’ultima di una prestazione totalmente sbagliata che aveva risvegliato vecchi e fastidiosi fantasmi.

Upgrade

Il Cagliari ha saputo reagire nel modo giusto, riuscendo a rompere il digiuno di vittorie grazie anche alla ritrovata solidità offensiva di Piccoli, che ha fatto capire perché in estate il direttore sportivo Nereo Bonato per il reparto offensivo ha puntato tutte o quasi le fiches del club rossoblù su di lui. Eliminare le pause durante le partite e mantenere lucidità sotto porta però continua a essere la sfida principale per il 23enne bergamasco, che a Parma ha mostrato di poter essere un leader di questa squadra. Fisico, corsa e tecnica: il suo potenziale è certamente da centravanti di prim’ordine, ma la strada per diventare il nuovo Bobo Vieri, per stare al paragone azzardato da Riccardo Trevisani, è ancora irta di ostacoli. A qualcuno l’accostamento sarà sembrato fuori misura, ma l’ex telecronista di Sky Sport ha detto una cosa giusta: “Se gli va di lavorare come ha lavorato Vieri in carriera ha tutte le potenzialità per diventare un bomber”. Ecco, il segreto per un ulteriore upgrade sta in quella frase. Nessuno può mettere in discussione le doti tecniche di Piccoli, capace di calciare con entrambi i piedi, forte di testa e ben piantato in terra nei contrasti con i difensori avversari. Però la sua carriera parla di tante squadre – Atalanta, Spezia, Genoa, Verona, Empoli, Lecce e ora Cagliari –, senza essere riuscito a lasciare davvero il segno. L’esperienza in rossoblù è un’occasione da non sprecare, grazie a uno status di titolare pressoché inamovibile, anche alla luce degli acciacchi dei più esperti Pavoletti e Lapadula. Al bergamasco il compito di essere finalmente costante e continuo, per far sognare i tifosi del Cagliari e regalarsi magari la possibilità vestire la maglia azzurra della Nazionale, la stessa che consacrò un giovane Vieri agli occhi del mondo ma che Piccoli ha indossato soltanto nelle categorie giovanili.

Francesco Aresu

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