Meglio tardi che mai. Proprio nel momento piรน importante della stagione, il rush finale delle ultime sei giornate e la salvezza da conquistare, il Cagliari scopre nel proprio vocabolario un termine finora rimasto nascosto. Abbondanza, non solo nei numeri, ma soprattutto nella affidabilitร . ร la risposta piรน importante arrivata dal pareggio per 2-2 a San Siro contro l’Inter, una rosa che finalmente ha quasi dimenticato la sfortuna degli infortuni e ha trovato pedine fino a oggi quasi anonime.
Piacevole sorpresa
Claudio Ranieri non si รจ limitato nella sfida contro i nerazzurri di Simone Inzaghi a rimpiazzare i due squalificati Deiola e Nรกndez. Il tecnico rossoblรน รจ andato oltre, scegliendo Di Pardo al posto di Zappa, sostituito naturale del Leรณn, rilanciando Hatzidiakosย e Obert lasciando fuori il diffidato Dossena, rinunciando a Gaetano e dando ancora fiducia a Shomurodov e Jankto. Quella che sembrava una scelta per certi versi folle รจ diventata una scommessa vinta e ora, con la Juventus alle porte, Sir Claudio si ritrova con l’imbarazzo della scelta. Tattica, tra difesa a tre o a quattro e tra mediana con il play basso o con due centrocampisti centrali. Ma, soprattutto, di uomini. Le prestazioni di chi era stato finora meno utilizzato hanno dato nuovi spunti, lasciando certezze e dando ragione a un allenatore dalla filosofia opposta a quella dei titolarissimi di mazzarriana memoria. Una spina dorsale quasi insostituibile rappresentata da Scuffet in porta, Mina in difesa, Makoumbou a centrocampo e Shomurodov in attacco – almeno questo dicono le recenti formazioni messe in campo da Ranieri – e intorno rotazioni che tengono tutti sulla corda e che sfruttano le caratteristiche dei singoli per contrastare quelle dell’avversario di turno. E proprio la Juventus di Massimiliano Allegri sarร uno scoglio di fronte alla necessitร di dare continuitร alla vittoria contro l’Atalanta e al pareggio contro l’Inter, in un trittico di gare che sulla carta aveva le sembianze di un incubo da zero punti per diventare, improvvisamente, l’occasione per scattare prepotentemente nella volata salvezza.
Margherita
L’avversario, si รจ detto. Impossibile non considerare le qualitร dei bianconeri per provare a immaginare quali potrebbero essere le scelte di Ranieri per la partita della Unipol Domus, venerdรฌ 19 aprile alle ore 20 e 45. Squadra fisica, “stramicidiale nelle palle inattive” come ricordato dal tecnico romano nella conferenza stampa dell’antivigilia. Basta ricordare la sfida dell’andata a Torino, con il Cagliari sconfitto per 2-1 proprio con due gol arrivati su situazioni di palla ferma. E cosรฌ diventa difficile pensare a un undici rossoblรน privo nuovamente di Dossena dopo la scelta tecnica – e non solo – di tenerlo a riposo al Meazza. Ranieri ha ribadito, mettendo da parte solo per un attimo la pretattica, che anche Mina sarร della gara – “non sono cosรฌ autolesionista da non farlo giocare” – mentre il dubbio maggiore resta sul vestito tattico. A tre davanti a Scuffet, con quindi una lotta per la maglia restante tra Wieteksa e i ritrovati Obert e Hatzidiakos,ย oppure con l’ex Avellino e il colombiano a fare reparto nella linea a quattro. Chi dovrebbe ritrovare una maglia da titolare nella corsia di destra รจ Nรกndez, sia che la scelta ricada nel riproporlo da terzino o da quinto a tutta fascia. Cosรฌ come sembra scontata la presenza di Augello sulla corsia opposta. I dubbi maggiori sono in mezzo al campo, perchรฉ oltre al rientro di Deiola non si puรฒ dimenticare la prestazione di Prati contro l’Inter e la crescita di Sulemana e Makoumbou non appena l’ex Spal รจ stato messo come perno della mediana a tre. La fisicitร della Juventus potrebbe avvantaggiare nella corsa a una maglia da titolare il sangavinese, a maggior ragione con un centrocampo a tre, opzione che vista la densitร dei bianconeri nella zona nevralgica appare come la piรน sostenibile.
Cambio di rotta
Abbondanza sรฌ, eccetto che nel reparto offensivo. Dove, come dichiarato sempre da Ranieri, difficilmente sarร della partita Oristanio. Possibile un suo ritorno tra i convocati dopo la tonsillite che lo ha tenuto ai box contro la sua Inter, ma complicato pensare a un suo utilizzo anche a gara in corso. Con Gaetano pronto a lottare per una maglia da titolare, la crescita di Shomurodov ha fatto dimenticare le assenze di Pavoletti e Petagna, anche di fatto indisponibili per la sfida contro la Juventus. Viola dovrebbe essere nuovamente arma da utilizzare in corsa, mentre Luvumbo cercherร di vincere la sfida nella sfida sia con Gaetano che con Lapadula per fare coppia con l’uzbeko. Difficilmente Ranieri rinuncerร infatti a Shomurodov, le parole in conferenza stampa una conferma tra le righe: “ร un giocatore di qualitร , velocitร e trova la porta. Lui รจ tornato al suo rendimento“. Un endorsement chiaro dopo le prestazioni positive delle ultime settimane, dai due gol contro la Salernitana fino a quello contro l’Inter, senza dimenticare la giocata per la rete di Augello contro l’Atalanta. Tornare alla mente alle difficoltร della prima parte del 2024 puรฒ dare la stima di quanto sia cambiata la situazione in casa Cagliari, da una rosa che sembrava inadatta e soprattutto incompleta fino a un gruppo nel quale tutti sono importanti, ma nessuno รจ indispensabile. E con assenze come quelle di Nรกndez, Deiola, Oristanio, Gaetano, Petagna, Pavoletti e perchรฉ no, Mancosu, passate in secondo piano di fronte ai futuri campioni d’Italia nel pareggio di San Siro contro l’Inter. Dettagli che danno il peso del lavoro di Ranieri, vero e proprio artefice della trasformazione dalla penuria di scelte alla scoperta dell’abbondanza.
Matteo Zizola














