agenzia-garau-centotrentuno

Cagliari, la svolta è a destra: Zappa e Zortea le certezze di Nicola

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

In un calcio spesso asimmetrico, con una fascia preferita all’altra per lo sviluppo del gioco, il Cagliari di Davide Nicola sembra avere le idee chiare dopo le prime dodici giornate di campionato. Una squadra orientata a destra, che prova a sfruttare le caratteristiche dei singoli sbilanciando la propria fase offensiva su un lato specifico del campo. E proprio dalla destra sono arrivate le migliori risposte nell’ultima gara di Serie A contro il Milan, non solo perché il duo formato da Nadir Zortea e Gabriele Zappa ha messo la propria firma sul tabellino – un gol per il primo, due per il secondo – ma soprattutto perché tutti i pericoli per i rossoneri sono arrivati dalla parte destra del campo, sia come conclusioni che come fase offensiva in generale.

Verso destra

Il 3-3 contro il Milan è stato soltanto l’ultimo capitolo di una filosofia già chiara prima della partita contro la squadra di Paulo Fonseca. Un Cagliari che nella prima parte della Serie A 2024-25 ha utilizzato la zona destra del campo come chiave per il proprio gioco, un aspetto confermato da alcuni dati emblematici. Partendo dai passaggi chiave, con il lato dove hanno giocato prevalentemente Zappa e Zortea che ne ha contato ben 81 contro i 53 della fascia sinistra, statistica che viene enfatizzata considerando anche il centrodestra e il centrosinistra, con rispettivamente 92 e 77 passaggi chiave. Non è un caso che a livello individuale tra i rossoblù ci sia al primo posto proprio Zappa, una sorta di regista difensivo occulto con i suoi 30 passaggi chiave completati come da dati SICS. Un altro dato che rimette metaforicamente al centro la fascia destra del Cagliari è quello delle triangolazioni: 17 quelle nella zona preferita dai rossoblù di Nicola, 13 quelle sul lato opposto. Così come la voce palle laterali che segna un numero di 89 a destra (più 6 sul centro destra) e di 60 a sinistra (18 quelle sul centrosinistra). In una squadra che ha in Luvumbo sulla fascia mancina il giocatore più indiziato per gli uno contro uno, è indicativo come l’allenatore piemontese cerchi di portare l’attenzione sulla zona di destra anche per liberare spazio al numero 77 angolano. Fermo restando le caratteristiche dei singoli, con Zappa tra le sorprese maggiormente positive dell’inizio di stagione e Zortea arrivato in Sardegna per portare corsa e abilità nella trequarti avversaria sia per assist che per gol. Due giocatori che sembrano completarsi a vicenda, dopo una prima parte di carriera per certi versi opposta, uno in giro per l’Italia tra vari prestiti e che ha scelto il Cagliari come nuova e (si spera) definitiva casa, l’altro legato alla maglia rossoblù e con un contratto in scadenza che ne mette in dubbio il futuro.

Crescita e futuro

Piede destro, propensione offensiva sulla fascia di competenza, classe ’99, gli inizi di colore nerazzurro. Questi i punti in comune di Zappa e Zortea, ora insieme in Sardegna e legati sulla destra dello scacchiere di Nicola. L’ex Pescara è ormai alla quinta stagione con la maglia del Cagliari, arrivato nell’estate del 2020 dall’Abruzzo con un passato nelle giovanili dell‘Inter e pronto per il grande salto in massima serie. Inizi da terzino nella difesa a quattro di Eusebio Di Francesco, presto diventa esterno alto per sfruttarne corsa e doti offensive e limitarne le difficoltà difensive, poi con l’esonero dell’attuale allenatore del Venezia e con il nuovo tecnico Leonardo Semplici perde il posto nel 3-5-2 dell’ex Spal. La salvezza non cambia le cose, dopo Semplici anche con Walter Mazzarri Zappa non è titolare fino alla retrocessione che diventa l’occasione per ripartire. In Serie B prima con Liverani trova spazio come terzino con alterne fortune, poi Claudio Ranieri ne cura i limiti difensivi e Zappa si ritrova. Arrivano le prime volte da braccetto nella difesa a tre, arriva la giocata decisiva per il gol di Pavoletti nella finale playoff di Bari e, soprattutto, arriva nuovamente la Serie A. La stagione scorsa con Sir Claudio è quella dell’assestamento, non mancano errori e difficoltà ma Zappa intraprende un percorso di crescita che diventa fondamentale una volta che inizia il nuovo progetto targato Nicola. Il tecnico piemontese non ha dubbi: il classe ’99 di Monza non è un esterno del centrocampo a cinque, ma piuttosto o un terzino che può far partire l’azione dal basso se non un vero e proprio braccetto che aiuta, con la sua duttilità, la trasformazione della linea da tre a quattro e viceversa. Insostituibile, Zappa gioca dall’inizio tutte le gare di campionato, migliora difensivamente senza diminuire l’efficacia offensiva fino alla partita contro il Milan e i due gol segnati, oltre un terzo annullato di fatto dal tocco di Viola prima che il pallone varcasse la linea di porta. Una gara che ha visto anche l’attesa evoluzione positiva del collega di fascia, quel Zortea che ancora non era riuscito a far dimenticare Nández dopo averlo sostituito idealmente in estate. Se per Zappa la Sardegna è diventata la casa delle ultime quattro stagioni più quella in corso, per il classe ’99 di Feltre il Cagliari potrebbe essere il club della stabilizzazione. Dopo anni da girovago dello Stivale, di proprietà sì dell’Atalanta, ma spesso e volentieri in prestito tra B e A. Cremonese, Salernitana (dove incontra proprio Nicola), quindi il ritorno a Bergamo come cameo prima di un altro giro di giostra in prestito al Sassuolo. Respirata brevemente l’aria di Zingonia per la prima parte della scorsa stagione, è con il Frosinone dallo scorso gennaio che Zortea si fa notare: nonostante la retrocessione mette a referto 1 gol e 5 assist in 14 partite, attirando l’attenzione del Cagliari che cerca un nuovo cursore sulla destra dopo la scadenza del contratto di Nández e la partenza in direzione Arabia Saudita. L’affare è fatto, titolo definitivo e finalmente il cordone ombelicale con l’Atalanta viene reciso non senza polemiche. L’inizio in rossoblù non è dei migliori, un infortunio alla spalla lo tiene fuori nelle prime tre giornate e l’esordio da titolare contro l’Empoli tutt’altro che indimenticabile. La risposta arriva subito: gol contro il Parma e prestazione positiva per tutta la partita, ripetuta con sacrificio contro la Juventus e anche contro il Torino. Un nuovo passaggio a vuoto fino alla sfida contro il Milan, nella quale è apparso in crescita fisica oltre che fondamentale per presenza nell’area avversaria e non solo per il gol del momentaneo 1-0. L’intesa con Zappa migliora di partita in partita, la sensazione che Nicola possa ormai considerare la fascia destra una certezza sia offensivamente che difensivamente. Con alcuni aspetti da migliorare, dall’ex Inter che ancora deve limare dei dettagli in marcatura e l’ex Atalanta alla ricerca della continuità di rendimento. Le prossime sfide salvezza contro il Genoa e il Verona daranno le risposte, nella speranza che Zappa conquisti definitivamente la piazza dopo tanti alti e bassi e che Zortea cancelli il fantasma di Nández.

Matteo Zizola

Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti