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Cagliari, la sfida di Ranieri: due settimane per ritrovare il vero Petagna

Andrea Petagna durante Cagliari-Roma | Foto Valerio Spano
Andrea Petagna durante Cagliari-Roma | Foto Valerio Spano
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Una partenza a rilento tra le difficoltà di inserimento in una nuova realtà e quelle generali di squadra, con il tentativo di risalire dai bassifondi della classifica di Serie A. Con l’arrivo della seconda pausa per le nazionali, Andrea Petagna ha la grande occasione di immettere nuove energie per guadagnare condizione fisica ma soprattutto ritrovare la giusta forza mentale alla ricerca della svolta dopo un inizio di stagione difficile con la maglia del Cagliari.

I fischi alla sua uscita dal campo al minuto 68 nell’ultimo match di campionato contro la Roma, con l’ingresso al suo posto di Pavoletti, sono solo la punta dell’iceberg del momento difficile attraversato dal 28enne centravanti triestino. Quella che poteva essere la chiave di volta della sua stagione si è invece trasformata in un’altra occasione sprecata. “Spero di fare qualche gol in più, ma ho contribuito anche con assist e prestazioni alla salvezza. Mi aspetto di fare una grande stagione e aiutare il Cagliari a raggiungere l’obiettivo”, aveva dichiarato Petagna lo scorso 14 settembre in occasione della sua conferenza stampa di presentazione all’Unipol Domus. Parole importanti pronunciate da un calciatore con una voglia matta di riscattarsi, in una realtà come quella rossoblù che ha ritrovato da poco la massima serie. Tuttavia, almeno per il momento, alle parole non sono seguiti i fatti.

Numeri

A testimonianza delle difficoltà che Petagna sta attraversando dal suo arrivo in Sardegna ci sono anche i numeri, che disegnano un quadro non positivo viste le attese. Cinque presenze in campionato con la 32 del Cagliari sulle spalle – di cui 4 da titolare e 1 da subentrato – e soprattutto un pesante zero alla voce gol segnati. Un dato, quest’ultimo, che fa molto rumore. A preoccupare l’ambiente rossoblù, oltre al suo digiuno da gol (l’ultimo è stato nel 5-2 dello scorso 4 giugno al Gewiss Stadium – da ex – contro l’Atalanta, quando vestiva la maglia del Monza), sono anche le statistiche prestazionali. Nello specifico, contro la Roma, Petagna ha totalizzato, in 68 minuti giocati, 3 tiri fuori e uno respinto da Rui Patricio e ha preso parte ad una sola occasione nitida in fase offensiva (dati Opta). Il centravanti rossoblù ha provato a tener botta con i giallorossi, per quanto possibile, nei duelli fisici, una delle sue caratteristiche principali: sono 9 quelli tentati – uno in meno di Oristanio, suo partner offensivo contro i giallorossi, che ne ha totalizzato 10, più di tutti nell’undici iniziale rossoblù anti Roma – di cui 5 vinti (alla pari con il centrale polacco Wieteska) mentre, su 3 duelli aerei ne ha vinto 2. In sostanza, lotta e sportellate con i difensori avversari ma pochi risultati per l’ex Monza, che ha spento troppo presto la luce quando c’era tanto bisogno di lui come riferimento in fase offensiva. Fin qui le carte calate da Petagna non possono bastare alla causa del Cagliari, soprattutto rispetto alle attese nei confronti di un giocatore che ha indossato maglie prestigiose come Napoli, Milan e Atalanta, ma ora chiamato a trascinare i compagni dall’alto della sua esperienza.

Riscatto

Le evidenti difficoltà a livello di condizione psicologica della squadra e la posizione lontana dalla porta avversaria, con movimenti spesso ad allargarsi sull’esterno, hanno creato molto più di qualche problema al centravanti triestino, che deve ancora trovare la sua dimensione, sia dal punto di vista tattico che mentale. Contro la Roma, come dimostrano i numeri, è stato spesso avulso dal gioco e i fischi al momento della sostituzione hanno decretato la bocciatura (momentanea, s’intende) del pubblico rossoblù. Ranieri gli chiede di tenere alto il baricentro della squadra e soprattutto di aprire gli spazi per gli inserimenti dei compagni, cercando di essere presente in area di rigore al momento del cross, uno dei cardini del 3-5-2 impostato dal tecnico romano. Ora però, dopo un inizio negativo, come tutti i compagni che resteranno ad Asseminello anche Petagna avrà l’occasione di ricaricare le batterie. Lo stop dei campionati per due settimane, dovuta alla seconda pausa stagionale per le nazionali, può rappresentare la tappa che Ranieri stava aspettando da tempo per risolvere i problemi della sua rosa, con il chiaro obiettivo di risollevarne il morale vista la situazione di classifica e di riscoprire alcune individualità importanti dei singoli, Petagna su tutti. Il tempo, fattore riecheggiato di recente anche dal diesse Nereo Bonato per l’operazione rimonta (qui le sue dichiarazioni in conferenza stampa post Roma) e soprattutto il campo serviranno, di conseguenza, anche all’ex Monza per trovare la condizione migliore e dimostrare a tutto l’ambiente rossoblù di poter essere uno dei punti di riferimento per la rinascita del Cagliari in Serie A.

Fabio Loi

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