agenzia-garau-centotrentuno
Fabio Liverani | Foto Gianluca Zuddas.

Cagliari, la Serie B ti aspetta ma per la promozione diretta serve un’impresa

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

Due punti in più che avrebbero fatto decisamente comodo, a maggior ragione alla luce dei risultati arrivati dagli altri campi. Il Cagliari, raggiunto nel finale dal Sudtirol, ha buttato al vento l’occasione di poter avvicinare il treno promozione e ora la partita contro il Pisa diventa ancora più importante per non perdere ulteriore tempo.

Dagli altri campi

La prima fuga della Serie B è arrivata. Il Frosinone guarda tutti dall’alto con 27 punti, cinque in più della coppia Reggina-Genoa ferma a 22 dopo la vittoria dei calabresi nel Monday Night proprio contro i liguri. Alle loro spalle Ternana a 21, Bari a 20 e infine il gruppone a 19 composto da Parma, Ascoli, Brescia e Sudtirol. Il Cagliari? Staccato di tre punti a quota sedici, decimo posto in classifica e l’amaro in bocca per il gol di Odogwu che ha privato i rossoblù di un’occasione unica. Basti pensare che tranne il Frosinone e la Reggina, infatti, nessuna delle squadre che precedono Rog e compagni ha portato a casa i tre punti nell’ultimo turno di campionato. Aumentando il rimpianto per l’episodio che ha portato al pareggio del Sudtirol e, soprattutto, per gli errori che lo hanno determinato. Se poi si volesse guardare al bicchiere mezzo pieno, ecco che quanto accaduto nel dodicesimo turno di Serie B appena giocato lascia aperta più di una speranza per il Cagliari, staccato sì di sei punti dalla zona promozione diretta, ma comunque con tutto il tempo per rientrare in corsa.

Fattori contro

Ci sono tanti però a togliere il sorriso a Fabio Liverani. Che ha ragione quando sostiene, come spesso accaduto, che “i campionati non si vincono a ottobre”, ma ciò non toglie che le promozioni si costruiscono anche nella prima parte di stagione e che, soprattutto, in autunno i campionati non si vincono, ma si possono sì perdere. Lo dice la storia della Serie B partendo dal primo anno dell’avvento dei play-off (2004-05) e arrivando a oggi. In diciotto stagioni, infatti, pur considerando le differenze tra il formato a 20 squadre delle ultime tre e quello a 22 delle altre – escluso il 2018-19 con 19 partecipanti – in un solo caso chi aveva meno di 17 punti alla dodicesima giornata è poi riuscito a raggiungere la Serie A. Lo Spezia del 2019-20 fu capace di raccogliere la promozione attraverso i play-off nonostante dopo dodici turni avesse raccolto soltanto 12 punti, con la classifica che in quel momento vedeva i bianchi di Italiano al diciassettesimo posto. Non solo, ma un altro dato non dovrebbe invitare all’ottimismo. Solo in tre stagioni su diciotto, infatti, chi era decimo a questo punto del torneo – o ancora più giù in classifica – è riuscito poi a ottenere la promozione, sempre e soltanto attraverso i play-off e mai direttamente. Detto del già citato Spezia, gli altri due casi sono quelli del Monza della passata stagione – undicesimo con 18 punti dopo 12 gare – e il Brescia del 2009-10 – sempre undicesimo, ma con 17 punti.

Attesa virtuale

Il campionato, nonostante tutto, sembra aspettare il Cagliari. Sembra, appunto. Perché guardando alla storia delle ultime diciotto stagioni soltanto in un caso la seconda classificata dopo dodici turni aveva raccolto più di 25 punti (l’Albinoleffe nel 2007-08). Nei restanti 17 tornei, escludendo il primo con in playoff del 2004-05 con le promozioni arrivate a tavolino e non sul campo – in due occasioni la seconda era a quota 20 dopo dodici gare, in tre a quota 21, in quattro a 22, in due a 23, in tre a 24 e infine in due casi a quota 25. In sostanza la classifica attuale che vede Reggina e Genoa seconde a 22 lunghezze, sei in più del Cagliari, rispecchia un normale trend del campionato cadetto da quando esistono i play-off. Non una bella notizia per Fabio Liverani, anche se la storia è fatta per essere anche smentita con nuovi capitoli da scrivere. Chi invece può sorridere è il Frosinone visto che solo in due occasioni chi aveva 27 o più punti in classifica a questo punto della stagione non è poi salito direttamente in Serie A. Il Mantova del 2005-06, che con 30 punti dopo dodici giornate non riuscì a raggiungere la promozione nemmeno nella post-season, e il Novara del 2010-11 che sì fu promosso a fine stagione solo grazie ai play-off dopo che al dodicesimo turno era in testa con 28 punti.

Matteo Zizola

Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
12 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti