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Cagliari, la salvezza passa anche dai cambi: le alternative di Mazzarri

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“Avremo bisogno di sedici titolari, tutti dobbiamo essere al massimo e voglio dai ragazzi tanta intensità anche da chi entra a gara in corso”. Dalle difficoltà all’abbondanza, Walter Mazzarri contro il Sassuolo ha potuto attingere a una rosa più ampia per il suo Cagliari. Il risultato sono stati cambi che hanno tenuto alto il livello della squadra proprio nel momento del maggiore bisogno. Proprio come anticipato nella conferenza stampa alla vigilia della sfida contro i neroverdi.

Sedici titolari
Rog, Baselli, Pavoletti, Zappa, Pereiro. Cinque innesti a gara in corso importanti che hanno permesso ai rossoblù di continuare la corsa verso i tre punti e mantenere il gol di vantaggio siglato da Deiola. Non solo, ma la possibilità di poter scegliere senza dover fare di necessità virtù ha fatto sì che Mazzarri potesse riportare nei loro ruoli alcuni elementi chiave. Come Dalbert, tornato a correre sulla fascia sinistra dopo il periodo da interno di centrocampo adattato, o come Bellanova che sulla destra ha ritrovato se stesso nonostante i problemi fisici. Con i cinque cambi è evidente l’importanza di avere più frecce al proprio arco, metà della squadra iniziale può essere stravolta regalando freschezza quando le gambe e la testa iniziano a pagare il conto. Non è un caso, infatti, che il Cagliari sia mancato spesso nei minuti finali. Contro il Sassuolo, al contrario, i rossoblù non solo non hanno perso mordente con l’avvicinarsi del novantesimo, ma grazie ai subentrati sono andati vicini al raddoppio in più occasioni.

Forze fresche
Pavoletti per Keita e Rog per Deiola quando mancavano poco più di venti minuti al fischio finale. Baselli per Grassi a un quarto d’ora dal termine. Zappa e Pereiro per Bellanova e Joao Pedro con la partita agli sgoccioli. Cinque sostituzioni che in maniera diversa hanno cambiato volto al Cagliari. Keita è stato la sorpresa della formazione iniziale e, al netto della ruggine al momento di concludere a rete, la sua prestazione è stata di buon livello. Quando però è arrivata l’ora di tenere alto il pallone ecco che Mazzarri ha potuto fare affidamento su un Pavoletti fresco, la cui importanza è evidenziata dai due recuperi e dagli otto palloni giocati in avanti riusciti messi a tabellino. Con Deiola in debito d’ossigeno dopo le tante corse verticali è stato altrettanto importante poter disporre di Marko Rog come alternativa in corsa. Il croato ha mostrato un netto miglioramento dal punto di visto fisico, la conclusione dai venti metri dopo lo scatto a supporto di Joao Pedro ne è l’esempio. Ma non solo, perché i due falli subiti hanno permesso alla squadra di rifiatare, così come i cinque recuperi sono stati fondamentali per allentare la pressione del Sassuolo. Non è un caso che assieme a Rog anche un altro subentrato sia stato protagonista del possibile raddoppio. Gastón Pereiro è stato importante nella gestione del pallone nei minuti finali, causando anche il quasi autogol nel tentativo di servire Zappa a centro area. Tra l’altro il Tonga è stato il primo giocatore in questo campionato a subentrare a Joao Pedro dopo che il capitano aveva giocato tutti i novanta minuti di ogni partita in cui è sceso in campo. Zappa dal canto suo ha sostituito un Bellanova vittima di crampi con un piglio superiore a quanto aveva abituato, tenendo alle corde il suo diretto avversario e risultando propositivo in fase offensiva. Infine quando Grassi ha dovuto alzare bandiera bianca, Mazzarri non è stato costretto a reinventare il centrocampo con nuovi incastri, ma ha potuto mettere dentro Baselli garantendo filtro, gamba e tecnica nello stretto.

Miglioramenti
Uno dei problemi del Cagliari, d’altronde, è stato la rosa corta a causa di infortuni di varia natura. Strootman ormai desaparecido, Nández lontano dal campo quasi per tutto il girone di ritorno, senza dimenticare i problemi di Baselli che ne hanno minato la continuità. Per questo motivo Mazzarri ha avuto difficoltà a cambiare in corsa e i dati ne sono una logica conseguenza. I rossoblù sono infatti la squadra che assieme a Salernitana, Sampdoria e Verona ha prodotto meno gol attraverso i subentrati. Solo tre, due di Pavoletti e uno di Pereiro, numeri lontani da quelli di alcune dirette concorrenti come lo Spezia e il Genoa, entrambe con sei reti in questa speciale classifica. Se poi si guarda al numero di giocatori che hanno contribuito entrando a gara iniziata, ecco che il Cagliari è all’ultimo posto con i due citati appaiata al Verona. Tutto ciò nonostante la batteria di attaccanti a disposizione sia di tutto rispetto confrontata, ad esempio, a una squadra come l’Udinese che ha messo a segno 9 gol con i sostituti con ben 7 giocatori diversi. Gli infortuni hanno avuto sì il loro peso, ma anche la gestione dei cambi ha lasciato qualche dubbio in più di un’occasione, con Mazzarri che ha provato alcune carte soltanto quando il tutto per tutto era diventato necessario come nella trasferta di Empoli. E non è un caso che tutti i tre gol arrivati dalla panchina siano stati frutto di assalti all’arma bianca nei minuti finali, non solo quello di Pavoletti in toscana, ma anche quello di Pereiro contro il Bologna e quello sempre del livornese contro la Salernitana.

Matteo Zizola

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