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Cagliari, la prestazione non basta più: con l’Empoli servono tre punti

Nicolas Viola in Verona-Cagliari | Foto Valerio Spano
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Obiettivo fare almeno quattro punti tra Empoli e Lecce, fare il giro di boa a quota 17 o, ancor meglio, 19 punti e prepararsi a un girone di ritorno tosto fin dall’inizio, dato che grazie alla versione asimmetrica del calendario decisa da qualche anno dalla Lega di Serie A, sarà il Bologna delle meraviglie e non il Torino il primo ostacolo da superare.

Prestazioni sì, punti no

Dall’alto della sua esperienza, Claudio Ranieri ben sa quanto sia stato pesante il ko di Verona contro i gialloblù nel turno dell’antivigilia di Natale. E, nel vederlo uscire così nero dal campo al triplice fischio di un rivedibile Orsato, è facile pensare che il motivo della sua rabbia non fosse di esclusiva pertinenza dell’arbitraggio. Anzi, il ripetere del mantra “Preferisco essere brutto e vincere” dà bene la misura della situazione. Si è detto e ridetto in abbondanza del deficit di cinismo di una squadra che continua a progredire – lo ha dimostrato il primo tempo dominato al Bentegodi – ma che ancora non riesce ad ammazzare le partite. I motivi sono diversi, a cominciare dalle tante occasioni pericolose capitate “sui piedi sbagliati”: si ripensi alle cinque occasioni fallite da Deiola contro l’Udinese (con due punti lasciati per strada) o a quelle fallite da Nandez contro Napoli e Verona, giusto per fare due esempi. Una squadra capace di costruire e distruggere con la stessa facilità, con errori che continuano a essere puniti alla prima vera occasione. Juventus, Lazio, Napoli, Hellas: tutte gare in cui il Cagliari di Ranieri a larghi tratti ha prodotto una buona prestazione, a volte ben oltre la sufficienza. Eppure, i punti arrivati in queste trasferte sono la bellezza (si fa per dire) di zero. Un problema non trascurabile per una squadra che si deve salvare e per cui ogni punto guadagnato è oro puro.

Occhio all’Empoli

Ecco perché di fronte al calore del pubblico rossoblù Pavoletti e compagni non potranno che vincere contro l’Empoli. Una gara totalmente alla portata, contro una squadra che segna pochissimo (appena 10 gol in 17 partite) e subisce tanto (30, uno in meno del Cagliari). In trasferta però l’Empoli ha fatto meglio che in casa, con 7 punti su 12 frutto dei successi di prestigio contro Fiorentina e Napoli. Una squadra che ha saputo fare male alle big, a differenza del Cagliari che ancora cerca il primo punto contro le grandi della Serie A, ma ora questo è un discorso che non è pertinente. Per il Cagliari non esiste alternativa a vincere, insomma, nonostante qualcuno possa ripetere il solito refrain che dice: “In Serie A non ci sono partite facili”, eccetera eccetera. Tutto vero, ma a meno di una settimana dalla fine di un 2023 a due facce – esaltante la prima metà, claudicante la seconda – i rossoblù devono acquisire quella cattiveria necessaria per preservare la Serie A. Anche per dare ulteriore valore all’impresa della scorsa stagione, che giustamente resterà per sempre negli annali della società cagliaritana, che è riuscita nell’impresa di oscurare nella memoria comune i disastri della retrocessione precedente. Qualcuno però ha la memoria lunga e sa che la mentalità del “tanto c’è ancora tempo” non può aiutare il gruppo allenato da Ranieri. Che da buon padre si presenta alla stampa difendendo a spada tratta i suoi giocatori, usando verosimilmente altri toni sul campo di allenamento di Sa Ruina.

Calore del tifo 

Domani, mercoledì 27 dicembre, la seduta di lavoro post natalizia sarà aperta al pubblico. Un modo per avvicinare ancora di più i tifosi rossoblù alla squadra, una prassi che tanto bene fece nelle settimane di playoff di Serie B. “Risorgeremo, lo ha detto Claudio Ranieri”: così cantava la Curva Nord in quel periodo. Ecco, in questo momento, c’è bisogno di far riecheggiare nuovamente quelle parole ad Assemini, all’Unipol Domus e anche in trasferta. Ai tifosi il compito di cantare, ai calciatori quelli di trasformare quella carica ricca di amore per i colori rossoblù in un surplus di energia (e cattiveria), a cominciare già da sabato 30 dicembre contro l’Empoli.

Francesco Aresu

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