Una vittoria che vale doppio, questo il significato che accompagna da sempre i tre punti raccolti in uno scontro diretto. Così come il non aver nulla da perdere è la filosofia comune quando si affrontano squadre sulla carta superiori. Che sia l’uno o l’altro l’avversario – una concorrente in corsa per un obiettivo comune o una cosiddetta grande – la verità è che vittoria e tre punti sono sinonimi che non cambiano di valore a seconda della partita. La lotta salvezza che coinvolge il Cagliari assieme ad altre sei avversarie, considerando la Salernitana ormai fuori dai giochi, è un esempio lampante di quanto contino sì gli scontri diretti, ma altrettanto gli incroci contro le sette squadre più importanti della Serie A.
Gruppo
Due vittorie consecutive, la prima stagionale in trasferta a Empoli e la prima con almeno due gol di scarto contro la Salernitana. Una rimonta che ha fatto scalare posizioni in classifica al Cagliari di Ranieri che, dopo la vittoria dell’Udinese a Roma contro la Lazio, vede i rossoblù al quattordicesimo posto in coabitazione con il Verona. Ventisei punti per Nández e compagni, stesso bottino per l’Hellas, una lunghezza più avanti a 27 i friulani. Il risultato maturato all’Olimpico sposta poco il quadro generale della lotta per non retrocedere. Certo, l’Udinese ha ribadito il proprio essere ammazza grandi, ma la zona rossa per il Cagliari è sempre distante appena due punti – i 24 del Frosinone – e il gap tra penultima e tredicesima di appena quattro punti, con ben sette squadre incluse Lecce ed Empoli a 25 e Sassuolo a 23. Opposti i destini di chi ha improvvisamente tirato fuori la testa dall’acqua. Da una parte proprio il Cagliari in compagnia dell’Hellas, squadre entrambe specialiste degli scontri diretti (Salernitana inclusa) e meno performanti di fronte alle sette che a inizio anno erano indicate come quelle in lotta per un posto in Champions League. Dall’altra l’Udinese, in difficoltà nelle sfide contro le concorrenti che però viene compensata con l’ottimo score contro le varie Inter, Milan, Juventus, Napoli, Lazio, Roma e Atalanta. Fuori dal lotto delle grandi il Bologna e la Fiorentina, non avendo dato continuità alla presenza nelle coppe europee nelle ultime stagioni.
Valori
Un Cagliari che con le vittorie contro Empoli e Salernitana ha confermato il trend positivo negli scontri diretti. Diciassette i punti raccolti in undici partite, soltanto il Verona con diciotto (sempre in undici gare) ha fatto meglio dei rossoblù nelle sfide contro le già citate Empoli e Salernitana e le varie Udinese, Lecce, Frosinone, Sassuolo e Verona. Con un altro dato importante, ossia gli scontri a favore con i toscani, mentre contro il Frosinone il totale è sfavorevole ai rossoblù. Pari invece con l’Udinese, da ultimare la doppia sfida contro Lecce, Sassuolo ed Hellas. Aspetto da ricordare in caso di arrivo al terzultimo posto di tre o più squadre, con la classifica avulsa che diventerà il criterio principale per stabilire le due avversarie dell’eventuale spareggio, da giocare in doppia gara di andata e ritorno. Nelle sfide dirette tra squadre in lotta per la salvezza da segnalare anche i 16 punti del Frosinone sempre in undici partite, i dodici di Sassuolo (in dieci), Empoli (in undici) e Lecce (in nove gare) e infine i soli 9 punti dell’Udinese in altrettante sfide, con i bianconeri che dunque sono ancora imbattuti – ma anche a zero vittorie – nelle partite di fronte alle concorrenti. I friulani guidano però la graduatoria nelle gare contro le sette grandi citate: dieci i punti raccolti con tre vittorie in trasferta sui campi della Juventus, del Milan e della Lazio. Graduatoria che non sorride al Cagliari, unica del gruppo a non aver mai battuto una delle sette e solitaria in coda con il solo punto frutto del pareggio contro il Napoli. Dopo l’Udinese è il Sassuolo ad aver realizzato sei punti – le vittorie contro Juventus in casa e Inter in trasferta – seguito dal Verona con cinque, da Empoli e Lecce con quattro e dal Frosinone con tre.
Percorso futuro
Toscani e salentini sono le squadre che hanno raccolto più punti contro le avversarie cosiddette di mezzo, i vari Bologna, Fiorentina, Torino, Monza e Genoa, con nove comandano davanti agli otto di Cagliari e Verona. Cinque per Frosinone e Sassuolo, solo tre per l’Hellas. Ma è il calendario delle ultime dieci a dare ulteriori segnali sul possibile trend della lotta salvezza. Detto della Salernitana che, con soli quattordici punti, è ormai virtualmente fuori dai giochi, gli ultimi due posti in direzione cadetteria saranno una lotta a sette. Con ancora una volta l’Udinese a mettere in mostra una particolarità da condividere con il Lecce, quella dei cinque scontri diretti da giocare nel finale di stagione. Ma se i friulani affronteranno tre delle sette big del campionato, i giallorossi del nuovo tecnico Luca Gotti dovranno sfidare quattro delle sette grandi. Quattro anche le big in vista per il Sassuolo, identico numero per gli scontri diretti, mentre tre le sfide contro le concorrenti alla salvezza per Empoli, Frosinone, Hellas e appunto il Cagliari di Ranieri. Il prossimo turno, numero 29 della Serie A, non prevede incontri tra chi lotta per evitare la cadetteria, tolto il match tra Salernitana e Lecce con i campani di fronte all’ultimissima spiaggia. Sarà il turno successivo a dare nuove risposte nella battaglia salvezza, con Cagliari e Verona a sfidarsi nel giorno di Pasquetta, primo aprile, in contemporanea con la gara tra Sassuolo e Udinese. In un valzer nel quale i rossoblù dovranno necessariamente svoltare contro le big – occasione in casa contro l’Atalanta e la Juventus, in trasferta contro le milanesi – cercando comunque di mantenere il buon percorso negli scontri diretti che arriveranno contro Hellas e Lecce in casa e contro il Sassuolo in Emilia.
Matteo Zizola