Sorridono Genoa e Verona, il Lecce cade contro i rossoblù di Patrick Vieira, il Parma trova un pareggio che fa classifica contro un Monza ormai condannato e, infine, il Como prende ancora una volta applausi, ma lascia i tre punti al Milan. Soprattutto l’Empoli perde ancora una volta, un 1-0 a Torino contro i granata di Paolo Vanoli che può condizionare (in un verso o nell’altro) il Cagliari di Davide Nicola, di scena oggi 16 marzo alle 16 all’Olimpico contro la Roma dell’ex Claudio Ranieri.
Occasione
Comunque vada sarà un successo, se così si può dire. Perché in una giornata che sarebbe potuta essere sfavorevole, il Cagliari giocherà con la certezza di mantenere quattro punti di distacco sull’Empoli terzultimo. A prescindere da quanto accadrà a Venezia nel lunch match tra i lagunari e il Napoli, con la squadra di Eusebio Di Francesco che potrebbe, in caso di vittoria comunque difficile, raggiungere proprio i toscani al limite della zona rossa. Una situazione favorevole per Nicola che, di fronte a Sir Claudio, avrà l’obbligo di dare un segnale al campionato e all’ambiente intorno alla squadra. Nulla da perdere, per quanto il pragmatismo potrebbe portare l’allenatore rossoblù a cercare un risultato positivo anche nel pareggio. Un passo avanti che aumenterebbe a cinque i punti di vantaggio sulla zona retrocessione prima della sosta e, soprattutto, di un ritorno in campo tra due settimane alla Unipol Domus contro il Monza, possibile chiave di volta per l’obiettivo di Pavoletti e compagni. Un motivo in più per giocare con la testa libera all’Olimpico, con la consapevolezza che il come più che il cosa sarà importante nella trasferta contro la Roma. Un Cagliari magari attento a non scoprirsi, ma che possa dare segnali di miglioramento nella produzione offensiva. E che possa scacciare le paure viste nelle ultime uscite, dalla gara interna contro la Juventus a quella contro il Genoa, passando per la trasferta di Bologna. Insomma, come spesso in questi casi il bivio mette davanti due strade: scendere in campo contro la Roma per dimostrare anche a se stessi di poter ambire a un risultato a sorpresa o, al contrario, cercare di arrivare al risultato senza badare troppo al sodo con il rischio di non riuscire nell’intento e lasciare, contemporaneamente, la sensazione di una squadra in involuzione.
Importanza
C’è poi un altro tema da non sottovalutare, quello di un Cagliari che quando ha guardato alla partita successiva come quella da non sbagliare – rinunciando a puntare sul presente – ha inevitabilmente sbagliato entrambe. Se vincere aiuta a vincere anche il modo in cui si perde (o pareggia) può segnare la differenza per ciò che verrà . Dare per scontato che quella contro il Monza tra due settimane (domenica 30 marzo alle 12:30) possa essere una gara semplice un errore da non commettere, a maggior ragione con una pausa per le nazionali in mezzo e un umore da rialzare grazie alla sfida contro la Roma. Con i giallorossi che arrivano dalla battaglia di Bilbao e l’eliminazione dall’Europa League, tra l’aspetto mentale che può raccontare di una voglia di rivalsa immediata e quello fisico di una squadra probabilmente stanca con una partita giocata meno di 72 prima di quella contro il Cagliari. Nicola, come dichiarato nella conferenza della vigilia, punterà sicuramente su Palomino in difesa e, forse, su Prati in mezzo al campo. Resta da capire quale sarà la scelta sull’argentino, se al posto dell’infortunato Zappa o se, magari, al posto di Mina con un centrocampista in più a limitare il gioco tra le linee dei vari Dybala e Soulé. Nel contesto della doppia strategia citata spesso da Nicola nelle ultime conferenze, con un 5311 in fase di non possesso e un 4411 in quella di possesso grazie al doppio lavoro di Luperto (braccetto e terzino) oppure di Obert (identiche funzioni) qualora l’allenatore rossoblù decidesse di salvaguardare il diffidato Mina. In una partita che, per quanto la classifica con i risultati già noti della concorrenti aiuta, resta un crocevia fondamentale non tanto in ottica salvezza, quanto nella percezione del lavoro di Nicola da parte dell’ambiente e, ancora di più, della società . Con il passato chiamato Ranieri sull’altra panchina, un incentivo in più per allontanare paragoni, nostalgia e fantasmi del Cagliari di Sir Claudio.
Matteo Zizola














