Essere sempre pronti nei momenti che contano. Se questa frase fosse uno slogan pubblicitario, Nicolas Viola sarebbe senza ombra di dubbio il testimonial ideale. Il numero 10 del Cagliari è una delle carte di maggiore qualità ed esperienza della rosa a disposizione di Claudio Ranieri. All’ex Bologna il tecnico rossoblù non rinuncia quasi mai, data la sua capacità di visione di gioco ma soprattutto di rifinitura e di gol d’autore, non ultimo quella segnato contro il Torino nell’ultimo turno di campionato.
Impatto
“Quando giochi tanto è normale un po’ di stanchezza ma io sono a disposizione del mister, oggi mi ha scelto a gara in corso e va bene così”, ha detto lo stesso Viola nella conferenza stampa post Torino. Nella gara contro i granata di Juric, Ranieri ha chiamato in causa dall’inizio del secondo tempo – insieme a capitan Pavoletti – il suo giocatore più rappresentativo e funzionale negli ultimi 25-30 metri. Il risultato è stato positivo sia per la scelta del singolo che per l’impatto che lo stesso Viola ha avuto sulla gara. Il 34enne nato a Oppido Mamertina è stato tra i migliori nella gara della Domus. A testimoniare l’ottima prestazione del numero 10 rossoblù ci sono anche le statistiche Opta. Di fatti Viola è al comando di una classifica speciale, che lo vede tra i giocatori di movimento più decisivi subentrati a gara in corso in questo campionato, con 3 gol e 1 assist totalizzati in 4 delle ultime 5 partecipazioni a gol segnati dal Cagliari. Uno score decisamente importante per il centrocampista ex Bologna da condividere con il suo capitano in rossoblù Leonardo Pavoletti e con l’attuale capocannoniere della competizione, ovvero l’interista Lautaro Martinez. L’importanza di Viola con il Cagliari, tuttavia, è stata ulteriormente confermata anche dai numeri individuali collezionati durante la gara contro il Torino. Dati alla mano il trequartista cagliaritano, oltre al gol che ha dimezzato lo svantaggio (il terzo della sua stagione), ha totalizzato altresì 6 occasioni da gol, 6 passaggi chiave e 6 cross nei 45 minuti che Ranieri gli ha concesso.
Dilemma
“Sono felice per Viola, è stato male l’anno scorso e non era facile metterlo dentro quando la squadra marciava. Lui ha tutto, ha continuato ad allenarsi bene e farsi trovare pronto, ora si è ritagliato questo ruolo”, disse mister Ranieri poco più di due mesi fa dopo il successo contro il Genoa. In quell’occasione, il numero 10 isolano aveva segnato il suo secondo gol da subentrato (il primo era stato all’Arechi contro la Salernitana giocando tutta la seconda parte di gara) in stagione. Già da quelle dichiarazioni post Genoa, Ranieri aveva individuato in Viola la carta giusta per la svolta sia in termini qualitativi che tattici, rispolverando il ruolo del trequartista, che dalle parti di Asseminello conoscono molto bene. Dal Grifone in poi, tuttavia, l’impatto di Viola ha subito una leggera flessione, non tanto in termini di prestazione quanto in quelli relativi al suo utilizzo nello scacchiere cagliaritano. In particolare, l’ex Bologna e Benevento, nelle successive 10 gare ufficiali, ha giocato titolare complessivamente per 9 volte e venendo poi sostituito per 7 (di cui 2 volte da Oristanio e Jankto e una da Mancosu, Sulemana e Di Pardo). Solo una volta, invece, nel suddetto parziale, Viola è rimasto fuori dalle rotazioni del Cagliari, ovvero nella gara del Maradona contro il Napoli dello scorso 16 dicembre. Ora il dilemma per Ranieri, già a partire dal prossimo impegno di campionato contro la Roma di De Rossi (in programma lunedì 5 febbraio alle 20.45 all’Olimpico), sarà di quelli non di semplice risoluzione. Il tecnico del Cagliari dovrà infatti decidere se puntare sul doppio centravanti (Petagna e Pavoletti) oppure se optare sul doppio trequarti alle spalle del centravanti (nell’ultimo turno di campionato la scelta è ricaduta sulla coppia Nandez-Jankto). Dare una risposta al momento è prematuro ma Ranieri, dal canto suo, sa di poter avere a disposizione la sua carta jolly. E quella carta ha la dieci sulle spalle.
Fabio Loi














