Non sempre è possibile seguire una linea retta per unire due punti. A volte è necessario passare attraverso curve, tornare sui propri passi e poi riprendere la strada pianificata. Senza contare gli ostacoli che possono attraversare il cammino, con il ritardo accumulato che non diventa per forza un aspetto negativo.
Incornata
Il colpo gobbo del Torino ha sorpreso tutti. Il Cagliari, Nahitan Nández, le altre pretendenti. Il blitz dei granata una mossa tanto improvvisa quanto netta. Un regalo per Ivan Juric, una scommessa per puntare in alto. L’offerta, come vi abbiamo raccontato in anteprima, ha fatto spalancare le orecchie al presidente rossoblù Tommaso Giulini, ormai rassegnato all’idea di vedere partire il León in prestito sì, ma con il solo diritto di riscatto. Invece tra un Izzo e un Baselli, ecco che il Torino ha messo sul piatto due milioni per il trasferimento temporaneo di Nández sotto la Mole e venti milioni per l’obbligo di riscatto all’avverarsi di determinate condizioni. Con il difensore e il centrocampista, pupilli di Walter Mazzarri, slegati dalla trattativa ma pronti comunque a fare il percorso inverso. Oltre al possibile inserimento di Karol Linetty, che potrebbe sostituire Baselli nella trattativa. Il Torino, infatti, preferirebbe tenere l’ex Atalanta in luogo del polacco, mentre sia Mazzarri che il Cagliari insistono per la soluzione Baselli. Resta però l’aspetto più importante ovvero il parere di Nahitan Nández, che nella sua personale versione di 4 ristoranti potrebbe confermare o ribaltare la trattativa.
Colpo di coda
Puntare in alto, a un salto di qualità che, nonostante la situazione di classifica decisamente migliore rispetto al Cagliari, il Torino non sembra garantire. Ed è qui il nodo, perché non solo i due club devono mettersi d’accordo ma anche Nández dovrà dare il suo assenso. Non che il León non gradisca la possibile destinazione, a maggior ragione se i granata dovessero garantirgli un ingaggio importante, ma resta sullo sfondo una possibilità che potrebbe cambiare l’inerzia. Il centrocampista uruguaiano ha infatti nell’Inter la sua meta più ambita e potrebbe avere nella Sampdoria un’alleata inattesa. Un filo rosso che unisce il blucerchiato al rossoblù, con il nerazzurro ad avvolgere il tutto. Com’è noto da tempo, infatti, per regalare a Simone Inzaghi il jolly di centrocampo rappresentato da Nández l’Inter deve prima riuscire a cedere uno tra Stefano Sensi e Matías Vecino. L’ex Sassuolo è ora il primo indiziato, proprio la Sampdoria – come riferito da Sky Sport – avrebbe accelerato sull’ex Sassuolo. E con Sensi in Liguria, quelle porte che il Torino sembrava poter chiudere in faccia all’Inter potrebbero spalancarsi nuovamente. Difficile che i granata possano vincere la concorrenza nerazzurra sia economicamente – i tre milioni netti offerti dall’Inter a Nández appaiono irraggiungibili per il club di Cairo – sia per appeal tra la vetrina Champions e la lotta per lo scudetto.
Sensi alla Sampdoria, Nández tra Torino e Inter – senza dimenticare il Napoli e l’offerta da un milione per il prestito oneroso con diritto di riscatto – e il Cagliari che punta tutto sullo svizzero Aebischer, centrocampista dello Young Boys sul quale proprio la Sampdoria avrebbe allentato la presa lasciando ai rossoblù via libera. Tre milioni e mezzo a giugno e 500mila euro subito, questo l’accordo con gli elvetici, pur restando condizionato dalla cessione di Nández. La palla ora passa all’Inter, il Torino c’è e ci crede ma si attende il rilancio nerazzurro. Con quell’obbligo di riscatto da mettere nero su bianco per superare i granata e vincere una partita che dura ormai dalla scorsa estate. Nández aspetta, Aebischer altrettanto.
Matteo Zizola