Una famosa pubblicità potrebbe essere la giusta metafora per descrivere la priorità del Cagliari in questi giorni. Una squadra circolare, costruita intorno a un giocatore dal quale ripartire. E anche in questo caso il nome Milano torna, anche se non nella sua versione antica.
Antefatto
“Normale sarà un tormentone” e, come tutti i tormentoni, radio mercato passerà tutti i giorni la hit di ogni estate cagliaritana dal giorno del suo primo ritorno. Radja Nainggolan è il tema, il suo desiderio di chiudere la carriera in Sardegna molto più di una semplice volontà. Anche perché non è solo lui a volere Cagliari e il Cagliari, ma anche Leonardo Semplici ha bisogno del Ninja per ripartire dall’impresa salvezza verso un nuovo campionato senza patemi. Senza dimenticare il direttore sportivo Stefano Capozucca che è il mittente della parola tormentone, destinataria quell’Inter da convincere per rendere concreto ciò che al momento è tornato ad avere le sembianze del sogno. “Questa è una situazione di difficoltà per noi e per il calciatore”, ancora Capozucca, “loro non vengono incontro alle nostre esigenze”. Nostre, perché a chiedere non è solo il Cagliari, ma anche Nainggolan.
Obiettivo Cagliari
Ha lasciato Milano due volte per vestire di nuovo la maglia rossoblù numero 4. In prestito, la prima per una stagione, la seconda per metà dopo il tira e molla della scorso ottobre. La hit dell’estate 2021 non potrà più essere una one shot, ma un successo definitivo. Contratto in scadenza a giugno 2022, prestito dunque da escludere. Quattro milioni e mezzo netti ancora da ricevere dall’Inter, i nerazzurri ne chiedono al Cagliari sei come da valore a bilancio del Ninja. Tommaso Giulini, però, non ci sta e non ha intenzione di cedere. Anzi, a cedere deve essere l’Inter nell’ottica del presidente, liberando Nainggolan con la risoluzione del contratto per poi accoglierlo a braccia aperte. Nonostante a livello mediatico sembrano aprirsi soluzioni improbabili come quella di Napoli dopo l’arrivo di Spalletti in Campania, o ancora le sempreverdi piste estere che mai hanno convinto il belga e che difficilmente lo convinceranno nel prossimo futuro.
Risoluzione sì, ma…
L’Inter, dal canto suo, ha già portato avanti due mosse che spingono Nainggolan a chiedere più che a lasciare. Antonio Conte non è più l’allenatore nerazzurro, ma non a costo zero. La buonuscita ottenuta dal tecnico campione d’Italia è stata di quelle importanti, oltre sette milioni di euro, e così Nainggolan vorrebbe un trattamento simile. Risoluzione sì, ma più che l’Inter a ricevere qualcosa in cambio dal Cagliari è il belga a chiedere ai nerazzurri una buonuscita. Anche perché c’è da compensare un ingaggio che in Sardegna non sarà certamente da 4,5 milioni, nonostante lo spalmamento in più anni. Senza dimenticare che Antonio Conte non è l’unico ad aver ottenuto qualcosa in cambio per aver liberato l’Inter da un ingaggio pesante. Basterebbe tornare indietro di quasi un anno, quando fu Diego Godín a ricevere una compensazione per i saluti a costo zero in direzione Sardegna. Nainggolan non vorrebbe dunque essere l’unico a salutare Milano gratis. Sia lui che la società rossoblù giocano dunque una partita su più tavoli, l’intenzione quella di fiaccare la resistenza nerazzurra e tornare, ancora una volta, insieme.
Matteo Zizola