“Finché resterò io bisognerà tenere i piedi per terra e ripartire dai giovani”. Parole chiare e nette sul Cagliari che verrà quelle pronunciate dal presidente rossoblù, Tommaso Giulini, nella conferenza stampa post Sassuolo. In attesa di capire quale sarà il futuro di Claudio Ranieri, il numero uno del club isolano ha già messo le mani avanti, proseguendo sul progetto di crescita dei giovani di proprietà, facendo maturare quelli attuali e inserendone di nuovi tra settore giovanile e acquisti dal prossimo mercato estivo.
Oltre al rebus dei rinnovi e dei riscatti, che saranno motivo di discussione in estate sia con Ranieri, o con l’eventuale nuovo tecnico se sir Claudio decidesse di chiudere l’avventura in Sardegna dopo la salvezza, sia con il direttore sportivo Nereo Bonato (fresco di rinnovo biennale fino al 2026), il Cagliari ha già iniziato a scommettere in questa stagione, quella del ritorno in Serie A, su alcuni talenti dal buon potenziale su cui puntare tra presente e futuro. Nel reparto arretrato, il nome che sicuramente è cerchiato in rosso è quello di Adam Obert. Il numero 33 rossoblù, nonostante le 19 presenze ufficiali tra campionato e Coppa Italia, con 1.131 minuti giocati complessivamente e con prestazioni non sempre costanti, cosa perfettamente normale per un giocatore giovane che viene impiegato poco durante il corso di una stagione, ha comunque ricevuto la fiducia da parte di Ranieri nelle gare che hanno contato di più. Come contro le big del campionato: dall’Inter al Milan, dall’Atalanta alla Roma passando per la Lazio. Al di là dell’impiego con il contagocce in questa stagione, complice anche la tanta concorrenza nel reparto difensivo, Obert viene considerato come un elemento importante per questo Cagliari anche in prospettiva. Nell’estate del 2023 è arrivato il rinnovo di contratto fino al 2027, mentre a gennaio sono arrivate delle proposte importanti sia dalla Serie B che dalla Jupiler Pro League, come confermato dallo stesso presidente Giulini. “Obert ha già avuto offerte molto importanti a gennaio, come Anderlecht e Cremonese” – ha dichiarato il presidente rossoblù – che ha anche sottolineato come la volontà di rimanere da parte dell’ex Sampdoria sia stata decisiva nonostante le allettanti proposte d’ingaggio provenienti da altri lidi. In estate, però, il discorso potrebbe riaprirsi, con Obert che potrebbe chiedere maggior spazio come condizione per una sua eventuale conferma all’ombra dell’Unipol Domus.
Il tandem
In mezzo al campo dominano i classe 2003, con l’accoppiata formata da Matteo Prati e Ibrahim Sulemana. L’ex Spal, al primo anno in Serie A, ha finalmente trovato il primo centro tra i grandi dopo ben 35 tentativi verso la porta totalizzati in stagione. Un gol, quello segnato dal numero 16 rossoblù, che ha consentito al Cagliari di avviare l’operazione salvezza matematica in quel del Mapei Stadium contro il Sassuolo. Il ghanese ex Verona, fin dal ritiro pre-campionato, è stato elogiato a più riprese da Claudio Ranieri per le sue capacità di dinamismo, corsa e recupero palloni. Per il 20enne originario di Sunyani due gol in questo campionato contro Frosinone e – da ex – contro il Verona, ma soprattutto un aumento considerevole del proprio minutaggio. Attualmente, infatti, l’utilizzo del numero 25 rossoblù è di 1.573′ tra tutte le competizioni, quasi il doppio rispetto allo scorso anno, dove con gli scaligeri ne aveva messo insieme solamente 789. Il futuro è dalla parte di Prati e Sulemana, che saranno le basi su cui costruire il centrocampo del Cagliari del futuro. Tuttavia, per facilitare ulteriormente la crescita del ravennate e del ghanese, è probabile che la società rossoblù intervenga sul mercato, magari con l’acquisto di un giocatore più esperto e strutturato fisicamente a centrocampo che possa dare la possibilità al Cagliari di avere un maggiore ventaglio di scelte nel cuore nevralgico del campo e di far maturare con meno ansie i due ventenni.
Il trio
E poi c’è il discorso relativo all’attacco. Se si parla di giovani all’interno della rosa del Cagliari, quello che si è messo di più in mostra durante il corso della stagione è l’angolano Zito Luvumbo. L’ex Primeiro de Agosto, anche lui al suo primo anno in A, è attualmente il giocatore offensivo rossoblù – considerando solo gli attaccanti – che è andato a segno più volte con 4 reti, le stesse totalizzate da capitan Leonardo Pavoletti. Tuttavia Luvumbo, che lo scorso 12 aprile ha rinnovato con il Cagliari fino al 2027, potrebbe essere sacrificato nell’altare del mercato estivo. In quanto al momento rappresenta forse la pedina più prestigiosa per il Cagliari per fare cassa nella prossima sessione di trattative. Oltre a Luvumbo, ci sono dei discorsi da aprire in chiave futura anche per Gianluca Gaetano e Gaetano Oristanio. Il trequartista nato a Cimitile, nonostante qualche inciampo di troppo a livello prestazionale nell’ultimo periodo, ha trovato in Cagliari un ottimo trampolino di lancio dopo i primi passi a Napoli (4 gol e 1 assist in rossoblù, a cui si aggiungono 1 gol e 1 assist in azzurro) e dopo una prima parte di stagione con meno spazio all’ombra del Vesuvio, con la società di Aurelio De Laurentiis che ne detiene la proprietà del cartellino. La stessa società partenopea, in attesa di capire chi sostituirà l’ex rossoblù Francesco Calzona in panchina nella prossima stagione, ha già espresso nelle scorse settimane la volontà di riportare alla base – e in pianta stabile – Gaetano, ad oggi in prestito secco al Cagliari. In tal senso, la palla ora passerà al diesse rossoblù Bonato, che sarà chiamato a vedere se ci saranno eventuali margini di manovra per la conferma del centrocampista campano per un altro anno in prestito ad Asseminello. Situazione in divenire, invece, per Oristanio. L’attaccante di proprietà dell’Inter, 2 gol e 1 assist con la maglia del Cagliari in 25 presenze complessive, potrebbe essere utilizzato come pedina di scambio dalla società nerazzurra, il cui mercato tra entrate e uscite sarà caratterizzato da diverse incognite dettate dal futuro della proprietà dei milanesi. Cagliari che comunque ha l’opzione di riscatto prevista all’interno del prestito e quindi potrebbe acquistare il giocatore oppure fare un po’ di cassa dall’eventuale contro-riscatto in mano all’Inter.
Fabio Loi