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Cagliari, il nodo Marin: il play non รจ pronto per la A?

Razvan Marin e Pierluigi Carta
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Nuovo Paese, nuovo campionato, nuova interpretazione del ruolo. Difficile e anche ingeneroso dare giudizi quando la parola nuovo si ripete e il processo di adattamento รจ solo all’inizio. Quando si arriva in un club differente e lo si fa dall’estero, si affronta anche una nuova cultura e non รจ automatico che tutto funzionerร  come preventivato.

La pazienza deve essere la stella polare, lavorare duro e sperare che arrivi quel click che porti il nuovo acquisto agli standard sperati se non oltre. Gli esempi sono tanti, calciatori che sono sembrati al primo impatto future meteore e che con il passare del tempo sono riusciti a ritagliarsi uno spazio centrale nella nuova squadra. La differenza la fa il carattere, quello che nel caso di Razvan Marin sembrerebbe mancare al momento. Il centrocampista rumeno รจ arrivato a Cagliari su espressa richiesta di Di Francesco pronto ad affidargli le chiavi del centrocampo. Dopo tre stagioni con Cigarini al comando, ora รจ il turno del classe ’96 rumeno prelevato dall’Ajax lo scorso agosto. Le prime due apparizioni hanno messo in mostra un giocatore sรฌ dotato tecnicamente, ma al quale รจ sembrata mancare la capacitร  di mettersi al centro della manovra. Non indolenza, quanto una certa timidezza nel prendere le redini del gioco, solo pochi sprazzi di verticalizzazioni e la tendenza a nascondersi dove manca la luce tra le linee.

Marin, va detto e lo ha anche sottolineato Di Francesco, sta lavorando per costruirsi una nuova veste. Il rumeno non รจ mai stato un regista puro, piuttosto un centrocampista sรฌ di tecnica, ma con attitudine offensiva piรน che da frangiflutti davanti alla difesa. Tra le linee sรฌ, ma piรน quelle offensive che come play puro. Lo dimostrano le statistiche del suo passato tra Standard Liegi e Ajax, esplicativo lo schema riportato dal portale Drib Lab.

La precisione dei passaggi dร  fiducia, un 84% che fa di Marin un piรน che possibile centro della manovra. I punti di forza sembrano essere senza dubbio tre, dall’abilitร  nel creare occasioni per i compagni al contributo nelle azioni che hanno portato a un gol, ma soprattutto il numero di passaggi chiave per aprire la manovra. Tre caratteristiche da vero e proprio numero 10 vecchio stampo, ma che possono essere riportate anche in un contesto da regista. Buono anche il contributo alla voce lanci lunghi, stupisce invece il dato positivo nelle proiezioni offensive che nella posizione che prova a cucirgli Di Francesco potrebbero essere limitate. Sicuramente tra le pecche si nota la fase difensiva, i pochi intercetti, i pochi contrasti e il numero di dribbling subiti sembrano evidenziare quanto Marin dovrร  lavorare, e tanto, nella parte di filtro che viene richiesta al centrale di centrocampo.

Il tempo non manca, il campionato รจ solo alla seconda giornata e la pazienza al contrario del detto non ha limiti immediati, anche se il rumeno dovrร  mettersi di buona lena per adattarsi non solo al calcio italiano ma anche a una posizione che ha nelle corde in fase di possesso, ma decisamente meno in quella di non possesso. Abituato a squadre di vertice nei loro Paesi, il contesto di Cagliari nel quale in numerose partite il pallino del gioco lo avranno gli avversari potrebbe non aiutarlo, il possibile arrivo futuro di Radja Nainggolan diventerebbe decisivo nel suo percorso di crescita liberandolo da compiti che non appaiono nelle sue corde al momento ed esaltandone invece le doti d’inserimentoย negli spazi e di creatore di gioco nella metร  campo offensiva.

Matteo Zizola

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