Smaltita la sbornia dopo la serata di Bari che ha sancito la promozione in Serie A, il Cagliari si tuffa già nella prossima stagione nel massimo campionato. I primi passi di calciomercato sono arrivati con le diverse situazioni relative ai riscatti, da quelli mancati di Raoul Bellanova e Razvan Marin da parte di Inter e Empoli a quello portato a termine dai toscani per Sebastian Walukiewicz, senza dimenticare la rinuncia a Filippo Falco da parte dei rossoblù con la Stella Rossa Belgrado. Con il cambio di categoria cambia anche la gestione della rosa, non solo a livello qualitativo ma anche dal punto di vista regolamentare.
Confini allargati
Il ritorno in Serie A firmato Claudio Ranieri aprirà nuovamente il mercato degli extracomunitari per il Cagliari. In cadetteria, infatti, i rossoblù non hanno potuto portare in Sardegna nessun giocatore con passaporto non comunitario per via delle limitazioni specifiche della Serie B. Con la promozione, invece, ecco che il tesseramento di calciatori non appartenenti alla Comunità Europea sarà possibile. Il tetto massimo in rosa è di tre elementi e il Cagliari al momento ha tra le sue fila due giocatori con questa caratteristica: Zito Luvumbo, angolano, e Boris Radunovic, serbo. Per il direttore sportivo Nereo Bonato resta dunque uno slot libero da poter riempire con un nuovo innesto, slot che potrebbero ampliarsi soltanto nel caso di cessione di uno dei due elementi già presenti nel roster rossoblù. Nessuna limitazione di sorta per l’eventuale acquisto che non dovrà necessariamente avere un passato nella propria nazionale né a livello giovanile né in quella maggiore. Ovviamente lo status di extracomunitario non dipende dalla rappresentativa nella quale gioca il calciatore, ma dall’assenza del passaporto comunitario. L’esempio che aiuta a capire questo dettaglio è quello di Antoine Makoumbou, congolese ma con doppia nazionalità e, infatti, acquistato dal Cagliari nella passata stagione grazie al passaporto francese dell’ex Maribor. La promozione in Serie A porta con sé un altro tema regolamentare, quello della lista da 25, con i rossoblù che dovranno giocoforza tenerla in considerazione al momento dell’allestimento della rosa. Nessun limite ai tesseramenti – fermo restando quello per gli extracomunitari – ma il rischio da evitare sarà quello di avere un numero di calciatori superiori a quanto richiesto dal regolamento ed essere costretti a tenere fuori dalla lista chi sarà di troppo, con tutte le conseguenze del caso.
Tetto
Il funzionamento della lista da 25 è rimasto invariato rispetto all’ultima presenza in Serie A da parte del Cagliari nella stagione 2021-22 culminata con la retrocessione. Il primo punto è anagrafico: i limiti riguardano soltanto i calciatori over 22, ossia quelli che hanno compiuto 23 anni entro il 31 dicembre 2022. In sostanza tutti i calciatori nati dal 2001 in avanti possono essere iscritti nella cosiddetta Lista B e non incidere nell’elenco dei 25. Tra questi nella rosa del Cagliari si possono annoverare il 2001 Nik Prelec e i 2002 Giuseppe Ciocci, Adam Obert, Christos Kourfalidis, Luvumbo e Jacopo Desogus e il 2003 Isaias Delpupo, un dettaglio che potrebbe essere determinante per la loro permanenza agli ordini di Ranieri. Per quel che riguarda gli over 22, il regolamento prevede che dei 25 calciatori da inserire in lista 4 siano cresciuti nel vivaio del Cagliari e altri 4 in un vivaio nazionale. Per calciatori formati nel club si intendono quelli che tra i 15 e i 21 anni di età siano stati tesserati per a titolo definitivo per il club nel quale militano per un periodo di 36 mesi, anche non continuativo, o per tre intere stagioni sportive. Per i calciatori formati in Italia vale lo stesso discorso, ma il tesseramento deve essere stato per uno o più club italiani. Nel caso del Cagliari sono tre gli elementi dell’attuale rosa a poter essere considerati cresciuti nel vivaio rossoblù tra gli over 22, ossia Simone Aresti, Alessandro Deiola e Marco Mancosu. Non è obbligatoria la presenza di quattro elementi, ma restando così le cose la lista del Cagliari potrà essere da 24 giocatori e non da 25, con uno slot lasciato vacante. Nessun problema di sorta per quel che riguarda i 4 posti per i formati in Italia vista la presenza nel gruppo di Ranieri dei vari Altare, Barreca, Capradossi, Di Pardo, Zappa, Goldaniga, Pavoletti, Dossena, Lapadula, Lella e Viola, tutti cresciuti in un vivaio italiano. Sono dunque 21 i posti da occupare nella lista degli over 22, escludendo i 4 slot per i cresciuti nel vivaio rossoblù. Prima che la stagione 2023-24 apra ufficialmente i battenti da luglio, il Cagliari può contare nella propria rosa quindici calciatori ai quali vanno aggiunti il rientro di Gastón Pereiro dal prestito al Nacional Montevideo, quello momentaneo di Bellanova dall’Inter – ma con il passaggio al Torino sempre più vicino – quello di Marin dall’Empoli e infine l’arrivo dall’Olbia di Christian Travaglini, per un totale di 19 elementi che lascerebbero dunque liberi due slot. Una situazione in divenire e che diventerà importante quando il mercato arriverà alle battute finali l’1 settembre 2023 e i conti diventeranno fondamentali.
Matteo Zizola