A un mese dall’inizio del calciomercato invernale, con il via previsto per il 2 gennaio e la chiusura per il 3 febbraio alle ore 24, il Cagliari continua le valutazioni per capire se e dove sarà necessario intervenire per puntellare la rosa a disposizione di Davide Nicola. La vittoria contro il Verona ha regalato ulteriore ossigeno alla classifica, in un inizio di stagione che ha portato ottime notizie sulla profondità del gruppo a disposizione dell’allenatore rossoblù. Restano però aperte alcune criticità, su tutte quelle relative al portiere e all’attacco, senza dimenticare quegli elementi poco o per nulla utilizzati e i diversi contratti in scadenza nel 2025 sui quali pendono ulteriori valutazioni.
Vista giugno
Il primo passo in vista del mercato di gennaio, con discussioni con i diretti interessati intraprese da settimane, è quello relativo ai rinnovi degli accordi in scadenza il prossimo giugno. Per due motivi, quello di avere calciatori motivati e senza la spada di Damocle di un addio annunciato e quello, ancora più importante, di evitare fin dal primo giorno del 2025 di vedere il giocatore firmare per un altro club per la prossima stagione, con il conseguente rischio di perderlo a costo zero in estate. Sono ben otto i rossoblù con il contratto in scadenza tra sette mesi, alcuni già fuori dal progetto tecnico, altri con un’opzione per un ulteriore anno in mano al club e, infine, altri la cui situazione è una delle priorità in questa fase finale del 2024. Chi dovrà attendere probabilmente la chiusura del campionato per capire il proprio futuro, con la decisione che verrà presa anche sulla base delle prestazioni da qui a fine stagione, è Yerry Mina che, dopo il rinnovo della scorsa estate con l’opzione esercitata dal Cagliari, attende segnali dalla società rossoblù. Discorso come detto rimandato almeno a febbraio, mentre si valuteranno più avanti le situazioni di Paulo Azzi, Nicolas Viola e José Luis Palomino. Per l’italobrasiliano, il numero dieci e l’argentino sarà il Cagliari a decidere se esercitare l’opzione per allungare l’accordo fino al 2026 o se le strade si divideranno con la fine di questo campionato. Pochi dubbi sulla permanenza di Alessandro Deiola oltre giugno nonostante l’accordo vicino alla conclusione. Il sangavinese da settimane ha aperto le trattative per il rinnovo, con l’annuncio che dovrebbe arrivare senza problemi tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Non solo per una questione di fedeltà, ma anche perché da unico elemento cresciuto nel vivaio risolve uno dei problemi strutturali del Cagliari con la lista da 25. Discorso opposto per Jakub Jankto che balla tra un addio anticipato nel prossimo mercato invernale e la permanenza fino a fine stagione, quando arriverà a compimento il biennale sottoscritto nell’estate del 2023. Per l’ex Getafe è da considerare anche il tema del decreto crescita, con le agevolazioni fiscali valide solo in caso di residenza continuativa in Italia per due anni consecutivi. Aspetto che, di fatto, limita la possibilità di un addio a gennaio a scanso di un accordo che permetta al Cagliari di non “restituire” la tassazione risparmiata in questo anno e mezzo del ceco in Sardegna. I due casi certamente più spinosi sono quelli relativi a Gabriele Zappa e Tommaso Augello. Il mancino ex Sampdoria ha espresso la volontà di restare nell’Isola e non sembrerebbero esserci dubbi sul rinnovo nelle prossime settimane, mentre per il terzino destro scuola Inter la situazione si è complicata nell’ultimo periodo. L’accordo per l’allungamento del contratto in scadenza a giugno sembrava ormai in dirittura d’arrivo, ma le recenti prestazioni estremamente positive hanno attirato l’interesse di alcuni club della Serie A cambiando, di fatto, le carte in tavola. Filtra cauto ottimismo sulla fumata bianca, ma difficilmente si andrà oltre gennaio con la possibilità remota ma non da escludere di un addio anticipato nel prossimo mercato invernale. La priorità è non perdere Zappa a zero, allo stesso tempo resta la necessità di non alzare troppo l’asticella alla voce ingaggio, nonostante sia chiaro che per il classe ’99 arriverebbe – nel caso di un probabile rinnovo – un adeguamento rispetto alle cifre attuali.
Priorità
“Noi sul mercato siamo attenti su tutti i fronti, non solo sul ruolo del portiere. Abbiamo ancora alcune partite prima dell’apertura e dovremo essere bravi nel fare tutte le valutazioni opportune”. Nereo Bonato, ai microfoni di DAZN nel prepartita della gara contro il Verona, ha risposto così alla domanda sulla necessità di un nuovo portiere per il Cagliari. Mettendo in chiaro che non solo il dualismo tra Scuffet e Sherri sarà la base delle decisioni del prossimo futuro, ma anche negli altri reparti potrebbero arrivare degli interventi sia in entrata che in uscita. Come da copione la stella polare sarà la sostenibilità economica, dettaglio da sempre al centro delle trattative in casa rossoblù e ancora di più a gennaio, quando non solo nel caso del Cagliari ma in tutta la Serie A è raro vedere investimenti importanti. Se da un lato non solo il tema portiere sarà centrale nel mercato, dall’altro è evidente quanto l’alternanza tra Scuffet e Sherri sia indicativa della priorità in entrata. La sensazione è che dopo le difficoltà dell’estremo difensore friulano sia Nicola che la società abbiano voluto capire in queste settimane – e vorranno capire nelle prossime – l’affidabilità del portiere albanese e, di conseguenza, decidere se andare a caccia di un nuovo numero uno o se proseguire con il dualismo fino a fine stagione. Molto più probabile la prima opzione, con Scuffet che saluterebbe la Sardegna e un nuovo portiere a prenderne il posto con l’idea di arrivare come titolare e non come alternativa a Sherri. In sostanza il Cagliari sembra orientato a chiudere il discorso aperto già in estate, quando Nicola aveva chiesto un nuovo estremo difensore con caratteristiche diverse, puntando sia su Elia Caprile – trattativa bloccata subito dal Napoli – che sul possibile scambio con il Milan per Marco Sportiello. Nelle ultime settimane uno dei nomi circolati maggiormente in ottica Cagliari è stato quello di Pietro Terracciano della Fiorentina che, dopo aver perso il posto in favore di David De Gea – è diventato automaticamente uno dei papabili per il trasferimento in Sardegna. Nome che però è al momento da escludere secondo quanto appreso dalla nostra redazione, con l’ex Empoli intenzionato a restare in Toscana e comunque non nei radar della società rossoblù. Potrebbe dunque riaprirsi il discorso Caprile, sempre che il Napoli decida di privarsi di un vice Meret dimostratosi più che affidabile – o, al contrario, andare alla ricerca di nuovi profili a oggi ancora top secret. L’altra priorità è senza dubbio quella dell’attaccante, con il peso del reparto sulle spalle del solo Roberto Piccoli e con Leonardo Pavoletti e Gianluca Lapadula che hanno confermato i dubbi dell’estate. Come accaduto nel recente passato tutto dipenderà dalla possibile uscita del centravanti italoperuviano che continua ad avere mercato in cadetteria. Questione di volontà del calciatore che già ad agosto aveva deciso di restare in Sardegna nonostante la corte del Pisa e che dopo i primi mesi da comprimario – al netto dell’ultima gara da titolare contro il Verona – potrebbe cambiare idea e accettare la Serie B con un ruolo da protagonista (Pisa, Salernitana e Palermo le pretendenti). Qualora si risolvesse la situazione di Lapadula, il Cagliari potrebbe andare alla ricerca di un nuovo elemento da affiancare a Piccoli o come alternativa, mentre da questo aspetto prescinde il discorso relativo a Kingstone Mutandwa, la cui crescita potrebbe passare da un prestito in Serie B per trovare minutaggio. In difesa difficile vedere nuovi innesti da regalare a Nicola, mentre è probabile l’uscita di Mateusz Wieteska come già provato in chiusura di mercato estivo. Resta valido il tema del decreto crescita e dunque per il Cagliari la soluzione migliore sarebbe un addio in Italia, magari proprio a quel Palermo che il polacco ha rifiutato a fine agosto, al contrario in caso di pista estera sarà da valutare la questione economica della tassazione agevolata da “restituire”, nell’ordine dei 400-500mila euro. Il reparto che sicuramente non necessita di forze fresche è il centrocampo, anche se resta da valutare la situazione di Matteo Prati. Titolare e capitano dell’Under 21 di Carmine Nunziata, il regista ex Spal ha raccolto pochi minuti negli ultimi mesi ed è forse il più penalizzato dal cambio modulo di Nicola, con il passaggio al centrocampo a due che gli ha tolto spazio. Acquisto voluto nell’estate del 2023 dal presidente Tommaso Giulini, difficilmente il Cagliari si priverà del classe 2003 ravennate a cuor leggero, pur se in casa Lazio il suo nome è tra i papabili per rimpolpare la mediana senza intaccare la lista da 25 – Prati è sotto età e dunque inseribile nella Lista B – e il Torino lo avrebbe messo tra i desideri in caso di addio di Samuele Ricci, ma più per la prossima stagione che per gennaio.
Matteo Zizola