āHa caratteristiche per fare la prima o la seconda puntaā. CosƬ prima della sfida contro la Roma Davide Nicola si ĆØ espresso su Roberto Piccoli, da metĆ luglio nuovo centravanti del Cagliari e autore di due ottime prestazioni nelle prime gare ufficiali del club rossoblù.
Prima la doppietta ā sƬ, in base alla nuova normativa sui gol dubbi la Lega gli ha attribuito anche il colpo di testa in area poi deviato fortuitamente da Pavoletti ā contro la Carrarese, poi una partita di grinta e sostanza contro la Roma, a far la guerra contro la difesa giallorossa formata da Mancini e NāDicka. Gli ĆØ mancato solo il gol, nonostante ci sia andato vicino in almeno tre tentativi, ma da subito ha dato una prima risposta a chi ā comprensibilmente, sia chiaro ā nutriva dei dubbi sulla bontĆ del suo acquisto dallāAtalanta. Club che lo ha coccolato nel settore giovanile e svezzato, prima di mandarlo costantemente in prestito (Spezia, Genoa, Verona, Empoli, Lecce) alla ricerca di una maturazione che, finora, non ĆØ ancora arrivata del tutto. Ecco perchĆ© Piccoli, classe 2001, pare più esperto dei suoi 23 anni: le presenze in Serie A sfiorano il centinaio (98), mentre le reti sono āsoloā 13, ma con una media di un gol ogni 257 minuti. Pochine per uno che a 18 anni sembrava potesse diventare il nuovo Bobo Vieri, per fisico e capacitĆ realizzativa. Invece nel passaggio al calcio dei grandi qualcosa si ĆØ inceppato e le quattro stagioni di Serie A vissute in prestito hanno lasciato soltanto intravedere le capacitĆ del centravanti bergamasco.
Occasione
Come per altri compagni arrivati in estate in Sardegna, per Piccoli Cagliari ĆØ lāoccasione da non fallire. Una maglia da titolare quasi naturale, viste le sue caratteristiche. Un ābisonteā abile anche con la palla tra i piedi, capace anche di ripartire in progressione sfruttando fisico e velocitĆ . Nicola ne ĆØ consapevole ed ĆØ pronto a sfruttare la duttilitĆ tattica dellāex Lecce: in due partite lo si ĆØ visto prima nel ruolo di sottopunta insieme a Luvumbo alle spalle del centravanti (Pavoletti, contro la Carrarese), poi in quello di punta centrale in linea con lāangolano, nel 3-5-2 fluido usato dal tecnico rossoblù contro la Roma. Nel match di esordio in campionato Piccoli ha risposto fornendo corsa, lavoro sporco, sostanza e occasioni da gol, mentre in Coppa Italia ha bucato due volte la rete della Carrarese mostrando due diverse armi a disposizione nel repertorio. Prima il mancino sulla ripartenza originata dal lancio di Luperto, poi il colpo di testa in area su calcio piazzato. Contro la Roma ha sfiorato la rete con due conclusioni di destro che hanno sfiorato il palo ma che avrebbero meritato miglior fortuna. Se ĆØ vero che una rondine non fa primavera, ĆØ anche vero che lāapproccio di Piccoli allāavventura cagliaritana ĆØ stato quello giusto. La giovane etĆ e un fisico granitico consentono a Nicola di poterlo āspremereā nelle due fasi, alla ricerca del giusto equilibrio sempre inseguito dal tecnico piemontese.
MentalitĆ
Un approccio che, per fare un esempio recente, sembra distante anni luce da quello avuto la scorsa stagione da Andrea Petagna, tornato al Monza dopo una sola e deludente (eufemismo) stagione vissuta a Cagliari. Inutile dire quanto sia presto per giudicare lāannata di Piccoli, essendo solo a fine agosto, ma si possono giĆ fare alcune osservazioni sul suo primo mese in rossoblù. Sicuramente essere arrivato nei primi giorni del ritiro ha permesso allāex Atalanta di entrare da subito nei meccanismi di gioco e del gruppo guidato da Nicola, che durante tutto il precampionato ha fatto esperimenti prima di trarre le prime conclusioni sulla squadra a sua disposizione. E dopo qualche piccolo e bonario rimprovero nei primi giorni di lavoro in Valle DāAosta, la preparazione di Piccoli ĆØ andata in crescendo. A segno nellāamichevole di Modena, poi la doppietta con la Carrarese e la prestazione di sostanza contro la Roma. Ora i tifosi rossoblù si aspettano dal bergamasco i primi gol in campionato, magari giĆ dalla prossima sfida contro un Como ridimensionato dalla scoppola di Torino contro una Juventus concreta e volitiva. Un avversario giĆ incontrato in ritiro, ma da quel 25 luglio ĆØ passato quasi un mese, nel quale il Cagliari ha fatto un netto passo in avanti dal punto di vista della condizione atletica e, soprattutto, della capacitĆ di aggredire la partita. A Chatillon Piccoli nei 45ā avuti a sua disposizione aveva fallito una facile occasione per rimettere in paritĆ il match, poi terminato 1-3 per i lariani. ChissĆ che il prossimo lunedƬ 26 agosto, allāUnipol Domus, non ci sia spazio per prendersi una piccola ārivincitaā.
Francesco Aresu














