Un punto d’oro, conquistato nonostante tanti errori e brividi provati. L’1-1 di Udine lascia comunque diverse note positive in casa Cagliari, tra cui il primo gol in Serie A di Gennaro Borrelli. Arrivato al momento giusto, ovvero quando il tecnico Fabio Pisacane, nel primo impegno dopo il brutto infortunio di Andrea Belotti, ha puntato sull’attaccante classe 2000 originario del Molise e lui non ha deluso.
Pivot
Alla seconda partita da titolare in campionato, contro l’Udinese Borrelli ha confermato le buone sensazioni già mostrate nel match di Coppa Italia vinto a Cagliari contro il Frosinone, in cui aveva trovato un gol ed era stato protagonista in altre due segnature rossoblù. L’ex Brescia si è rivelato un elemento prezioso per l’intero sistema tattico rossoblù, in primis per l’eccellente lavoro da boa. Al Friuli, schierato nel 3-5-2 in coppia Sebastiano Esposito, Borrelli si è caricato sulle spalle il reparto offensivo, divenendo il punto di riferimento per la squadra, grazie anche alla sua forza fisica. Marcato a uomo da Kabasele, l’attaccante molisano ha terminato il match con il 50% dei duelli aerei vinti, concentrando su di sé l’attenzione dei difensori e provando a liberare lo spazio al compagno di reparto. A questo si è aggiunta una buona capacità di difesa del pallone, caratteristica fondamentale soprattutto quando il Cagliari ha fatto ricorso al lancio lungo, che poi Borrelli ha trasformato in possesso palla a vantaggio del Cagliari. Un lavoro prezioso, che ha permesso di far respirare il reparto difensivo, troppo spesso distratto senza la coppia titolare formata da Mina e Luperto, garantendo alla difesa un’alternativa valida alla costruzione dal basso. Anche per questo motivo, l’aiuto offerto alla retroguardia da Gennaro Borrelli è stato ancora più importante. E non è un caso se il direttore sportivo rossoblù Guido Angelozzi, che lo aveva già avuto alle sue dipendenze a Frosinone, ha insistito tanto per portarlo a Cagliari nonostante la concorrenza di altri club di Serie A.
In crescita
Forza fisica e sacrificio in difesa, ma a un attaccante è richiesto soprattutto un contributo importante in zona gol. E Borrelli, contro l’Udinese, ha trovato la rete su due tiri effettuati, entrambi diretti nello specchio della porta. È stata la prima gioia nella massima serie, arrivata dopo 25 minuti grazie a una pronta girata in area dopo una serie di rimbalzi rocamboleschi. L’ex Brescia è stato bravo a seguire l’azione, capitalizzando la ghiotta occasione capitata. Al Friuli potrebbe essere iniziata una nuova fase della carriera per il fisicato centravanti classe 2000, che dovrà però continuare a crescere in entrambe le fasi per dimostrare di essere pronto per la Serie A. A cominciare dal limitare qualche errore di troppo nei passaggi – solamente il 42% di quelli realizzati a Udine sono andati a buon fine –, complice qualche limite tecnico ancora presente nel gioco a terra. Crede nei suoi mezzi anche l’ex attaccante del Cagliari Mauro Esposito, che ai nostri microfoni durante “Buongiorno 131” di lui ha detto: “Ho allenato Borrelli a Pescara in Primavera, lo conosco, farà benissimo anche in Serie A. Ha la testa giusta, sono contento sia arrivato in una piazza importante come Cagliari. Non gli si può dare molta responsabilità, è ancora molto giovane, ma sono convinto che farà bene”. Un’investitura non banale quella di “Ciccio”, che ha fiducia nel numero 29 rossoblù come lo stesso Pisacane: “Siamo contenti per Gennaro, ma ora ne deve fare tanti altri”, ha detto il tecnico partenopeo nel postpartita di Udine. È ovviamente ancora troppo presto per trarre conclusioni, ma la ricerca del sostituto di Belotti all’interno del gruppo rossoblù potrebbe essere già finita, dopo le risposte positive date da Borrelli.
Matteo Tuveri














