Se non si segna, non si vince. Potrebbe essere benissimo uno slogan pubblicitario d’altri tempi ma questa frase sarebbe perfettamente applicabile anche al momento che sta attraversando il Cagliari di Claudio Ranieri in Serie A. Le difficoltà sono all’ordine del giorno e il tecnico rossoblù ne è perfettamente consapevole. Una di queste, se non la più evidente, è quella riguardante il reparto avanzato, che fatica e non poco a trovare una sua definitiva quadratura nonostante la presenza in rosa di diversi interpreti, tra fantasia, esperienza e qualità.
Numeri
Penultimo posto in classifica a quota 10 punti insieme all’Hellas Verona ma soprattutto dei numeri per quanto concerne il reparto avanzato che non fanno certamente dormire tranquillo Claudio Ranieri. La gara contro la Lazio è soltanto la punta dell’icerberg della crisi della prima linea rossoblù. Per la prima volta, considerando le ultime 5 partite di campionato, il Cagliari non è andato a segno almeno una volta lungo i novanta minuti regolamentari. Statistiche Opta alla mano, inoltre, a preoccupare è stata la carenza della proposta offensiva dei sardi. Nello specifico, coloro che hanno tirato di più in porta sono stati Pavoletti e Petagna (entrambi a 1). Sempre a quota 1, ma a livello di tiri fuori, ecco il trio formato da Lapadula, Oristanio e Viola. In sostanza, troppo poco per cercare di impensierire i biancocelesti di Maurizio Sarri. La situazione, poi, per il Cagliari è ancora più pesante se la si nota anche nei numeri generali della prima linea, in particolare alla voce gol fatti. In graduatoria generale, i sardi occupano il sedicesimo posto a quota 13 insieme al Torino. A livello individuale, invece, prendendo solo l’attacco e il campionato come parametri principali, Luvumbo comanda con 3 gol, seguito da Pavoletti a quota 2 e da Oristanio a quota 1. Sono, invece a secco (per ora) in questa A, con la maglia del Cagliari, Petagna e Lapadula (il peruviano però si è sbloccato in Coppa Italia al Bluenergy Stadium contro l’Udinese). La situazione non è certo delle migliori ed è per questo che una svolta appare necessaria.
Scelte
Velocità, imprevedibilità e fisicità. Sono le tre caratteristiche fondamentali su cui il tecnico del Cagliari ha voluto puntare con convinzione da quando i rossoblù hanno provato a dare una sterzata alla loro stagione, a partire dal 2-2 contro la Salernitana. In quel dell’Arechi, Ranieri ha cercato di stanare la difesa campana, nel giorno dell’esordio di Filippo Inzaghi sulla panchina granata al posto dell’esonerato Paulo Sousa. Un 4-3-1-2 senza un vero riferimento offensivo per l’allenatore romano, con due velocisti nel breve e nel lungo come Oristanio e Luvumbo in avanti supportati sulla trequarti dal rientrante Mancosu. Anche le mosse dalla panchina contro la Salernitana per quanto concerne la prima linea isolana sono state decisive, con l’impatto positivo dell’uzbeko Shomurodov, autore dell’assist per il momenteaneo 1-2 segnato di testa da Viola (anche lui subentrato in corso d’opera). Un atteggiamento decisamente più prudente e volto a colpire l’avversario di rimessa è stata la strategia di Ranieri nella clamorosa remuntada casalinga (4-3) dell’Unipol Domus contro il Frosinone dell’ex Di Francesco. Nel primo tempo, il Cagliari ha pensato ad occupare bene il campo con un 4-4-1-1, con Mancosu alle spalle dell’unica punta avanzata Luvumbo. Con i sardi sotto di due reti nella prima frazione e poi di tre a inizio ripresa, ecco che la rivoluzione quasi copernicana di Ranieri ha dato probabilmente i migliori frutti da quando il Cagliari è tornato nel calcio che conta. In particolare l’ingresso di capitan Pavoletti (autore di una straordinaria doppietta in pieno recupero) e del tandem Viola-Oristanio poco dopo l’ora di gioco hanno permesso al Cagliari di dare il via ad una rimonta incredibile. Anche contro il Genoa, così come accaduto contro la Salernitana, Ranieri ha scelto dal 1′ il tandem tutto fantasia e qualità Oristanio-Luvumbo, soluzione quest’ultima che si è vista due volte nelle ultime 6 partite di campionato. All’Allianz Stadium contro la Juventus – gara persa poi 2-1 dal Cagliari – si è visto un tipo di scelta diversa rispetto alle precedenti uscite. Nello specifico, Ranieri ha optato, al fianco di Luvumbo, per un vero e proprio centravanti fisico che potesse tenere palla e far salire la squadra, individuato nella figura di Petagna. Il tandem Petagna-Luvumbo è stato poi riconfermato anche alla Domus nell’1-1 contro il Monza. E infine c’è la gara contro la Lazio, disputata lo scorso 2 dicembre all’Olimpico. La sfida persa 1-0 contro i biancocelesti di Sarri ha visto una prima assoluta in termini di scelte in avanti, con la tanto attesa coppia di centravanti composta da Petagna e Lapadula. Insomma, tante scelte e altrettanti moduli di gioco testati nel corso delle ultime 5 giornate ma con una quadra che deve ancora essere individuata.
Futuro
Quattro partite da qui alla fine del 2023 per capire se il Cagliari si è ripreso definitivamente o meno dal momento difficile. Il primo test che attende Ranieri e la sua squadra è complesso e si chiama Sassuolo, sfida in programma lunedì 11 dicembre all’Unipol Domus con calcio d’inizio fissato per le ore 20.45. Una sfida ostica contro un avversario che ha nel gioco e nella qualità dei suoi interpreti – specie dalla metà campo in su – le sue caratteristiche principali. Contro i neroverdi, il Cagliari sarà chiamato non solo a ritrovare un successo che manca da 3 giornate (l’ultimo è stato il 2-1 contro il Genoa dello scorso 5 novembre) ma anche a dare delle risposte importanti, soprattutto per quanto riguarda il reparto avanzato. Proprio sull’attacco, c’è grande curiosità per vedere quali saranno le scelte del tecnico del Cagliari per provare a scardinare la difesa emiliana. Le opzioni a disposizione di Ranieri, in tal senso, sono diverse. Una delle più probabili potrebbe essere la coppia vista con la Lazio formata da Lapadula e Petagna. Una scelta che porterebbe fisicità ed esperienza al potere, così come se Ranieri dovesse decidere di optare per il duo Pavoletti-Lapadula (con Petagna in quel caso pronto a subentrare). Nel caso in cui, invece, il tecnico testaccino dovesse scegliere la carta dell’imprevedibilità, ecco che tornerebbe prepotentemente di moda la soluzione Oristanio (al fianco di un centravanti fisico come Pavoletti, Petagna o lo stesso Lapadula). E poi c’è anche l’ipotesi Luvumbo, che potrebbe riemergere, nonostante una gara non esaltante contro la Lazio, sia come carta dal primo minuto che a gara in corso. Senza dimenticare che Ranieri può contare in panchina su Shomurodov e Pereiro, in attesa di recuperare pienamente – più come carta in corsa che dall’inizio – anche il giovane Desogus. Insomma, tanti scenari all’orizzonte e una risalita in classifica che non può più attendere.
Fabio Loi