Non vendo sogni ma solide realtà, uno spot degli anni ’80 che potrebbe essere il motto dell’affare Diego Godín. Un sogno che è diventato settimana dopo settimana, giorno dopo un giorno concreto. La maglia numero 2 è pronta, ancora pochi dettagli e l’esperto centrale difensivo uruguaiano vestirà rossoblù.
Oggi è la giornata del nero su bianco, domani o al più tardi mercoledì potrebbe arrivare l’ufficialità dopo le visite mediche e le firme. Per l’esordio in campionato contro il Sassuolo Di Francesco avrà così il primo dei tre tasselli richiesti dopo l’amichevole contro la Roma, almeno tre perché da qui al 5 ottobre i cambi nella rosa del Cagliari potrebbero essere diversi.
La maglia numero 2 perché sarà proprio quello il numero sulle spalle del Faraone nella sua nuova esperienza in Sardegna. Non solo i segnali che arrivano da Milano, dove il nuovo acquisto Hakimi attende l’uscita proprio di Godín per appropriarsi del numero che fu del difensore uruguaiano. Ieri il misterioso post social prontamente cancellato con Hakimi e la maglia numero 55, oggi le conferme che abbiamo raccolto sul numero 2 rossoblù che sarà di proprietà del Faraone.
C’è anche un aspetto romantico perché José Pepe Herrera, suocero di Godín, utilizzò anche la maglia numero 2 tra le altre nella sua esperienza in Sardegna quando i numeri fissi non erano ancora una realtà della Serie A. Soprattutto nella stagione 1994-95 con il maestro Oscar Washington Tabarez Pepe Herrera usò spesso quella che sarà la maglia del genero, anche se va da sé che è difficile associare il futuro di Godín al passato del suocero. Si attende l’ufficialità dell’affare ormai arrivato agli ultimi dettagli e poi Diego Godin volerà verso la Sardegna con il numero 2 già prenotato e un triennale in mano. Con il Faraone diventeranno così 4 gli uruguaiani attualmente in forza al Cagliari, un record che supera anche quello del famoso trio dei primi anni novanta formato proprio da Herrera, Francescoli e Fonseca.
Matteo Zizola